Abbandono scolastico: Ritiro da un programma d’istruzione o formazione prima del suo completamento.
Nota: oltre a coloro che lasciano la scuola prematuramente, il termine indica anche gli studenti che hanno concluso il ciclo d’istruzione o formazione, ma che non hanno superato l’esame e quindi non
hanno ottenuto la qualifica corrispondente. |
Abilità: Capacità di portare a termine compiti e di risolvere problemi. |
Abitabilità di un immobile: È l'attitudine di un immobile, qualora rispecchi determinati parametri stabiliti da norme edilizie, ad essere abitato. Tali caratteristiche riguardano altezza dei locali, luminosità e presenza di finestre, sicurezza e conformità degli impianti e rispetto dei piani regolatori. |
Accertamento dei risultati dell’apprendimento: Il processo di accertamento delle conoscenze, del know-how, delle abilità e/o delle competenze di una persona in base a criteri prestabiliti (risultati attesi, misurazione dei risultati dell’apprendimento). Ad esso seguono, in genere, la convalida e la certificazione |
Accesso all’istruzione e alla formazione: Le condizioni, le circostanze o i requisiti (per esempio, le qualifiche, il livello di istruzione, le competenze o l’esperienza di lavoro, ecc.)che determinano l’ammissione di una persona a istituti di istruzione e formazione e la sua partecipazione a programmi di studio o di formazione |
Adattabilità: La capacità d’un’organizzazione o di un individuo di adattarsi alle nuove tecnologie, alle nuove condizioni di mercato e ai nuovi sistemi di lavoro |
Alfabetizzazione informatica: La competenza nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) |
Alternanza lavorativa: E’ una modalità di svolgimento dell’attività lavorativa tipica del contratto di apprendistato dove si ha un’integrazione tra i percorsi di inserimento lavorativo e moduli formativi |
Analisi dei fabbisogni: Analisi sistematica dei fabbisogni di competenze attuali e futuri in relazione alle competenze disponibili allo scopo di attuare una strategia di formazione efficace.
Note:
L’analisi dei fabbisogni formativi si fonda su:
- l’individuazione del fabbisogno di competenze;
- l’accertamento delle competenze della forza lavoro e la stima delle carenze di competenze e di qualifiche;
L’analisi dei fabbisogni formativi può essere effettuata a livello individuale, organizzativo, settoriale, nazionale o internazionale; può concentrarsi su aspetti quantitativi o qualitativi (per esempio, livello e tipo di formazione) e deve garantire che la formazione venga erogata in modo efficace ed efficiente rispetto ai costi. |
Andragogia : Apprendimento degli adulti |
Apprendimento: Processo grazie ail quale un individuo assimila informazioni, idee e valori e quindi acquisisce conoscenze, know-how, abilità e/o competenze.
Nota: l’apprendimento avviene attraverso la rifl essione personale, la ricostruzione e l’interazione sociale. L’apprendimento può avere luogo in contesti formali, non formali o informali. |
Apprendimento compensativo: Apprendimento volto a colmare le lacune accumulate da una persona nel percorso di istruzione e formazione, allo scopo di metterla in condizione di partecipare ad altri corsi formativi. |
Apprendimento formale: Apprendimento erogato in un contesto organizzato e strutturato (per esempio, in un istituto d’istruzione o di formazione o sul lavoro), appositamente progettato come tale (in termini di obiettivi di apprendimento e tempi o risorse per l’apprendimento). L’apprendimento formale è intenzionale dal punto di vista del discente. Di norma sfocia in una convalida e in una certificazione |
Apprendimento informale: Apprendimento risultante dalle attività della vita quotidiana legate al lavoro, alla famiglia o al tempo libero. Non è strutturato in termini di obiettivi di apprendimento, di tempi o di risorse dell’apprendimento. Nella maggior parte dei casi l’apprendimento informale non è intenzionale dal punto di vista del discente.
Note: i risultati dell’apprendimento informale in genere non sfociano in una certificazione, ma possono essere convalidati e certificati nel quadro del riconoscimento dei programmi di apprendimento precedenti |
Apprendimento non formale: Apprendimento erogato nell’ambito di attività pianificate non specificamente concepite come apprendimento (in termini di obiettivi, di tempi o di sostegno all’apprendimento).
L’apprendimento non formale è intenzionale dal punto di vista del discente.
Note:
- i risultati dell’apprendimento non formale possono essere convalidati e sfociare in una certificazione;
- talvolta l’apprendimento non formale è denominato "apprendimento semi-strutturato". |
Apprendimento permanente - istruzione e formazione lungo tutto l'arco della vita: Qualsiasi attività di apprendimento intrapresa nelle varie fasi della vita al fi ne di migliorare le conoscenze, il know-how, le capacità, le competenze e/o le qualifi che in una prospettiva personale, sociale e/o occupazionale. |
Apprendimento pratico - learning by doing: Apprendimento che si acquisisce attraverso l’esecuzione ripetuta di un compito, con o senza precedenti istruzioni. |
Apprendistato: Formazione sistematica a lungo termine che alterna periodi di apprendimento sul posto di lavoro a corsi erogati da un istituto d’istruzione o un centro di formazione.
L’apprendista è contrattualmente vincolato al datore di lavoro ed è retribuito (riceve uno stipendio o un’altra forma di compenso). Il datore di lavoro si assume la responsabilità di fornire all’apprendista una formazione che gli permetterà di esercitare una data professione |
Barriera architettonica: Ogni elemento architettonico che possa compromettere l'accessibilità di un qualsiasi spazio aperto o chiuso; soprattutto elementi di ostacolo al passaggio di bambini, anziani e persone portatrici di handicap. |
Bilancio delle competenze: Analisi delle conoscenze, abilità e atteggiamenti di una persona, comprese attitudini e motivazioni, per definire un progetto professionale e/o pianificare un progetto di riorientamento o formazione professionale.
Nota: lo scopo di un bilancio di competenze è quello di aiutare una persona a:
- analizzare il profilo professionale acquisito;
- comprendere la propria posizione nel mondo del lavoro;
- prepararsi in vista della convalida dei risultati dell’apprendimento non formale o informale;
- progettare la carriera professionale. |
Calcestruzzo: Conglomerato costituito di materiali inerti (sabbia, ghiaia, scaglie di laterizio) uniti ad un legante idraulico (calce, cemento) e ad acqua; al variare delle proporzioni dei componenti e della natura degli inerti utilizzati si hanno calcestruzzi grassi, magri, leggeri, ecc. Se il calcestruzzo viene associato ad un'armatura in tondini di ferro si parla di calcestruzzo armato, detto più comunemente cemento armato. La realizzazione degli elementi costituenti la struttura in cemento armato di un edificio (fondazioni, pilastri, travi, solai) avviene tramite la colata (getto) del calcestruzzo in appositi involucri (cassefome) in legno o metallo, che vengono rimossi a presa avvenuta. |
Capitale umano: Conoscenze, abilità, competenze e attitudini personali di cui le persone dispongono e che favoriscono il benessere personale, sociale ed economico |
Certificato – diploma: Un documento ufficiale, rilasciato da un organismo di certificazione, che registra in modo formale i risultati conseguiti da un individuo |
Certificazione dei risultati dell'apprendimento: Il processo attraverso il quale si rilasciano certificati, diplomi o titoli che riconoscono formalmente che un ente competente ha accertato e convalidato un insieme di risultati dell’apprendimento (conoscenze, know-how, abilità e/o competenze) conseguiti da un individuo a seguito di una procedura di valutazione
Nota: la certificazione può convalidare i risultati dell’apprendimento conseguiti in contesti formali, non formali o informali. |
Comparabilità delle qualifiche: La possibilità di stabilire un’equivalenza tra il livello e il contenuto delle qualifiche (certificati, diplomi o titoli) a livello settoriale, regionale, nazionale o internazionale.
Nota: la comparabilità delle qualifiche contribuisce al miglioramento della mobilità e dell’occupabilità delle persone. Non va confusa con l’«equipollenza dei titoli» (che indica l’equivalenza di certificati o diplomi) |
Competenza: Insieme integrato di conoscenze, abilità, atteggiamenti che un soggetto è in grado di attivare in contesti reali (istruzione, lavoro, sviluppo personale o professionale) realizzando una prestazione consapevole destinata al raggiungimento di uno scopo
Nota: la competenza non si limita agli elementi cognitivi (che implicano l’utilizzo di teorie, concetti o conoscenze tacite), ma comprende anche aspetti funzionali (competenze tecniche), qualità interpersonali (per esempio, competenze sociali o organizzative) e valori etici |
Competenze chiave: Insieme delle competenze (competenze di base e nuove competenze di base) necessarie per vivere nell’odierna società della conoscenza.
Nota: la Commissione europea, nella Raccomandazione relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente, definisce le otto competenze chiave:
- comunicazione nella madrelingua;
- comunicazione nelle lingue straniere;
- competenza in matematica, scienza e tecnologia;
- competenza digitale;
- imparare a imparare;
- competenze interpersonali, interculturali e sociali, e competenze civiche;
- imprenditorialità;
- espressione culturale. |
Competenze di base: L’insieme delle competenze che costituiscono sia la base minima per l’accesso al lavoro, sia il requisito per l’accesso a qualsiasi percorso di formazione |
Competenze in materia di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC): Le competenze necessarie per utilizzare efficacemente le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC).
Nota: in una relazione su competenze TIC e occupazione, l’OCSE propone questa semplice classificazione:
- competenze TIC di livello professionale: capacità di utilizzare strumenti informatici e digitali avanzati e/o di sviluppare, riparare e creare tali strumenti;
- competenze TIC applicate: capacità di utilizzare semplici strumenti informatici e digitali in contesti lavorativi generici (professioni non correlate al settore delle tecnologie dell’informazione);
- competenze informatiche di base o “alfabetizzazione digitale”: capacità di utilizzare le TIC per svolgere compiti basilari e come strumenti per l’apprendimento |
Competenze professionali: Sono costituite da saperi e dalle tecniche connesse all’esercizio delle attività operative richieste dai processi di lavoro a cui si riferiscono nei diversi ambiti professionali |
Competenze trasversali: Competenze comunicative, relazionali, di problem solving spendibili in diversi contesti lavorativi |
Compressore d'aria: Macchina che comprime l'aria; la trattiene o la somministra a un'altra macchina o a un attrezzo per scopi diversi.
Viene utilizzato come fonte di energia per le macchine pneumatiche. |
Comunicazione verbale: Messaggio verbale predeterminato in cui si utilizza voce umana o sintetica.
Si impiega per segnalare situazioni di emergenza o manovre pericolose. |
Comunità che apprende - comunità di apprendimento: Comunità o collettività che promuove una cultura dell’apprendimento sviluppando un partenariato locale effi cace tra tutti i settori della comunità e che aiuta e motiva gli individui e le organizzazioni ad apprendere. |
Concavo: Superficie curva verso l'interno del suo centro rispetto al piano di chi la guarda. |
Concentrico: Figure, solidi o tutti gli elementi che abbiano lo stesso centro. |
Concio: 1. Ciascuna delle parti, a forma di cuneo, che formano un arco o una volta di pietra. Si realizza con pietra lavorata.
2. Ognuna delle sezioni intermedie situate fra la chiave e le imposte di un arco o volta.
Si realizza con pietra o materiale ceramico.
|
Concio di chiave: Estremità superiore o punto più alto di un frontone, arco, volta o qualsiasi tipo di costruzione.
Si realizza con diversi materiali. |
Concio di chiave in rilievo: Chiave di un arco di mattoni composta da mattoni disposti in file orizzontali anziché inclinate come gli altri cunei.
Si utilizza come elemento strutturale ed estetico. Si realizza con manufatto di mattoni. |
Concorso: Forma di aggiudicazione di un contratto al partecipante che faccia la proposta più vantaggiosa, in base ai criteri stabiliti nei capitolati senza tenere conto esclusivamente del prezzo. |
Condensa superficiale: Condensa che appare sulla superficie di un muro di tamponamento o elemento costruttivo quando la temperatura superficiale è inferiore o uguale al punto di condensazione dell'aria che si trova a contatto con detta superficie. |
Condensazione: Effetto secondo il quale il vapore acqueo passa dallo stato gassoso a quello liquido quando si abbassa la temperatura dell'ambiente esterno o quella di qualsiasi massa a contatto con esso. |
Condensazione interstiziale: Condensazione che compare nella massa interiore di un edificio come conseguenza del vapore d'acqua che lo attraversa, raggiungendo la pressione di saturazione in qualche punto della detta massa. |
Condizionatore: Apparato che controlla e corregge la
temperatura, l'umidità e la purezza dell'aria di un determinato ambiente, immettendo aria precedentemente trattata ed evacuando
l'aria viziata.
Viene utilizzato per il condizionamento di un locale. |
Condizione di lavoro: Qualsiasi caratteristica del lavoro che possa avere un'influenza significativa nella generazione di rischi per la sicurezza e la salute del lavoratore. |
Condotto di scolo: Sistema di tuberie per l'evacuazione delle acue residuali dei servizi igienici. Per estensione, il foro di scarico di un apparato sanitario.
Viene utilizzato per evacuare le acque residuali di servizi igienici, cucine e locali.
I materiali più usati sono il piombo e la
plastica (PVC). |
Condotto fognario: Conduzione sotterranea destinata a raccogliere, incanalare ed evacuare
le acque pluviali e residuali di un quartiere.
Normalmente si costruisce con tubi di cemento (in massa, armato o pre-teso) o di plastica (P.V.C.). |
Condutto elettrico: Filo o insieme di fili metallici, di solito di rame o di alluminio, provvisti di una copertura e protezione esterna isolante.
Lascia passare o trasmette con facilità l'eletticità e il calore.
Viene utilizzato per trasportare energia elettrica. |
Conduttore a treccia per messa a terra: Conduttore di rame tipo a corda, che fa parte dell'installazione della presa
a terra.
Viene utilizzato per la protezione contro i contatti diretti. |
Conduzione: Trasmissione di calore tra le particene di due corpi che stanno a contatto diretto senza un loro spostamento apprezzabile. |
Conficcamento del palo: Lunghezza o profondità di penetrazione di un palo, piolo o pilastro nel terreno e l'operazione stessa. |
Confinante: Si dice degli immobili che sono adiacenti all'immobile oggetto di attività, includendo quelli che sono separarati da strade o canali
pubblici. |
Confine: Linea o insieme di esse che separano una proprietà o terreno da un altro. |
Conformità di qualità: Grado in cui un materiale o servizio adempie ai requisiti specificati nella normativa vigente. |
Congiungere lastre di marmo: Unire, applicare, rivestire e in generale lavorare il marmo.
Si realizza con pietra di marmo murata al paramento con malte, ancoraggi ed elementi ausiliari. |
Conglomerato: Materiale formato da particene unite tra loro per effetto di un agglomerante.
Viene utilizzato sotto forma di malta o
calcestruzzo. |
Conglomerato bituminoso: 1. Massicciata di maggiore spessore la cui distribuzione dei carichi e delle tensioni si basa sullo spessore degli strati (strato di finitura, di aderenza, di base e strato di sottobase). Viene realizzata per assicurare e consolidare la stabilità di una strada.
Si costruisce con catrame o miscele bituminose, sopra uno strato base di pietra o di materiali granulari compressi.
2. Legante formato da idrocarburi che
induriscono quando si raffreddano, ad esempio, il catrame e il bitume. Si utilizzano nella pavimentazione stradale. |
Connessione: Unione o legame tra due o più elementi che formano una struttura.
|
Connettore: Elemento o pezzo di unione nelle strutture miste di cemento e profili di acciaio.
Si utilizza per garantire l'unione e l'aderenza fra il profilo ed il cemento.
Si realizza con anelli, ghiere o angolari di acciaio saldati nell'ala superiore del profilo. |
Cono: Corpo, solido o elemento generato da un triangolo rettangolo che gira su uno dei suoi lati. |
Cono di Abrams: Stampo metallico troncoconico di 30 cm di altezza, 20 cm di base inferiore e 10 cm di base superiore.
Si impiega per determinare la consistenza del calcestruzzo.
|
Cono di sicurezza: Segnalatore a forma di cono, di polietilene o PVC, provvisto di contrappeso sulla base per aumentare la stabilità. Può portare strisce catarifrangenti.
Si impiega per segnalare lavori in corso, specialmente sulle strade. |
Conoscenza: Risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative a un settore di studio o di
lavoro. |
Consegna: Insieme o quantità di un materiale che si riceve sul cantiere con lo stesso trasporto. |
Consistenza asciutta: Consistenza che possiede il calcestruzzo quando il calo prodotto nel cono di Abrams si trova fra 0 e 2 cm. |
Consistenza del calcestruzzo: È la maggiore o minore facilità che possiede il calcestruzzo fresco a deformarsi.
Si determina mediante il cono di Abrams; può essere asciutta, umida, plastica, semifluida o fluida. |
Consistenza fluida S4: Consistenza che possiede il calcestruzzo quando il calo prodotto nel cono di Abrams è maggiore di 16 cm. |
Consistenza plastica S2: Consistenza che possiede il calcestruzzo quando il calo prodotto nel cono di Abrams si trova fra i 6 e i 9 cm.
|
Consistenza semifluida S3: Consistenza che possiede il calcestruzzo quando il calo prodotto nel cono di Abrams si trova fra i 10 e i 15 cm. |
Consistenza umida S1: Consistenza che possiede il calcestruzzo quando il calo prodotto nel cono di Abrams si trova fra i 3 e i 5 cm. |
Consolidamento: Riduzione graduale del volume di un corpo, dovuta all'applicazione di un carico permanente. |
Consolidare: 1. Rinforzare o stabilizzare qualsiasi elemento costruttivo. Si realizza per rinforzare terreni, fondamenta, muri di sostegno o altri elementi strutturali.
2. Compattare un terreno molle per conferirgli solidità. Si realizza per preparare il terreno per il successivo uso o lavoro. |
Consolidare con silicati: Impregnare di silicato determinati materiali come la pietra o il legno.
Si realizza per conferire maggior durezza a detti materiali. |
Consulente: Persona od organizzazione ingaggiata per fornire consulenze o consigli professionali rispetto a un aspetto specifico di un progetto. |
Contatore: Apparecchio o attrezzatura di misurazione finalizzato a misurare consumi.
Si utilizza per misurare il consumo elettrico, di acqua o di combustibili come il gas. |
Contatore dell'acqua: Apparecchio finalizzato a misurare il consumo di acqua in un locale o edificio.
Si utilizza per controllare il consumo e fatturare successivamente l'importo del fluido speso. |
Contatore di volumi: Contatore che riceve l'acqua in un ricettacolo di capacità conosciuta, provvisto di pistoni girevoli o dischi. Misura il consumo mediante il numero di svuotamenti.
È il contatore più esatto.
Si utilizza per registrare portate limitate. |
Contatore elettrico: Supporto o attrezzatura di misura del consumo elettrico.
Viene utilizzato su tutta la rete elettrica dove necessita la misurazione e il controllo del consumo. |
Contatore per acqua: Contatore provvisto di un dispositivo mobile che gira azionato dall'acqua.
Il numero di giri realizzati da detto meccanismo permette di misurare la velocità e il consumo.
Si utilizzano solitamente in edifici ad uso abitativo. |
Contenitore per macerie: Cassone di ferro rinforzato, idoneo per essere raccolto e trasportato da un camion appropriato.
Viene utilizzato per raccogliere e trasportare macerie. |
Contenuto dell'apprendimento: Gli argomenti e le attività che costituiscono l’insieme di quanto deve essere acquisito da una persona o da un gruppo di discenti in un intervento formativo. |
Contrafforte: 1. Pilastro, contrafforte o staffa che riceve la spinta trasmessa da un arco rampante.
Si utilizza come elemento strutturale. Si realizza in pietra. Osservazioni:si può definire SPALLA DELL'ARCO.
2. Rinforzo verticale di un muro, più spesso di quest'ultimo, che sporge dal paramento.
Si utilizza per opporre resistenza alle spinte alle quali è sottoposto il muro.
Si realizza solitamente con cemento armato o con manufatto di pietra o mattoni.
|
Contrapeso: Materiale, pezzo o elemento che si utilizza per equilibrare od opporre resistenza al peso di un altro.
Si utilizza nell'installazione di molteplici elementi: porte, ascensori, gru a torre, ecc. |
Contrattazione diretta: Procedura di aggiudicazione di un contratto di opera a una ditta, scelta in maniera giustificata e previa consultazione con uno o diversi imprenditori. |
Contratto collettivo: Accordo scritto relativo alle condizioni di lavoro e impiego realizzato tra il datore di lavoro e i lavoratori oppure i loro rappresentanti, adeguatamente eletti e autorizzati. |
Contratto d'appalto: 1. Documento che redige i patti e condizioni che definiscono i diritti e gli obblighi che le parti assumeranno sul contratto d'opera.
2. Accordo per il quale una delle parti, denominata "propietario", incarica all'altra, denominata "costruttore", a realizzare un'opera. |
Contratto di lavoro aziendale: Accordo in virtù del quale il lavoratore si impegna a prestare i propri servizi per conto del datore di lavoro o impresario in cambio di una retribuzione. |
Contrazione: Accorciamento o diminuzione della lunghezza o volume di un corpo a causa di un cambiamento di temperatura. |
Controchiave: Ciascuna delle due parti o pietre situate ai lati della chiave in una volta o in un arco.
Si realizza con pietra o materiale ceramico. |
Controfreccia: Freccia inversa che si dà a certi elementi strutturali (archi, travi o lastre) allo scopo di compensare la freccia che acquisirà nel momento in cui vengono sottoposti a un carico. |
Controllo: Processo di regolazione o stima periodica con il quale vengono misurati e paragonati i risultati di un prodotto mediante prove, collaudi o ispezioni. |
Controllo a campione: Controllo in cui si verifica ed ispeziona attraverso campioni, incidendo negli elementi e zone principali, sia per la loro responsabilità resistente, sia per le loro caratteristiche particolari o poco comuni.
Esistono tre livelli di controllo: ridotto, normale o intenso. |
Controllo di produzione: Insieme di prove, collaudi e ispezioni realizzati durante il processo di fabbricazione o produzione di un materiale, il cui controllo interno può essere effettuato direttamente oppure affidato a un laboratorio od organizzazione di controllo. |
Controllo di qualità: Insieme di prove, collaudi e ispezioni finalizzati a verificare che l'opera finita abbia le caratteristiche di qualità specificate nel progetto, sia mediante ispezione che mediante controllo in laboratorio o cantiere. |
Controllo totale: Controllo in cui si verifica ed ispeziona la totalità dei calcoli, ossia, il 100% del lavoro eseguito. |
Contropeduccio: Elemento cuneiforme contiguo al peduccio.
Si realizza con pietra o materiale ceramico. |
Controsoffitto: Superfice separata della facciata inferiore (intradosso) del solaio o della costruzione e sospesa mediante elementi ausiliari.
Si utilizza per facilitare il passaggio delle installazioni impiantistiche e per la regolazione dello spazio in altezza.
Si può costruire con diversi materiali, a seconda della loro tipologia. |
Controsoffitto a cannucciato: Soffitto che, formando un rivestimento lineare del paramento, si attacca alla parte inferiore del solaio creando uno spazio intermedio.
Viene utilizzato per contribuire all'isolamento e per formare un supporto appropriato per le rifiniture decorative.
Si costruisce con malta di gesso o cemento, steso su cannucciato, rete metallica o altro materiale. |
Controsoffitto a griglia: Soffitto discontinuo costituito da elementi bidirezionali che formano una rete, metallica o di altro materiale. Di solito questi elementi sono appesi ad una struttura ausiliare.
Viene utilizzato principalmente come elemento estetico o di controllo di luminosità, sia per interni che per esterni.
Si realizza con griglie di ferro, alluminio, legno o PVC, ricoperte di pittura o smalto. |
Controsoffitto a lamine: Controsoffitto discontinuo di elementi orizzontali o verticali, formato da lamine in diversi materiali sospese ad una struttura ausiliaria.
Si utilizza principalmente come elemento estetico o di controllo luminoso sia in interni che in esterni.
Si realizza con lamiera di acciaio, alluminio, legno o PVC, con una finitura dipinta, anodizzata o smaltata. |
Controsoffitto con rifinitura a pannelli: Soffitto formato da elementi, con giunture a vista, e sospeso dal fabbricato mediante elementi ausiliari, come profili e stecche.
Viene utilizzato come rivestimento quando si vuoi dare una apparenza estetica discontinua.
Si realizza con vari materiali, a seconda della loro tipologia. |
Controsoffitto con rifinitura metallica: Soffitto formato da lamine o pannelli di lamiera metallica, fissati ad una struttura ausiliare bidirezionale.
Viene utilizzato fondamentalmente per esterni o ambienti aggressivi. Negli interni, viene utilizzato con uno scopo più estetico che funzionale.
Si realizza normalmente con lamine di acciaio o alluminio, con finltura a base di pittura o smalto al forno. |
Controsoffitto di fibra vegetale: Soffitto formato da pannelli di agglomerato di cemento e fibre vegetali mineralizzate per mezzo di additivi, collocati su un sistema sospeso per rimanere a vista.
Viene utilizzato nei rivestimenti di paramenti che devono rimanere a vista e che necessitano di un alto grado di assorbimento acustico.
I pannelli più comuni sono quelli di truciolo di legno. |
Controsoffitto di fibre minerali: Controsoffitto formato da elementi, costruito con pannelli di fibre minerali dipinte o rivestite, e appoggiato a una struttura ausiliaria bidirezionale.
Si utilizza per ricoprire paramenti che hanno bisogno di un alto grado di assorbimento acustico.
I pannelli più utilizzati sono quelli di fibra di vetro e lana di roccia, rivestiti con plastica alluminio o cartone. |
Controsoffitto di scagliola: Soffitto fatto di pannelli prefabbricati di scagliola stuccati tra loro, sospeso dal tetto, e con diversi tipi di finiture.
Viene utilizzato come ornamento per finiture decorative o per occultare installazioni. |
Controsoffitto in cartongesso: Soffitto formato da pannelli di gesso o cartongesso rivestito, attaccati ad una struttura ausiliare.
Viene utilizzato nei rivestimenti di paramenti, con funzioni estetiche o per migliorare l'isolamento.
Si realizza con pannelli di gesso o cartongesso, rifiniti con lo stesso materiale o con lamine di vinile o alluminio. |
Controsoffitto in materiale plastico: Controsoffitto formato da lastre o lamine in plastica, fissate a una struttura ausiliaria.
Viene utilizzato spesso in edifici industriali e per esterni grazie alla sua resistenza all'umidità e alla capacità di assorbire impatti per flessione.
I materiali più utilizzati sono la lastra
di polistirolo espanso e le lamine profilate di PVC. |
Controsoffitto in pannelli di scagliola: Soffitto formato da pannelli di scagliola rinforzata, messi su una struttura unidirezionale o bidirezionale.
Viene utilizzato come sistema sospeso di grande qualità estetica ed economica.
Si realizza con pannelli di scagliola rinforzata con fibra di vetro o nylon, su una struttura di alluminio o legno. |
Controsoffitto registrabile: Soffitto formato da pannelli o elementi con giunture a vista, sospeso mediante elementi ausiliari. La sua principale proprietà è la registrabilità.
Viene utilizzato per soffitti che richiedono di essere registrati, per le installazioni o per altri elementi dell'edificio.
Si realizza con diversi materiali, a seconda della loro tipologia. |
Controventamenti di montaggio: Controvento ausiliario e provvisorio utilizzato nella fase di costruzione.
Si utilizza per assicurare gli elementi strutturali fino al momento in cui verranno fissati in maniera permanente.
Si realizza solitamente con controventi metallici o in legno. |
Controventamento: Insieme di controventi adeguatamente
Collocati che assicurano l'indeformabilità di una struttura. |
Controventamento laterale: Insieme di controventi collocati in un pezzo sottoposto a compressione.
Si utilizza per ridurre la lunghezza virtuale di imbercamento.
Si realizza in legno, acciaio, cemento armato o altro materiale. |
Controventare: Collocare e rinforzare una struttura mediante controventi.
Si realizza per assicurare la sua indeformabilità.
Si effettua con tavole e listoni di legno, oppure con cavi o profilati metallici. |
Controvento: Tavola o barra metallica, che si colloca in diagonale, aumentando la resistenza di un'armatura o di una struttura, attraverso la disposizione a triangolo, evitando la deformazione della struttura.
Si realizza con tubi di acciaio o legno
resinoso, rotondo o segato, di fibra retta (pino, abete o eucalipto). |
Contusione: Lesione o danno prodotto da un colpo che non provoca ferita esterna. |
Convalida dei risultati dell'apprendimento: La conferma, da parte di un ente competente, che i risultati dell’apprendimento (conoscenze, abilità e/o competenze) acquisiti da una persona in un contesto formale, non formale o informale sono stati accertati in base a criteri prestabiliti e sono conformi ai requisiti di uno standard di convalida. La convalida è generalmente seguita dalla certificazione. |
Conversa: Lamina metallica o banda impermeabile, che viene collocata negli spigoli di un tetto, congiunzione fra spioventi, o fra questi con camini e muri mediani.
Viene utilizzata come elemento
di finltura, giuntura o impermeabilizzazione negli spigoli
o unioni fra due elementi di una copertura.
Si realizza con zinco, piombo, rame, alluminio anodizzato o con diversi tipi di materiali bituminosi. |
Convessità del fusto: Leggera convessità conferita a una colonna.
Si utilizza per correggere l'illusione ottica di concavità che si otterrebbe
se i lati fossero dritti.
Si realizza di solito con pietra o calcestruzzo. |
Convesso: Superficie curva che sporge nel suo centro rispetto al piano di chi la guarda. |
Convettore: Unità per riscaldare formata da un elemento interno di riscaldamento che aumenta la temperatura dell'aria fredda introdotta attraverso alcune aperture nella parte inferiore e la fa uscire intiepidita dalla parte superiore.
Si utilizza per riscaldare un locale o spazio. |
Coordinate di colore: Espressione matematica della situazione teorica di un colore determinato nello spazio del solido di colore.
Le coordinate primarie sono quelle che corrispondono a tre assi cartesiani (X, Y, Z), secondo il sistema C. I. E., universalmente accettato. |
Coordinatore per la sicurezza: Professionista che collabora nella prevenzione, protezione collettiva e personale mediante lo stabilimento di misure correttive e di controllo per evitare o ridurre i rischi. |
Coperchio di ispezione: Elemento di forma circolare o quadrangolare, di ghisa, provvisto di fori o incastnper il sollevamento.
Viene utilizzato come chiusura della parte superiore di una fossetta o pozzo di verifica. |
Coperchio prefabbricato in PVC: Coperchio prefabbricato con materiale termoplastico, ottenuto a partire dall'acetilene, la cui impermiabilità è assicurata da giunture elastiche.
Viene utilizzato per la raccolta ed evacuazione di acque fecali, pluviali e di altri residui. |
Coperchio provvisorio di sicurezza: Elemento piatto, di materiale adeguato e resistente, di acciaio o pannello in legno pieno, che chiude nella parte superiore un vuoto, una cassa o uno scavo.
Viene destinato per proteggere contro le cadute nell'interno dei pozzi, fosse, fossati o altri elementi costruttivi. |
Copertina: 1. Protezione o copertura di una parete o muretto, di forma convessa o angolare.
Ha l'obiettivo di evitare che penetrino o scivolino lungo il paramento le acque pluviali.
Di solito si realizza con pietra naturale, artificiale, calcestruzzo pre-stampato o con lamiera liscia di acciaio lucido.
2. Elemento di fastigio che si colloca nella parte superiore di un muro o edificio. |
Copertura a giardino pensile: Copertura piatta destinata ad essere utilizzata come giardino pensile.
Si utilizza come elemento ornamentale e decorativo negli edifici.
Si realizza con gli stessi materiali di una copertura piatta, con diversi strati di finitura: lamina antiradici, ghiaia, sabbia e terra di piantagione. |
Copertura a padiglioni: Copertura a due spioventi in cui la parte superiore delle cuspidi della facciata è stata sostituita da versanti di padiglione.
Si utilizza come coronamento laterale ornamentale e costitutivo di un edificio. |
Copertura a tegole murate: Tecnica per costruire tetti che consiste nel sistemare le tegole su torte di argilla o malta e riempire le intercapedini tra i canali con quest'ultima.
Si realizza, in generale, con tegola in laterizio assestata su argilla o malta. |
Copertura a terrazza: Copertura piatta di un edificio con la pendenza minima necessaria per evacuare le acque piovane, transitabile e circondata da un davanzale o parapetto. |
Copertura in lamiera: Copertura di edifici in lamiera metallica, liscia o sagomata, su piani di copertura formati da tavole, solai o intelaiature con pendenza superiore ai 5 gradi.
Si utilizza solitamente in edifici industriali o singoli.
Si realizza con lamiere di zinco, rame o acciaio zincato o laccato. |
Copertura in tegola da calcestruzzo: Copertura di edifici, realizzata con tegole di cemento su spioventi del tetto, a loro volta formati da intavolati o solai. Presenta una pendenza compresa fra i 15 e i 60 gradi.
Viene usato abitualmente negli edifici residenziali. |
Copertura inclinata: Copertura la cui superficie forma un angolo con il piano orizzontale in quanto ha una pendenza maggiore
al 3%.
Si utilizza principalmente in zone climatiche umide o negli edifici la cui composizione estetica lo richieda.
Si realizza con grande diversità di materiali a seconda della tipologia: tegola o lastra metallica (zinco, rame), tegole in cotto o calcestruzzo, ardesia, fibrocemento, ecc. |
Copertura non praticabile: Copertura piana, visitabile unicamente per effettuare interventi di conservazione o riparazione.
Si utilizza in zone climatiche e geografiche asciutte o in quegli edifici la cui composizione estetica lo richieda.
Si realizza con gli stessi materiali di una copertura piana, infine viene ricoperta/rivestita con uno strato di ghiaia. |
Copertura non ventilata: Copertura piatta in cui i diversi strati che la compongono sono a contatto tra loro, senza camera d'aria intermedia.
Si utilizza in zone climatiche secche
e miti.
Si realizza solitamente con calcestruzzo leggero, materiale isolante, lamina impermeabilizzante e rivestimento di graniglia o pavimento. |
Copertura su listelli: Collocazione di tegole direttamente su listelli di legno, invece di appoggiarle su una superficie, un solaio o un tavolato.
Si utilizza nella formazione dei tetti.
Si realizza con tegole di ceramica o di altro materiale e un'intelaiatura di listelli di legno. |
Copertura transitabile: Copertura piana adatta all'uso e alla permanenza di persone, con una perdenza che non può superare il 3%.
Viene utilizzata in coperture che permettono il transito delle persone.
Si realizza con gli stessi elementi della copertura piana, rivestita di una pavimentazione impermeabile. |
Copertura ventilata: Copertura piatta dotata di una camera d'aria intermedia tra gli strati che permette la ventilazione.
Si utilizza per evitare la formazione di condensa su paramenti e soffitti contigui alla copertura.
Si realizza con gli stessi materiali di una copertura piatta, frapponendo un tavolato che sostiene il rivestimento e lasciando una camera d'aria intermedia. |
Coppo: Tegola curva che si colloca con la parte concava verso il basso e appoggiata sulle due tegole laterali a questa. Queste ultime si collocano con la parte concava verso l'alto, e vengono denominate "canali". |
Copriferro: Distanza o separazione minima tra qualsiasi punto della superficie di un'asta e il paramento più vicino al pezzo. |
Coprire con fango: Azione di impiastricciare o rivestire con fango una parete o un paramento.
Normalmente, si utilizza come elemento estetico o decorativo. |
Corda: 1. Fune grossa di sparto o altre fibre vegetali.
2. Insieme di una serie di fili di corda, sparto, nailon, lino o altro materiale. Viene utilizzata per legare o per operare lavori di trazione. |
Cordino: Corda sottile realizzata solitamente con fili di canapa.
Si impiega per legare pezzi. |
Cordolo: 1. Trave appoggiata a un muro portante, che raccoglie o alloggia i travetti di un solaio.
Si impiega per connettere le estremità dei travetti di un solaio e distribuire i carichi sul muro. Si realizza con cemento armato, legno o altro materiale.
2. Armatura a forma di cintura o ghiera disposta su muri resistenti di mattoni o altro materiale lungo il perimetro di un edificio o vano. Si utilizza come elemento di unione e ripartizione dei carichi su detti elementi.
Si realizza con legno, profili in acciaio laminato o cemento armato.
3. Trave perimetrale che unisce e lega le teste dei travicelli, chiudendo e incatenando il solaio nel suo perimetro esterno o qualche vuoto interno. Si realizza con acciaio laminato o cemento armato. |
Cordolo aiuola per piante: Fossetta o scavo realizzato attorno alle piante, circondata da un telaio, a volte chiuso da una copertura graticolare.
Viene utilizzato per ritenere l'acqua d'irrigazione.
La grata di solito si fabbrica in ferro
galvanizzato, calcestruzzo prefabbricato o ghisa. |
Cordolo stradale: 1. Fila di pietre parallelepipede, dure e resistenti, che delimitano una pavimentazione, con la funzione di creare un cambio di livello. Di solito si utilizza come limite del marciapiede, mettendolo in evidenza. Viene comunemente realizzato con pietre rettangolari incise (granito o pietra calcarea), mattoni o blocchi di cemento.
2. Fascia o striscia di materiale duro e
resistente, che ricopre un marciapiede, un'aiuola o altri elementi, delimitando un passaggio o una pavimentazione. Viene utilizzato per ricoprire una pavimentazione o un marciapiede, marcando il bordo del passaggio. Si realizza con prefabbricati di calcestruzzo |
Cordone di sigillatura: Piccola quantità o striscia di sigillante applicata al giunto di un edificio o crepa.
Si utilizza per evitare la penetrazione dell'aria e dell'acqua.
Si realizza con grande varietà di sostanze: prodotti bituminosi, plastici o altri materiali elastici. |
Cordone o treccia: Prodotto formato da due o tre fili metallici avvolti elicoidalmente con lo stesso passo e nello stesso senso su un asse ideale comune.
Si impiega come armatura del calcestruzzo pretensionato. |
Cornice: 1. Listello o profilo che viene messo nell'unione fra lo stipite e la parete o fra due elementi. Viene utilizzato per coprire qualsiasi giuntura fra due elementi costruttivi. Si realizza con listelli di legno o profili di altro materiale.
2. Elemento sporgente o in risalto che si applica su una superficie liscia o su un paramento. Viene utilizzata come ornamento nei paramenti e nei gruppi architettonici in generale. Si realizza in diversi materiali, inclusa la pietra e le ceramiche speciali.
3. Elemento o ornamento che copre o incornicia il vano di una porta o finestra, o la bocca di un camino-focolare. Si utilizza come elemento estetico ornamentale in porte, finestre o camini. Di solito si realizza con pietra o legno.
4. Piano dello stipite di una porta o di una finestra, parallelo o perpendicolare al paramento del muro. Si può realizzare con diversi materiali. |
Cornice (di porta o finestra): Modanatura che incornicia le parti laterali e superiore di una finestra.
Si utilizza come elemento estetico e allo stesso tempo chiude l'estremità degli stipiti e dell'architrave.
Si realizza con pietra naturale o artificiale, malta di cemento o materiale in laterizio. |
Cornice a greca: Motivo ornamentale di superficie liscia, disposto in fasce e composto di motivi lineari ripetuti che formano una catena.
Viene utilizzata come motivo ornamentale nei paramenti rivestiti con materiale ceramico.
Si realizza con piastrelle decorate e smaltate o gres. |
Cornice dell'apertura: Insieme che formano i due stipiti, l'architrave e il davanzale di una porta o finestra.
Si realizza con diversi materiali. |
Cornice di pavimento: Fila di mattonelle disposte in modo di striscia stretta che limita il perimetro di un pavimento.
Si impiega come elemento estetico.
Si realizza con tutti i tipi di materiali. |
Cornice per serramenti: Elemento a forma di listone piano, di diverso materiale, che viene inchiodato o incollato al telaio di una porta o di una finestra.
Si utilizza per coprire la finitura fra la parete e il telaio. |
Cornice prefabbricata di calcestruzzo: Profilo di falegnameria di calcestruzzo fabbricato con inerte non maggiore a 5 mm e rinforzato con armatura di acciaio.
Se deve alloggiare una parete, si troverà lungo il perimetro interno un'intelaiatura con profilo metallico sulla quale fissare la parete.
Si impiega per costruire cornici di porte e finestre. |
Cornice tonda: Modanatura di sezione semicircolare e massicia.
Viene utilizzata come elemento ornamentale e decorativo nei paramenti rivestiti di piastrelle smaltate.
Si realizza con parti speciali di materiale ceramico e di pietra naturale o artificiale. |
Cornici: Insieme di pezzi o elementi a forma di striscia sottile di legno o di altro materiale, con funzione decorativa e di rinforzo.
Viene utilizzata per rivestire i telai
e i falsi telai di porte e finestre. |
Cornicione: 1. Angolo o parte sporgente con modanature che corona un edificio o un opera architettonica. Si utilizza come parte estrema ed elemento estetico e decorativo di un edificio o come elemento architettonico di minor entità. Viene realizzato con diversi materiali, a seconda della tipologia della facciata e della copertura dell'edificio.
2. Parte della gronda di un tetto che sporge dal paramento. Viene utilizzato per evitare la caduta di acqua sul paramento. Si realizza con diversi materiali. |
Coronare: Collocare l'elemento strutturale o costruttivo più alto, raggiungendo la sommità e completando l'edificio. |
Corrente orizzontale: Ognuno dei profili orizzontali, superiori, inferiori che costituiscono una trave composta o a gelosia.
Si utilizza come elemento strutturale nella formazione di centine o altri elementi resistenti.
Si realizza con profili laminati in acciaio o legno. |
Corridoio: Stanza di passaggio, generalmente lunga e stretta, situata in un'abitazione o altro edificio, che collega e distribuisce le diverse stanze o camere. |
Corrimano: Insieme di pezzi che formano l'estremità di una ringhiera, dove si incassano le teste delle balaustre o assi.
Si utilizza come elemento d'appoggio e protezione di altezza ridotta.
Si realizza con legno, metallo, o pietra naturale o artificiale. |
Corrosione: Processo di degrado e distruzione di una superficie o di un pezzo metallico per ossidazione.
Si produce in tutti i tipi di metalli, tranne in quelli che sono stati specificamente trattati o elaborati per evitarla. |
Corsia: Separazione o spazio compreso tra due muri di carico o portici in un edificio. |
Corso: Insieme di mattoni o quadroni di pietra disposti orizzontalmente, uno a continuazione dell'altro, che formano una fila.
Si utilizza per la costruzione di un muro o tramezzo.
Si può realizzare con quadroni di pietra, mattone, blocco di calcestruzzo o altro materiale. |
Corso con filo: Fila di mattoni posati con filo, ossia, in senso longitudinale nella direzione del muro.
Si utilizza per la costruzione di un muro o tramezzo.
Si può realizzare con quadroni di pietra, mattone, blocco di calcestruzzo o altro materiale. |
Corso con mattoni a giunti allineati: Fila di mattoni messi di punta o di testa e uniti dal lato maggiore, potendo stare inclinati o incrociati.
Viene utilizzato come elemento decorativo o nella formazione di muri e facciate.
Si realizza in mattoni o con pietrame squadrato. |
Corso con mattoni di lista e di testa: Fila sulla quale vengono collocati i mattoni disposti di lista e di testa in maniera alternata.
Si utilizza per la formazione o la costruzione di un muroo un tramezzo.
Viene realizzato con pietrame squadrato, mattoni, blocchi di cemento o altro materiale. |
Corso con mattoni di testa: Fila di mattoni collocati di lista o lato maggiore, perpendicolarmente alla direzione del muro.
Viene utilizzato per la formazione o costruzione di un muro o di un tramezzo.
Si realizza con pietrame squadrato, mattoni, blocchi di cemento o altro materiale. |
Cortile: Cortile centrale interno di un edificio,
generalmente molto spazioso, coperto da un lucernario o da una copertura di vetro oppure scoperto. |
Cortile di accesso: Cortile situato all'ingresso di un edificio o insieme di essi. |
Costi diretti: Insieme dei costi corrispondenti alla mano d'opera, materiali e macchinari. Per l'esecuzione delle diverse fasi di lavoro. |
Costi diretti complementari: Costi diretti che, vista la difficoltà della quantificazione, non compaiono specificati nel dettaglio del prezzo; è possibile ottenerli in percentuale o come quantità fissa. |
Costi generali: Addebitamento supplementare sul preventivo d'opera in base ai costi derivati dal contratto e a quelli specifici dell'impresa costruttrice.
Si attribuiscono pervia indiretta, applicando una percentuale sul preventivo d'esecuzione materiale. |
Costi indiretti: Insieme dei costi d'esecuzione che non siano direttamente attribuibili a unità d'opera contrete, bensì all'insieme o parte dell'opera. Si calcolano in percentuale sui costi diretti. |
Costipamento: Tecnica, in genere riferita al calcestruzzo, di gettata e consolidamento del calcestruzzo fresco in una casseratura o nella posizione finale all'interno dell'opera.
Si realizza nella costruzione di elementi in calcestruzzo. |
Costipare: Fare un fondo o base forte e resistente nel terreno.
Si utilizza per la lavorazione o finltura successive.
Si realizza con diversi materiali pressati o spianati mediante compattatrice. |
Costo dell'opera: Spese complessive effettuate nel processo di costruzione oppure fattori che compongono un prezzo. |
Costo orario: Costo della manodopera per ora effettiva di lavoro. |
Costolone: 1. Pezzo di legno, di sezione e longitudine variabile, che riceve e trasmette i carichi dell'asse di un'intelaiatura orizzontale alle travi armate. Si utilizza nell'intelaiatura di travi e solai. Si realizza con listoni di legno segato, di fibra diritta, come pino o abete.
2. Ornamento o forma decorativa pendente dal tetto o da una volta. Si utilizza come elemento estetico e decorativo. Si realizza solitamente con pietra lavorata, gesso o stucco. |
Costruire: Edificare o fare un'opera dall'inizio, sia questa di architettura, ingegneria o altro. |
Costruttore: Persona o ente giuridico che si dedica alla realizzazione e costruzione di tutti i tipi di opere. |
Costruzione: Opera in esecuzione o già realizzata. Si denomina così anche l'arte di costruirla secondo determinate tecniche. |
Costruzione addossata: Costruzione che, di solito, appartiene ad una sola proprietà, le cui pareti laterali sono in contatto con quelle della costruzione adiacente. |
Costruzione di un tetto: Processo di copertura di un edificio, costruendo il tetto corrispondente.
Si realizza con una grande varietà di materiali. |
Costruzione faccia a vista: Costruzione di mattoni di eccellente qualità e perfettamente pareggiati, che costituiscono l'ultima finltura.
Viene utilizzata principalmente per le finlture di facciata.
Si ottiene con il mattone faccia a vista e malta aggrappante. |
Costruzione intermedia: Edificio che ha facciate libere solo verso la strada e il fondo del terreno. |
Costruzione isolata: Costruzione che appartiene ad una sola proprietà, e che non è in contatto con nessuna delle proprietà adiacenti. |
Cotto rustico: Elemento ceramico poroso non vetrificato, elaborato con argille, mediante estrusione, pressione e cottura in forno.
Possiede una elevata porosità, e una bassa resistenza meccanica e all'usura.
Viene utilizzato principalmente nei restauri e negli ambienti rustici. |
Cottura: Trattamento termico mediante un forno.
Si utilizza specialmente nella realizzazione di prodotti in laterizio.
Si realizza con diversi tipi di forni. |
Cravatta: Cinta o sagoma di legno o metallo, destinata ad unire i fianchi di un'armatura di un supporto ed impedire che possano separarsi o deformarsi, a causa della pressione che esercota il calcestruzzo versato.
Viene utilizzato come elemento ausiliare per l'elaborazione di intelaiature di supporti.
Si realizza in legno segabile e resinoso di pino o in lamiera metallica di acciaio verniciato. |
Cravatta in legno: Cornice di legno, in cui lo spazio interiore ha le stesse dimensioni della sezione trasversale più lo spessore del telaio.
Viene utilizzato per tenere ferme le assi e i puntali nella loro parte bassa.
Si realizza con assi di legno segabile (pino, abete, ecc.). |
Cremonese: Arnese costituito da due aste verticali di ferro, manovella o pomo centrale, che produce la salita e discesa di esse.
Si utilizza per chiudere e assicurare il battente di una porta o finestra. |
Crèpa: Scanalatura o fenditura prodotta in un corpo rigido, sia esso calcestruzzo, legno, calcina, pietra o altro elemento, causata dall'azione di carichi maggiori a quelli ammissibili o da un assestamento disuguale del terreno. |
Creta: Massa di consistenza pastosa che risulta dalla miscela di materiali argillosi e acqua.
Si impiega per realizzare pezzi ceramici e mattoni crudi. |
Cristallo da vetrina: Vetro ottenuto per laminazione o galleggiamento e sottoposto all'operazione di ricottura.
Si utilizza nelle invetriature. |
Criterio di accettazione: Norma o giudizio seguito per giudicare la conformità di un'opera, ricevimento o servizio. |
Crivellare: Selezionare le diverse dimensioni degli aridi.
Si realizza mediante crivelli o setacci di maglia adeguata. |
Croce di S. Andrea: Insieme di due barre o pezzi uniti che si incrociano formando diversi angoli. |
Cromo: Metallo bianco azzurregnolo che si ottiene dalla cromite.
È molto duro e inalterabile a contatto con l'aria.
Si utilizza in lega con altri metalli come il ferro e il nichel e per proteggere altri metalli dall'ossidazione. |
Cubetti di prova: Insieme di prove, collaudi e ispezioni
realizzati durante la fase di icevimento dei materiali, sia nel cantiere che in un punto intermedio fuori della catena di produzione per verificare l'adempimento dei requisiti di qualità. |
Cucina: Luogo o locale dell'abitazione o stabilimento pubblico destinato alla preparazione ed elaborazione del cibo. |
Cuffia auricolare: Caschetti adattati mediante cuscinetti all'orecchio, foderati con un materiale che assorbe il suono e uniti tra di loro mediante una fascia di pressione o accessorio in plastica o metallo.
È finalizzato a proteggere il lavoratore da livelli sonori alti, continui o rumori d'impatto elevati. |
Cuneo: 1. Pezzo o cuneo che viene utilizzato per comprimere, regolare o foderare due elementi. Si realizza in legno, ferro o altro materiale.
2. Pezzo di legno o di metallo che finisce ad angolo diedro acuto, e che si utilizza per incastrare ed evitare lo slittamento di puntelli, sostegni o altri elementi. Si realizza in legno resinoso segato, come pino e abete, o altrimenti con lamiere metalliche di acciaio
piegato o curvato.
3. Pezzo metallico, solitamente a forma di bietta. Si utilizza nelle pietraie per sollevare e
spostare conci di grandi dimensioni quando sono privi di parti sporgenti che ne agevolano la presa. |
Cunetta: 1. Striscia di mattonelle, piastre o di altri
materiali, che si colloca su una base, insieme ad un borso per servire da
guida alle acque pliviali o di irrigazione.
Viene utilizzato per raccogliere ed evacuare le acque pluviali o di irrigazione delle strade.
Si realizza con piastre di calcestruzzo
prefabbricato o viene costruito sul luogo.
2. Scavo o canale situato ai lati di un sentiero, strada o altra opera. Si utilizza per raccogliere l'acqua piovana ed evacuarla. Si realizza solitamente con calcestruzzo prefabbricato o gettato in opera. |
Cupola: Copertura ad asse verticale e doppia
curvatura, che si eleva su una pianta circolare o poligonale.
Si utilizza come elemento ornamentale e compositivo, per coprire una torre o lanterna.
Si realizza abitualmente con tegola di metallo (zinco, rame), ardesia, grès o vetro, su di una struttura ausiliare metallica o di legno. |
Cupola ribassata: Cupola il cui intradosso è definito da una sfera tagliata da un piano che non passa dal centro.
Si utilizza per coprire uno spazio seguendo un criterio estetico.
Si realizza con diversi materiali. |
Cupolino: Struttura o corpo a forma di piccola cupola, situata generalmente su un'altra cupola più grande. Si utilizza come campanile, lucernario o veranda, e anche come elemento estetico e compositivo. |
Curare l'indurimento di un calcestruzzo fresco: Processo realizzato per ottenere la presa del calcestruzzo nel tempo necessario con il dovuto grado di umidità.
Si utilizza per conferire al calcestruzzo la resistenza, aspetto e caratteristiche appropriate in determinate circostanze.
Si utilizzano acqua o additivi diversi. |
Curva: 1. Deviazione continua rispetto alla direzione di una retta.
2. Volta generata da una linea curva direttrice che gira intorno ad un asse verticale.Si utilizza per coprire uno spazio fra muri o colonne seguendo un criterio estetico. Si realizza con costruzione di mattoni,
quadroni di pietra o cemento armato.
3. Linea che non possiede alcun tratto retto e i cui punti non seguono una stessa direzione. |
Curva di intradosso: Curvatura dell'intradosso in archi e volte. |
Curva di livello: Curva che rappresenta il rilievo di un terreno, mediante l'unione di tutti i punti che risultano
dall'intersezione di esso con un piano
orizzontale situato ad un determinato valore altimetrico. |
Curvatura: Vizio o deformazione che acquisisce un pezzo o elemento costruttivo dovuto a difetti di lavorazione o a dover sopportare carichi superiori a quelli ammissibili. |
Cuscinetto a sfere: Pezzo metallico sul quale si appoggia l'asse di un macchinario.
Deve essere duro e resistente all'usura.
Si colloca per permettere il giro di un asse diminuendo l'attrito. |
Cuspide: Copertura di padiglione a forma piramidale o conica acuta, su pianta poligonale regolare o circolare.
Si utilizza come chiusura e fastigio di torrioni e torri.
Solitamente si realizza con tegole metalliche (di zinco, rame), ma anche con tegole di ardesia. |
Dado: Pezzo in materiale duro, quadrato o esagonale, con una perforazione cilindrica lavorata all'interno a forma di elica, che si incastra esattamente nella filettatura di una vite.
Si impiega per realizzare unioni mediante viti.
|
Dado a galletto: Dado provvisto di due pezzi laterali a forma di ali.
Si impiega per agevolare l'avvitamento manuale.
|
Dado autobloccante: Dado disegnato per fornire un attrito supplementare tra esso e il perno avvitato, di modo che risulti più difficile l'allentamento.
Si impiega in presenza di vibrazioni.
|
Dado chiuso: Dado la cui parte superiore è chiusa a forma di cupola.
Si impiega per coprire e proteggere l'estremità filettata del perno o vite.
|
Dare l' isolante d' aggrappo: Tecnica che consiste nell'applicazione di strati di fondo, con pennello o rullo, sulla superficie nuda del supporto, per migliorare la sua protezione o facilitare l'aderenza di strati successivi. |
Dare l' isolante da sigillatura: Applicazione di strati di fondo, generalmente con pennello o rullo, sulla superficie nuda del supporto, per uniformare la sua porositа e assorbimento. I prodotti applicati si chiamano isolanti e sigillanti. |
Davanzale: 1. Parte di coronazione del parapetto di una finestra collocata in maniera pendente, la cui parte superiore definisce il davanzale.
Viene utilizzata come elemento di riparo e protezione
Si realizza con diversi materiali. Elemento costruttivo o architettonico .
2. Parte piana che delimita il vano di una finestra e che lascia scoperto lo spessore del muro, dalla cornice al
paramento di facciata.
Si utilizza per rifinire il muro nella sua sezione con il vano.
Si realizza con mattoni, pietra, pietra artificiale o malta di cemento.
|
Decantare: Separare un solido che si trova in
sospensione in un liquido mediante sedimentazione.
Si utilizza solitamente per depurare le acque residue di un edificio o insediamento.
Si realizza mediante decantatori, fosse o depositi preparati a tale scopo.
|
Decappaggio: Processo di eliminazione di pitture applicate su supporti in legno o metallo.
Si utilizza per preparare la superficie a ripitturare.
Si può realizzare mediante metodi fisici (trattamenti con calore), chimici (applicazione di dissolvente) o manuali (raschiatura).
|
Decappaggio di ruggine: Eliminazione per sfregamento dei resti
provenienti dall'ossidazione del ferro
mediante l'applicazione di soda caustica diluita.
|
Decappante: Prodotto liquido o semipastoso utilizzato per l'eliminazione degli strati di pittura che non altera il supporto.
|
Decolorazione: Perdita del colore originale della pittura, prodotta per l'azione dei raggi solari, che interessano certi pigmenti organici distruggendoli, oppure per azione diretta di acidi e alcali sulla pittura.
Quando non si produce oppure impiega molto tempo a farlo, si dice che la pittura ha "buona tenuta del colore" o che è "solida alla luce"
|
Decorazione a buccia d' arancio: Tecnica decorativa di pittura che consiste nell'applicazione di un impasto a liscio e posteriormente una passata a secco del rullo a buccia d'arancio, per ottenere, mediante il sollevamento dell'impasto, una rifinitura rugosa.
Si utilizza su pareti e soffitti di interni, come rifinitura decorativa e dove si vogliono nascondere i difetti del fondo.
|
Decorazione a cesto: Tecnica decorativa che imita un tessuto intrecciato tipo cesteria. Consiste nell'applicazione di uno smalto ad olio sopra uno strato
di base opaco asciutto; posteriormente si esegue una decorazione a trascinamento con pennello d'uso domestico asciutto con cui si disegnano strisce incrociate.
Si utilizza un disegno ampio su pareti e stretto su mobili, come le assi da tavolo.
|
Decorazione a garza: Tecnica facile che consiste nell'applicare al pennello uno smalto ad olio sopra uno strato opaco asciutto; posteriormente si elimina la pittura che avanza con una garza, lasciando l'effetto ondulato.
Si ottengono buone rifiniture con più strati sovrapposti.
Si utilizza su pareti, soffitti e mobili grandi.
|
Decorazione a squame: Qualsiasi tipo di superficie formata da tegole in laterizio, pezzi di ardesia, calcinacci o squame collocati in serie in modo ordinato
e parzialmente sovrapposti.
|
Decorazione a stencil: Tecnica decorativa che consiste nell'applicazione di pittura attraverso una sagoma traforata.
Può realizzarsi con pitture liquide di stencil o spray.
Si utilizza per la realizzazione di figure decorative.
|
Decorazione a straccio: Tecnica decorativa veloce, facile e adattabile che consiste nell'applicare uno smalto ad olio sopra uno strato opaco asciutto; posteriormente si toglie con cenci o altri utensili, come bustine di plastica o carta, tele, pelle scamosciata, etc., lasciando vedere il fondo.
Si può realizzare con due colori simultaneamente o in strati diversi.
Si utilizza su pareti e mobili.
|
Decorazione a trascinamento: Tecnica decorativa classica che consiste nell'applicare uno smalto ad olio sopra uno strato opaco asciutto; posteriormente si stende la pittura con un pennello da venatura o trascinamento o un cencio imbevuto di smalto, ottenendo un aspetto rigato.
Bisogna fare attenzione alla diversità di toni fra lo strato di base e lo smalto.
Si utilizza su pareti e legno.
|
Decorazione a venatura: Tecnica decorativa che deriva dalle imitazioni delle venature del legno di rovere. Consiste nell'applicazione di uno smalto ad olio sopra uno strato opaco asciutto; posteriormente si esegue una decorazione a trascinamento e a venatura con pennello da venatura, in senso ascendente.
Per ottenere buoni risultati lo smalto dovrà essere possibilmente asciutto.
Si utilizza su mobili, pareti, telai di porte.
|
Decorazione architettonica: Insieme di elementi che rifiniscono o coronano un ordine architettinico o edificio. È costituito dall'architrave, il fregio e la cornice.
Si utilizza come elemento estetico,
si realizza in pietra o altro materiale. |
Decorazione con rullo di straccio: Tecnica decorativa combinata che consiste nell'applicare uno smalto ad olio sopra uno strato opaco asciutto; in seguito si realizza un
picchiettato con il pennello da picchiettare ed infine si esegue una passata con il rullo di straccio. Quest'ultimo processo consiste nel far rotolare uno straccio increspato, che non sia arrotolato, affinchè non scivoli sul supporto.
Si utilizza su pareti e mobili grandi.
|
Deflusso: Deformazione lenta o differita dovuta a un effetto di stanchezza
a causa di carichi prolungati.
|
Deformata: Linea che rappresenta la deformazione di un pezzo o elemento dopo essere stato sottoposto a un'azione o carico. |
Deformazione: Cambiamento o alterazione della forma iniziale di un pezzo o materiale, nonché delle sue caratteristiche e proprietà. |
Degrado strutturale: Stato rovinato di una costruzione quando l'edificio presenta un logoramento generalizzato dei suoi elementi strutturali o fondamentali. |
Delimitare: 1. Tracciare confini o stabilire limiti in un disegno, pianta o superficie.
Solitamente, sul terreno, si realizza mediante pietre miliari, pioli o pietre confinarie.
2. Limitare o segnalare un confine o un limite di terreno o di
proprietа attraverso dei cippi.
Si realizza nell'urbanizzazione per segnalare e marcare delle limitazioni.
Si effettua con blocchi o cippi di pietra o altro
materiale.
3. Segnalare o marcare i limiti e i bordi di un terreno o di un
apprezzamento.
Si realizza con blocchi, cippi o altri elementi di pietra o altro materiale.
|
Delineare: Operazione che consiste nel tracciare un piano in scala
seguendo un progetto o misure prese sul posto.
|
Demolire: Atterrare, distruggere o abbattere un edificio, un'opera o una parte di essa.
Si realizza manualmente, meccanicamente o con materiali come gli esplosivi.
|
Demolizione: Demolizione, distruzione o abbattimento di un edificio o di qualsiasi costruzione. L'operazione deve essere realizzata con
metodo e precisione.
Si realizza per demolire ed eliminare un fabbricato o parte di una costruzione.
Viene eseguita con diverse macchine o con esplosivi.
|
Demolizione a spinta: Demolizione di edifici, o parte di essi, quando la loro altezza è inferiore a quella che può raggiungere la macchina, in modo che questa possa manovrare sul suolo con sufficiente consistenza.
Si utilizza per edifici di scarsa altezza o per quelli in cui si combina l'abbattimento con lo sgombero meccanico.
|
Demolizione combinata: Demolizione portata a termine in parte elemento a elemento e in parte per collasso o pressione.
Si realizza per abbattere ed eliminare una edificazione o parte di un'opera.
|
Demolizione per collasso: Demolizione portata a termine mediante l'uso di esplosivi o urti di palle di grande massa.
Si realizza in abbattimenti di edifici isolati o di quelli a scarso rischio per gli edifici contigui.
|
Demolizione progressiva: Demolizione portata a termine elemento a elemento dal tetto fino alle fondamenta di edifici che non presentino sintomi di crollo.
Si realizza in abbattimenti di edifici contigui o divisori e in quelli nei quali si utilizzano i materiali di scarto. |
Densità: Rapporto tra la massa e il volume
di un corpo prendendo come riferimento la densità dell'acqua, che è 1.
|
Dente: Parte delle fondamenta di un muro di contenimento, situato sotto la parte anteriore della struttura e incastrato nel terreno.
Viene utilizzato per evitare lo scivolamento del muro di contenimento.
|
Dentello: Piccola modanatura rettangolare a forma di dente che sporge al di sotto di un piedritto o del gocciolatoio della cornice.
Si utilizza come elemento estetico e decorativo.
Si realizza di solito con pietra calcare e sbozzata.
|
Deposito: Ricettacolo o recipiente, di solito metallico, destinato a contenere liquidi, gas o materiali solidi.
Viene utilizzato per contenere svariati prodotti liquidi come acqua, carburante, gas, ecc.
|
Deposito di combustibile gassoso: Deposito di lamiera di ferro laminato, di sezione cilindrica con fondi ellissoidali, destinato a contenere combustibili gassosi. Può essere installato interrato o in superficie.
Viene principalmente impiegato per contenere i gas liquidi del petrolio (GPL), sia butano o propano.
|
Deposito di combustibile liquido: Deposito di lamiera di ferro laminato,
destinato a contenere liquidi, principalmente gasolio.
|
Derivazione: 1. Tuberia orizzontale di scarico delle acque residuali che mette in comunicazione gli apparati sanitari con il collettore principale di scarico.
Viene utilizzata per l'evacuazione delle acque residuali degli apparati sanitari.
I materiali più usati attualmente sono le plastice (PVC).
2. Biforcazione di un elemento da
un altro principale.
|
Deviazione dalla perpendicolare: Deviazione o taglio leggermente inclinato di un piano, rispetto alla
linea verticale o perpendicolare
di un muro o di un muro o di un altro elemento costruttivo.
|
Diagonale: Linea retta che in un poligono unisce due vertici non immediati o due vertici qualsiasi non situati nella stessa faccia in un poliedro. |
Diagonali incrociate: Coppia di controventi trasversali, solitamente di legno o materiale metallico e sezione tubolare, collocati in maniera incrociata e uniti al centro.
Si utilizza per stabilizzare un loggiato,
ponteggio o cornice strutturale contro forze laterali.
|
Dialogo sociale: Processo di scambio tra le parti sociali per promuovere la consultazione, il dialogo e la contrattazione collettiva.
Note:
- il dialogo sociale può essere bipartito (coinvolgere i rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro) o tripartito (interessare anche le autorità pubbliche e/o i rappresentanti della società civile, delle ONG, ecc.);
- il dialogo sociale può avvenire a diversi livelli (aziendale, settoriale/infrasettoriale e locale/regionale/nazionale/transnazionale);
- a livello internazionale, il dialogo sociale può essere bilaterale, trilaterale o multilaterale, a seconda del numero di paesi interessati. |
Diametro: Linea retta che unisce due punti di una
circonferenza e che passa dal centro di
quest'ultima.
|
Dichiarazione di conformità: Documento che certifica la qualità propria dei materiali di recente comparsa sul mercato, che non è coperto ancora da una normativa tecnica che li regoli, compensando la mancanza di esperienza in materiali, sistemi e procedure non tradizionali. |
Dichiarazione di Inizio Attività (DIA): Istituita dalla legge 241/1990, la dichiarazione di inizio attività conferisce al cittadino la facoltà di eseguire opere interne con la semplice comunicazione ai competenti uffici comunali. La Regione Lombardia, con la L.R. 22/1999 ha esteso tale facoltà a tutte le opere precedentemente soggette a concessione semplice, comprese le nuove costruzioni (la cosiddetta "super-DIA"). |
Difetto di costruzione: Deviazione dei lavori rispetto alle condizioni stipulate nel contratto o alle regole dell'arte dell'edilizia, riferita a difetti dei materiali o della esecuzione materiale. |
Difetto nascosto: Difetto di costruzione che non era apparente alla consegna del lavoro finito. |
Difetto rovinoso: implicano la possibilità di rovina totale o parziale dell'edificio. |
Diffusore: Schermo o pezzo in materiale traslucido che filtra il bagliore di una fonte luminosa.
Si utilizza per distribuire e diffondere la luce su una superficie più ampia. |
Dilatazione: Aumento della lunghezza, superficie o volume di un corpo
per azione del calore.
|
Dimensione dell' inerte: Luce della maglia del setaccio per il quale passa almeno il 90% dell'inerte grosso, con totale del campione che deve passare per
un altro setaccio con maglie di dimensioni doppie.
|
Dinamico: Tutto quello che produce o dà la sensazione di movimento. |
Dinamite: Esplosivo formato da nitroglicerina e un materiale poroso.
È poco sensibile all'umiditа ed è altamente esplosivo.
|
Dipingere: Ricoprire o colorare una superficie mediante qualsiasi tipo di pittura.
Si impiega come protezione e decorazione di elementi. |
Diploma di scuola secondaria: Esame previsto al termine del ciclo d’istruzione secondaria superiore per convalidare e certificare i risultati dell’apprendimento degli studenti tramite una procedura di accertamento. |
Direttore dei lavori: Persona od organizzazione ingaggiata da un proprietario per dare consigli sull'esecuzione di un progetto e sul coordinamento di tutte le fasi dell'opera. |
Direttore di cantiere: 1. Lavoratore di fiducia della ditta che, sotto gli ordini dei suoi superiori, esercita funzioni di comando nel cantiere. Deve possedere conoscenze sufficienti di tutti i lavori che si realizzano sul cantiere.
2. Professionista in possesso di titolo tecnico ufficiale che gestisce lavori di edificazione, principalmente controllando la corretta esecuzione delle unità e l'adempimento delle normative di sicurezza. |
Direttrice: Curva o piano sulla quale si sposta la generatrice per creare una superficie di rivoluzione. |
Disarmare: 1. Processo che consiste nel rimuovere o estrarre la cassaforma da un pezzo.
2. Smontare o togliere i pezzi che formano la struttura di un'armatura, una volta che ha fatto presa il cemento.
3. Togliere i puntelli che reggono le opere provvisionali di un edificio, opera o parte di essa. Si realizza quando non c'è più pericolo di crollo, deterioramento o caduta dell'elemento puntellato.
|
Disco: Disco circolare che girando produce il taglio o la abrasione di materiali.
Viene utilizzato accoppiato ad una macchina elettrica per
tagliare o incidere materiali.
|
Disco abrasivo per laterizio: Prodotto formato dalla miscela di grane di materiali come il diamante, corindone o silice, con una pasta a base di argilla, quarzo e feldspato, formata mediante colatura e pressatura e sottoposta a cottura.
Si impiega nella fabbricazione di dischi da taglio e prodotti per raschiare e lisciare.
|
Disegnatore: Assistente tecnico che effettua lo sviluppo grafico di tutti i tipi di progetti e lavori di studio
sotto la direzione di un laureato o diplomato in ingegneria o architettura.
|
Disegno: Idea originale, nonché la descrizione grafica, di un oggetto od opera. |
Disegno a mano libera: Disegno realizzato senza l'aiuto di strumenti di tracciato. |
Disegno lineare: Disegno realizzato con l'aiuto di strumenti come squadra, quartabuono, riga o mezzi informatici. |
Disgregato: Terreno o altro solido le cui particene o elementi si trovano disunite o separate. |
Disgregazione: Separazione degli elementi che compongono una massa o conglomerato. |
Disgrego: Comparsa, con il tempo, di uno strato più o meno abbondante di una polverina bianca sulla superficie di una pellicola di pittura che si trova esposta al sole.
Quest'effetto si produce per l'attacco dei raggi ultravioletti della luce solare sulla superficie della pittura che distruggono il legante e liberano i granelli di pigmento bianco o dei carichi. |
Disimpegno: Spazio interno di un'abitazione o corridoio corto dove confluiscono due o più stanze o locali indipendenti da esso. |
Dislivello: 1. Differenza di livello esistente fra gli orli esterno ed interno di una strada, via o altro tracciato, nei suoi tratti curvi.
2. Differenza di altezza fra due punti
o superfici. |
Disperdente: Prodotto chimico che viene aggiunto
in piccole dosi nel processo di fabbricazione per favorire la dispersione acquea, principalmente nelle pitture a base di polimeri
chimici, tipo acrilici, vinilici, ecc. |
Displuvio: 1. Puntone d'angolo o incontro di due spioventi che formano un angolo convesso o diedro sporgente.
Si utilizza per separare le acque verso gli spioventi adiacenti.
Si realizza solitamente con lo stesso materiale di copertura che può essere la tegola stessa o pezzi speciali.
2. Spigolo o angolo diedro formato dall'incontro di due spioventi o versanti della copertura.
Si utilizza per separare o raccogliere le acque degli spioventi adiacenti.
Si realizza solitamente con lo stesso
materiale di copertura che può essere la tegola stessa o pezzi speciali. |
Dispositivi di protezione collettiva: Mezzo di sicurezza che garantisce la protezione dell'insieme dei lavoratori e individui che intervengano in un'opera o si trovino nelle sue vicinanze. |
Dispositivi di protezione facciale e oculare: Dispositivo di protezione individuale, provvisto di un'armatura o schermo e una cinghia fissa o elastica che fissano un filtro, vetro o materiale plastico o resistente.
Sono finalizzati a proteggere gli occhi da diversi rischi in molteplici lavori. |
Dispositivi di protezione individuale: 1. Attrezzatura finalizzata a essere portata o sorretta dal lavoratore.
Si impiega come elemento di protezione da uno o vari rischi che possano minacciare la sicurezza o salute sul lavoro e che non si
sono potuti evitare o limitarsi sufficientemente con altri mezzi.
2. Elemento di sicurezza che garantisce la protezione di un lavoratore o individuo. |
Disposizione: Differenti posizioni con le quali si collocano le pietre o i mattoni di una costruzione, formando file sovrapposte.
Viene utilizzata per la formazione dei diversi tipi di muri.
Si realizza con pietra e mattoni. |
Disposizione a capriata: Armatura di copertura formata unicamente da correnti o paletti.
Si utilizza per formare uno spiovente di copertura.
Si realizza con listoni in legno o piccoli profilati metallici. |
Disposizione a squame: Qualsiasi tipo di superficie formata da tegole in laterizio, pezzi di ardesia, calcinacci o squame collocati in serie in modo ordinato
e parzialmente sovrapposti. |
Distanziatore: Assetta o pezzo metallico collocato solitamente sotto i tavoloni di un ponteggio.
Si utilizza per tenere staccato il ponteggio dal paramento di facciata o parete. |
Distanziatore di cassero: Elemento di legno collocato trasversalmente in senso orizzontale, che fa da sostegno ad assi e puntellature di fossati, pozzi o di altri elementi.
Viene utilizzata per evitare che le assi si aprano o si chiudano per la spinta del terreno o del calcestruzzo.
Si realizza con legno, in ceppi o segabile.
Normalmente si utilizza pino, abete
o eucalipto. |
Distanziatore per l'armatura C.A.: Elemento prefabbricato che viene utilizzato per mantenere separato dal telaio l'armatura di un elemento di cemento.
Si utilizza nei lavori di intelaiatura e armatura.
Si realizza con materiale plastico o metallico. |
Distanziatore per mattonelle: Ferramenta o elemento che si colloca negli angoli delle piastrelle o parte di un rivestimento o di una piastrellatura.
Viene utilizzato per separare le mattonelle fra loro, evitando il contatto fra due pietre o piastrelle vicine. |
Distanziometro: Strumento topografico basato attualmente su metodi elettronici e fisici, come la velocità di propagazione delle onde.
Si utilizza per misurare distanze. |
Distorsione: Deformazione angolare di un loggiato o cornice a causa di forze laterali. |
Diviso da un muro: Dotato di parete intermedia rispetto al luogo al quale si fa riferimento. |
Divisorio: Parete o tramezzo divisorio fra due spazi o stanze.
Viene utilizzato per la separazione degli spazi in un'opera o in un edificio.
Si può realizzare in mattoni, pietra, blocchi o elementi prefabbricati di legno, scagliola o cartongesso. |
Doccia: Apparato elevato che versa l'acqua a pressione, sotto forma di pioggia, attraverso una serie di fori situati nella parte finale di uscita dell'acqua, detta pigna.
Viene utilizzata per il lavaggio corporale e l'igiene personale in genere. |
Docente: Persona il cui ruolo è quello di trasmettere ai discenti conoscenze, esperienze o competenze in un istituto d’istruzione o di formazione.
Nota: un docente può svolgere vari compiti, come organizzare e svolgere programmi/corsi di formazione e trasmettere conoscenze, generiche o specifiche, teoriche o pratiche. Un docente di un istituto professionale può essere definito “formatore”. |
Docilità: Capacità o proprietà che presenta un materiale di essere messo in opera. |
Documentazione grafica: Insieme di piani, schemi o altro tipo di disegno che definisce le diverse caratteristiche e fasi di un lavoro. |
Dolomite: Pietra naturale composta di dolomite.
È simile alla roccia calcarea, anche se più dura. Inoltre è refrattaria.
Viene utilizzata nella costruzione di forni. |
Doppio bisello: Ribasso formato dall'unione di due Diselli inversi.
Si utilizza come elemento estetico e decorativo.
Si realizza su diversi materiali. |
Doratura: Tecnica speciale che consiste nell'applicazione di oro su superfici.
Si realizza disponendo foglie d'oro su gesso (dorato ad acqua) o su strato d'olio quasi secco (dorato ad olio).
Si utilizza per dare l'aspetto dell'oro
a un elemento. |
Doratura con foglia d' oro a 18 carati: Finissime lamine di oro a 18 carati incollate artigianalmente al supporto mediante tecniche di doratura ad acqua.
È caratterizzata da elevato costo, grande durata e bellezza con ritenzione della brillantezza.
Si impiega per realizzare lavori di doratura di alta qualità.
Richiede un'accuratissima preparazione del supporto.
|
Doratura con foglia d' oro falso: Finissime lamine di simil oro fabbricate con leghe di metalli di apparenza simile, incollate artigianalmente al supporto.
È caratterizzata dal costo moderato e dalla bellezza.
Si impiega per realizzare lavori di doratura di qualità normale o bassa.
|
Doratura con foglia d'oro: Finissime lamine di oro incollate artigianalmente al supporto mediante tecniche di doratura ad acqua e al mistione.
È caratterizzata dall'eccezionale bellezza e dall'elevato costo.
Si utilizza per la doratura di superfici come legno, gesso, ecc.
Esige un'accuratissima preparazione
del supporto. |
Doratura con foglia d'oro a 18 carati: Finissime lamine di oro a 18 carati incollate artigianalmente al supporto mediante tecniche di doratura ad acqua.
È caratterizzata da elevato costo, grande durata e bellezza con ritenzione della brillantezza.
Si impiega per realizzare lavori di doratura di alta qualità.
Richiede un'accuratissima preparazione del supporto. |
Doratura con folgia d'oro falso: Finissime lamine di simil oro fabbricate con leghe di metalli di apparenza simile, incollate artigianalmente al supporto.
È caratterizzata dal costo moderato e dalla bellezza.
Si impiega per realizzare lavori di doratura di qualità normale o bassa. |
Dormiente: Legnetto o asse collocato orizzontalmente, destinato a servire da appoggio ad altri,
siano questi puntelli o altri elementi.
Si utilizza per distribuire il carico che riceve dagli altri elementi, sia verticali che inclinati.
Si realizza con tavole di legno resinoso segato (pino, abete, ecc.). |
Dormitorio: Parte o stanza di un'abitazione o stabilimento pubblico destinato al riposo e al sonno. |
Dosaggio: Quantità o misura, in peso o volume, con cui devono essere mescolati i diversi materiali che compongono un conglomerato. |
Dosare: Calcolare e misurare le qualità in proporzione al peso o al volume con le quali devono essere mescolati i componenti di un conglomerato, sia questo cemento, malta o pittura.
Si effettua con un dosatore o un apparato simile. |
Draga: 1. Macchina a motore su cingoli, provvista di una pala formata da due valve che, azionate da un cavo o idraulicamente, possono aprirsi o chiudersi.
Viene utilizzata per scavare fossati e pozzi nei terreni.
2. Macchina a motore su catene provvista di un cucchiaio o secchio che si lancia fissato a cavi e che raccoglie terre per trascinamento.
Si utilizza per scavare al di sotto del livello di
appoggio della macchina. |
Drenaggio: 1. Insieme di elementi debitamente disposti per raccogliere e far defluire le acque sotterranee.
Viene utilizzato per far defluire le acque di uno scavo o di un terreno.
Si realizza attraverso fossati o tubi di
drenaggio (di calcestruzzo poroso, di
polietilene o PVC ondulato), con, a volte, l'aggiunta di strati di ghiaia.
2. Strato filtrante o conduttura la cui parte inferiore è massiccia e impermeabile e invece quella superiore presenta molteplici perforazioni o piccoli orifizi.
Si realizza per lo scolo delle acque di un'opera o terreno. |
Drenaggio di ghiaia: Drenaggio formato da uno o più strati di ghiaia.
Si utilizza per la raccolta e trasporto delle acque del sottosuolo e drenaggi di giardini.
Si realizza con ghiaia riempiendo lo scavo. |
Drenaggio misto: Drenaggio superficiale formato da strati di materiale filtrante e ghiaia, disposti sul terreno naturale e con il letto di appoggio inclinato verso alcuni drenaggi lineari.
Si utilizza in drenaggi di fondazione e solette e per l'acqua piovana in campi sportivi.
Si realizza con strati di ghiaia. |
E-learning: Apprendimento coadiuvato dalle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT).
Note: l’e-learning non si limita all’acquisizione delle competenze in materia di ICT (la cosiddetta "alfabetizzazione digitale"); può comprendere vari formati e metodologie ibride, come l’utilizzo di software, Internet, CD-ROM, il ricorso all’apprendimento in rete (on-line learning) o qualsiasi altro mezzo elettronico o interattivo; l’e-learning può essere uno strumento per l’istruzione e la formazione a distanza, ma anche un ausilio per le lezioni frontali |
Ente certificatore: Ente che rilascia le qualifiche (certificati, diplomi o titoli) che attestano formalmente i risultati dell’apprendimento (conoscenze, abilità e/o competenze) di una persona a seguito di una procedura di accertamento e convalida |
Enti Ufficiali Cartografici: Sono enti dello Stato, preposti alla produzione della cartografia e definiti dalla legge 02.02.1960 n. 68: Istituto Geografico Militare. Direzione Generale del Catasto ed i servizi tecnici erariali. Istituto Idrografico della Marina. Servizio Geologico d’Italia. Sezione fotocartografica dello Stato Maggiore dell’Aeronautica. Inoltre, anche le Regioni, dopo il 1970, diventano Enti Ufficiali con il compito di redigere cartografia. |
Erogatore d’istruzione o formazione: Ente o persona che fornisce servizi nel settore dell’istruzione o della formazione.
Nota: gli erogatori d’istruzione o formazione possono essere enti istituiti ad hoc o possono appartenere ad un’altra tipologia, come i datori di lavoro, che forniscono formazione nell’ambito della propria attività di lavoro. La categoria comprende inoltre soggetti indipendenti che offrono i propri servizi |
FAQ: Acronimo di "frequently asked questions" (domande poste frequentemente). Le FAQ sono documenti che rispondono alle domande più frequenti che vengono fatte dagli utenti sul funzionamento di un programma, un sito, su un particolare argomento. E' utilissimo leggerle poichè contengono le principali informazioni |
Finestra: Apertura dalle forme più svariate (architravata, polifora, serliana, a nastro) per illuminare e/o arieggiare un ambiente chiuso, praticata di solito in una parete perimetrale ma anche in un soffitto o in una volta. Il termine è utilizzato anche per indicare la lastra di vetro racchiusa in cornici (serramento) incernierate su telai di legno o metallo (infissi), che funge da sistema di chiusura. Davanzale, Imposta. |
Formatore: Chiunque svolga una o più attività legate alla formazione (teorica o pratica) presso un istituto d’istruzione/ formazione o sul luogo di lavoro. |
Formazione all'esterno dell'azienda: Formazione professionale intrapresa al di fuori del consueto ambiente di lavoro. Di norma rientra nell’ambito di un programma di formazione completo, in cui è associata alla formazione dispensata sul lavoro. |
Formazione aperta - open learning: Tipo di apprendimento che offre al discente un certo grado di flessibilità nella scelta dei moduli, dei tempi e dei luoghi di fruizione della formazione e/o del metodo di apprendimento. |
Formazione in alternanza: Modalità didattica finalizzata a conseguire ed arricchire obiettivi del percorso di istruzione o di formazione anche integrato di riferimento e si realizza attraverso esperienze in contesti lavorativi adeguati all’accoglienza e alla formazione. Si articola in moduli di formazione in aula,presso strutture formative e moduli di esperienza pratica in impresa
|
Formazione sul lavoro - formazione sul posto di lavoro: Formazione professionale impartita nel normale contesto di lavoro. Può costituire la totalità degli interventi formativi o essere associata a un addestramento fuori sede. |
Geodetica Base G: Base geodetica o topografica: è detto il lato su cui poggia la triangolazione geodetica o topografica di una regione. La base geodetica dovrebbe essere, in teoria, non una linea retta, ma un arco tracciato sulla superficie del geoide, e precisamente quello che congiunge i due primi vertici della triangolazione. La lunghezza della base geodetica risulta da una misura diretta. |
Gioco di ruolo: E' un particolare tipo di esercitazione che richiede ad alcuni partecipanti di svolgere, per un tempo limitato, il ruolo di attore, di rappresentare cioè alcuni ruoli (per lo più lavorativi), in interazione tra loro, mentre altri partecipanti fungono da osservatori dei contenuti e dei processi che la rappresentazione manifesta |
GIS (Geographical Information System): Un insieme complesso di componenti hardware, software, umane ed intellettive per acquisire, calcolare, analizzare, immagazzinare e restituire in forma grafica ed alfanumerica dati riferiti ad un territorio. |
Gruppo: Termine usato per indicare diversi individui concepiti insieme nello stesso spazio vitale.
Il gruppo non è la singola somma degli individui che lo compongono. Un gruppo condivide norme, premesse, valori, cultura, linguaggi, vicinanza fisica, affinità sociali ecc... |
Imparare usando - learning by using: Apprendimento che si acquisisce attraverso l’utilizzo ripetuto di strumenti o strutture, con o senza precedenti istruzioni. |
Impatto Ambientale: Insieme di effetti sull'ambiente delle modifiche indotte da trasformazioni d'uso: residenziali, produttive ecc. Assume connotati sia fisici che socioeconomici, che possono essere giudicati con la procedura tecnica-decisionale della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). |
Inchiostro di china: Liquido o inchiostro di diversi colori, difficile da cancellare, che si utilizza per scrivere, disegnare o delineare, mediante un pennino o un altro strumento approppriato. |
Includine: Includine con gli estremi opposti finiti a punta.
Si impiega come piano di lavoro per realizzare articoli per serrature e lavorare il metallo.
|
Inclusione: Nodulo bianco che compare nei mattoni, causato dalla cottura di impurità calcaree mescolate con l'argilla durante la selezione e impasto, che si transformano in calce viva.
Osservazioni:
A contatto con l'acqua provoca dei piccoli crateri sulla superfice.
|
Inclusione sociale: L’integrazione dei singoli individui (o di gruppi) nella società come cittadini o come membri di reti sociali pubbliche.
L’inclusione sociale è strettamente legata all’integrazione economica o professionale. |
Incollare: Unire due pezzi di legno o altri elementi mediante colla. / 2. Coprire con colla un paramento o una superficie.
Si realizza con colla stesa con pennelli, spazzole o spatole.
|
Incorniciatura: Insieme di diversi elementi che delimitano un vano di facciata a contatto con i profili della finestra, porta o parete.
Solitamente svolge una funzione decorativa assicurando la tenuta del muro o manufatto di facciata in determinati casi.
Si realizza con pietra naturale o artificiale e pezzi in laterizio.
|
Incrostazione: Strato o corteccia calcarea che si forma e aderisce a una conduttura o contenitore quando si deposita il carbonato di calcio disciolto in alcuni tipi di acqua. |
Incudine: Pezzo di ferro acciaiato a forma di prisma che può finire a punta ad una o entrambe le estremità.
Si utilizza come piano per lavorare i metalli con il martello.
|
Incuneare: Mettere un cuneo o bietta.
Si effettua per livellare, regolare, fissare o sollevare un pezzo o elemento.
Si realizza cunei di legno o altri materiali.
|
Indice di riproduzione di colore : Misura della capacità di una lampada di riprodurre il colore con precisione rispetto a una fonte luminosa di riferimento di colore simile. |
Indurimento: Processo che ha luogo nelle malte e nei calcestruzzi secondo cui la masa, quando si asciuga, attiva un processo di indurimento irreversibile.
Osservazioni:
Il fenomeno può essere definito PRESA.
|
Inerte: Insieme di materiali pietrosi frammentati in perticelle di differente granulometria.
A seconda del formato dei grani, riceve nomi diversi.
Viene utilizzato principalmente per preparare malte e calcestruzzi.
|
Inerte artificiale: Inerte ottenuto attraverso processi industriali.
Viene utilizzato per preparare calcestruzzi, per la formazione di fondi, drenaggi e per altre applicazioni.
|
Inerte frantumato: Inerte ottenuto dalla triturazione e frantumazione di rocce.
Viene utilizzato per preparare malte, calcestruzzi e per la formazione di fondi.
|
Inerte leggero: Inerte naturale o artificiale di basso peso specifico.
Possiede proprietà isolanti.
Viene utilizzato per preparare calcestruzzi leggeri.
|
Inerte naturale: Inerte proveniente da cava di ghiaia che per il suo uso subisce unicamente un processo di lavaggio e classificazione.
Si utilizza per la preparazione di malte e calcestruzzi.
|
Infeltrito: Materiale o elemento meno spugnoso di quanto richiesto per l'uso. |
Inferriata: Serramento formato da un insieme di sbarre,di diverse forme e sezioni.
Viene utilizzata come elemento diprotezione di porte, finestre o serramenti.
Si realizza con ferro o legno.
|
Infiltrazione: Azione mediante la quale un liquido o gaz penetra attraverso un elemento o corpo solido. |
Infortunio sul lavoro: Malattia, patologia o lesione subita a causa del lavoro. |
Infrazione urbanistica: Azione od omissione che viola le prescrizioni contenute nella legislazione e progettazione urbanistica. |
Ingegnere: Professionista in possesso di titolo tecnico superiore di laurea nelle diverse specialità in grado di intervenire nel progetto e costruzione di lavori di ingegneria. |
Ingegnere tecnico: Professionista in possesso di titolo tecnico ufficiale di diploma in diverse specialità abilitato ad intervenire nella direzione di lavori di ingegneria:
È l'equivalente del geometra.
|
Ingegneria civile: Insieme di lavori e conoscenze applicati alla tecnica e costruzione di lavori pubblici. |
Inghiaiare: 1. Versare e stendere ghiaia su un pavimento, suolo o terreno.
Si realizza per molteplici lavori.
2. Stendere o formare uno strato di ghiaia su di un suolo o terreno.
Si realizza per preparare il sottofondo di un pavimento.
|
Inghiaiatura: Pavimentazione lineare, formata da una miscela di sabbia e ghiaia, limitata da un bordo contenitore e livellatore, e steso su un terreno previamente consolidato e compattato.
Di solito si utilizza nei parchi e giardini.
Si realizza con ghiaia e sabbia di fiume o di pestatuta, di diverse misure. |
Ingiallimento: Cambiamento del colore iniziale di una pittura verso sfumature più giallastre, normalmente per effetto dell´ossidazione o irrancidimento degli oli che fanno parte della resina o legante.
Quest´effetto e molto tipico delle antiche pitture bianche ad olio.
Gli smalti acrilici sono caratterizzati dalla ressitenta a questo cambiamento.
|
Innesco esplosivo: Carica esplosiva realizzata in genere a base di fulminato di mercurio.
Può essere normale oppure elettrico.
Si impiega per produrre la detonazione dei diversi esplosivi.
|
Insabbiare: Coprire di sabbia una superficie.
Si realizza nella formazione di piani di strade, giardini o camminamenti di accesso.
Si effetua stendendo la sabbia con pala o altro macchinario.
|
Insieme di giunti: Insieme di giuti presenti un una muratura. / 2
Operazione per realizzare i cosidetti giunti.
Vengono utilizzati per unire diversi parti allineate tra loro.
I giunti si costruiscono con malta di cemento o gesso; per la realizzazione si utilizza un pulisci-giunto.
|
Installazioni igienico sanitarie: Insieme di insrallazioni complementari e annesse a un´opera finalizzate prestare diversi servizi sanitari e igienici al lavoratore. |
Intagliare: Scolpire o incidere la pietra, il legno, il vetro o un altro materiale.
Si usa per dare una finitura estetica e decorativa a un materiale.
Si utilizza con uno scalpello o altra ferramenta adeguata.
|
Intaglio: Modinatura, taglio o fenditura realizzata in un muro o qualsiasi altro elemento, a sezione relativamente piccola.
Si utilizza con fini decorativi, strutturali o costruttivi.
Si realizza su diversi materiali.
|
Intarsio: Decorazione che si realizza incastrando pezzi di legno o altro materiale su un pezzo solitamente in legno. |
Intavolare: Coprire, circondare o assicurare con tavole di legno qualsiasi elemento costruttivo o superficie.
Si realizza per costruuire un tavolato o listellato.
|
Intelaiare: Armare o montare gli elementi strutturali adatti per formare gli stampi nel cui interno sarà usato il calcestruzzo.
Si realizza per costruire strutture ed elementi di cemento armato.
Si effettua con legno o lamiera di acciaio, unite con diversi materiali e utensili.
|
Intelaiatura: Struttura resistente formata dall´unione di pezzi collegati e fissati tra loro, formando l´armatura di un edificio.
Si utilizza come elemento strutturale e resistente.
Si realizza in legno, acciaio o cemento armato.
|
Intensità luminosa: Rapporto esistente tra il flusso emesso da una fonte luminosa e l´angolo solido su cui si emette. La sua unità è la candela. |
Intensità sonora: Energia che attraversa, nell´unità di tempo, l´unità di superficiie per perpendicolare alla direzione di propagazione delle onde.
L´unità di misura è il watt per metro quadrato (W/m2).
|
Interruttore: Meccanismo di controllo che si intercala nel circuito elettrico per lasciare la somministrazione di corrente aperta o chiusa attraverso un pulsante basculante.
Viene utilizzato in qualsiasi tipo di installazione elettrica.
|
Interruttore automatico differenziale: Meccanismo o dispositivo di protezione capace di individuare fughe di corrente elettrica e di scollegarne la fornitura.
Costituisce parte del sistema di protezione delle persone contro i contatti indiretti.
|
Interruttore automatico magnetotermico: Meccanismo di comando e protezione riarmabile di una installazione elettrica.
Viene utilizzato per la connessione e la sconnessione di una determinata linea di somministrazione elettrica, così come di protezione contro sovraccarichi o cortocircuiti.
|
Intestare: Arte di creare a realizzare un testo scritto, utilizzando un disegno o tipo di carattere difacile lettura, che allo stesso tempo apporta una soddisfacente soluzione estetica. |
Intestazione di disegno: Tecnica che consiste nella realizzazione di testi con lettere, numeri e cifre di diverse demensioni e tipo, con l´aiuto o mero di mascherine e assicurando un corretto allineamento, livellamento e separazione tra i caratteri. |
Intonacare: 1. Dare o applicare uno a vari strati di malta sopra un paramento.
Si utilizza per rivestire un paramento.
Si realizza conmalta di cemento, gesso o masto applicato con una ferramenta adeguata.
2. Processo di posa dell´intonaco.
Si realizza nell´arte muraria per dare forma allo strato di finitura in un rivestimento continuo di gesso.
Si realizza con malta di gesso, posata con il pialletto.
|
Intonacare a riga: Rivestire una parete o soffitto con uno strato sottile per l´ingessatura successiva.
Si utilizza per rivestire un paramento che sarà ingessato o finito un altro materiale.
Si realizza con malta di gesso e un pialletto o regolo.
|
Intonacare a tencui: Processo di posa dell´intonaco.
Si realizza nell´arte muraria per dare forma allo strato di finitura in un rivestimento continuo di gesso.
Si realizza con malta di gesso, posata con il pialletto.
|
Intonacare per affresco: Tecnica che consiste nel coprire la parete che bisogna affrescare con due strati di malta di calce e sabbia grossa.
Si realizza per preparare i paramenti che saranno affrescati.
Si effettua con malta di calce e sabbia grossa applicata con pialleto.
|
Intonacato: Tecnica basata sull´applicazione di prodotti consistenti in strato spesso e con procedure che permettono di ottenere finiture con una certa testura.
Si impiega in paramenti verticali e orizzontali sia interni che esterni.
Si realizza con pitture ad acqua: tempera e plastica. Può essere di diversi tipi:
punteggiato o gotelè, a goccia, graffiato, graffiato incrociato e tirolese.
|
Intonacatrice: 1. Macchina composta da un compressore d´aria e una tuberia dove circola l´impasto di malta o cemento che viene spruzzato fuori a pressione.
Viene utilizzata per rivestire superfici irregolari.
2. Macchina che realizza meccanicamente lavori d´intonacatura, dettando il materile.
Si utilizza per realizzare rivestimenti continui.
|
Intonacatura incisa: Intonacatura lavata con pennello e acqua per lasciare in vista il materiale inerte. Una volta indurita la superficie, si possono fare delle incisioni con uno scalpello o con una martellina.
Viene usata per dare una finitura rugosa e granulare al paramento.
Si ottiene con malta di cemento e sabbia.
|
Intonacatura liscia: Intonacatura o terminazione di una copertura ottenuta mediante l’uso di un pialletto o di un altro strumentoadeguato, e che lascia il paramento totalmente liscio.
Si realizza per dare una configurazione liscia al paramento.
|
Intonacatura pietrosa: Intonacatura che si realizza con una malta composta da pietra triturata e cemento bianco.
Si utilizza per dare un aspetto petreo al paramento.
|
Intonacatura reschiata: Intonacatura sulla quale viene raschiata la superficie tramite un raschietto metallico o un coltello, prima che la malta faccia presa, allo scopo di conferire all’intonaco una finitura particolare.
Viene utilizzata per dare una configurazione rugosa e scanalata al paramento.
|
Intonachino a spruzzo: Intonacatura a base di sabbia grossa o residui di vagliatura, mescolati con cemento e acqua. Il materiale viene spruzzato violentemente sulla rinzaffatura fresca.
Viene usata per dare una finitura rugosa al paramento.
|
Intonachino colorato: Rivestimento continuo composto da uno strato di malta di cetra qualità che si stende sopra l´intonaco di calce.
Si impiega per ottenere diverse finiture sulle paretia seconda del processo di lavorazione.
Si effettua con malta di cemento, di calce o di resine sintetiche.
|
Intonaco: Rivestimento continuo, che si applica direttamente sulla superficie della muratura, e serve come base per un ulteriore intonachino colorato, ingessatura, pittura o levigatura.
Si realizza nel rivestimento di soffitti e pareti, sia interne che esterne.
Si effettua con malta di cemento, calce o misto.
|
Intonaco a spruzzo: Intonacatura a base di sabbia grossa o residui di vagliatura, mescolati con cemento a acqua. Il materiale viene spruzzato violentemente sulla rinzaffatura fresca.
Viene usata per dare una finitura rugosa al paramento.
|
Intonaco con guide: Intonacatura grezza nella quale vengono previamente fatte delle striscie verticali di riferimento per ottenere un paramento piano e di spessore omogeneo.
Viene realizzata sulle facciate e sulle pareti interne quando la rinzaffatura deve rimane a vista o quando la messa in piano dell´intonaco si può ottenere con il rivestimento di finitura.
Viene fatta con malta di cemento, calce o misture.
|
Intonaco di precisione: Trattamento di tutta la superficie del supporto che consiste in una sola passata superficiale, quasi transparente, di mastici, paste di gesso migliorate, ecc., e che permette di intravedere il supporto; per quasto si utilizzano spatole e pialleti. |
Intonaco grezzo: Trattamento di tutta la superficie del supporto che consiste in uno strato continuo applicato con una sola passata e con scarso potere coprente. Lo strato è costituito da mastici, paste di gesso migliorate, ecc..., che si stendono utilizzando spatole e pialletti. |
Intonaco lisciato: Trattamento di tutta la superficie del supporto che consiste di due strati di mastici, paste di gesso migliorate, ecc. con finitura a passate successive; con quasto metodo si ottiene una copertura completa.
Si utilizza per rifiniture lisce di qualità.
|
Intonaco plastico: Pasta plastica con carichi fini, pigmenti e una certa proporzione di carichi minerali grossi (0,1-2 mm), che risaltano nello strato secco.
Presenta le caratteristiche proprie delle potture plastiche migliorandone il potere coprente, la resistenza all´usura e alle intemperie.
Si utilizza in interni ed esterni a seconda dell´agglutinante impiegato e del dosaggio. Viene applicato con pistola
|
Intonaco senza guide: Rinzaffatura stesa senza strisce di riferimento.
Viene realizzata sulle facciate e sulle pareti interne quando la rinzaffatura rimane nascosta o quando la messa in piano dell´intonaco si può ottenere con il rivestimento di finitura.
Viene fatta con malta di cemento, calce o misture.
|
Intradosso: 1. Piano o superficie inferiore di un elemento architettinico, sia questro un cornicione, una grondaia, un architrave o un arco.
2. Parte o superficie inferiore di un arco, volta o cupola. |
Intumescente: Pittura che oltre a non ardere ne propagare le fiamme, isola termicamente il supporto mediante la formazione di una crosta spugnatura di protezione che ritarda l’azione del fuoco.
Si realizza a base di resine in soluzione o dispersione acquosa e additivi speciali che conferiscono le caratteristiche intumescenti.
|
Inumidire: 1. Innaffiare o spruzzare con acqua o altro liquido un materiale o elemento.
Si utilizza per umettare superfici o materiali.
Si realizza mediante una spazzola o a mano.
2. Inumidire o bagnare con acqua un materiale o parte di un´opera o edificio.
Si utilizza per ottenere una migliore presa fra i materiali o migliorare l´indurimento del calcestruzzo evitando la sua disseccazione.
|
Invecchiamento: Tecnica per imitare l´effetto del tempo l´usura su una finitura appena pitturata. |
Iperbola: Curva simmetrica rispetto a due assi perpendicolari fra essi, con due fuochi, composta da due parti aperte dirette in senso opposto.
Si ottiene dall´intersezione di una superficie conica con un piano che taglia tutte le sue generatrici, alcune sul lato del vertire e altre nel loro prolungamento sul lato opposto.
|
Ipotrachelio: Qualsiasi modanatura o filetto situato il capitello e il fusto di una colonna.
Si utilizza come elemento estetico e decorativo.
Di solito si realizza con pietra. |
Irrigidire (rinforzare): Assicurare, rinforzare e fissare un elemento di una struttura legandolo ad un altro o altri affinchè insieme presentino una maggior stabilità ai carichi.
Si utilizza in tutti i tipi di elementi strutturali.
Per strutture metalliche, si utilizzano irrigiditori in lamiera di acciaio.
|
Irrigiditore: Elemento collocato a modo di nervatura in qualsiasi elemento.
Viene utilizzato per aumentare o dare maggiore rigidezza alla structtura.
Si realizza in legno, lamiera di acciaio o altro materiale.
|
Isolamento: Insieme di materiali impiegati per isolare o proteggere, così come la tehnica o l´insieme di lavori destinati alla sua corretta collocazione. |
Isolamento acustico: È un elemento costruttivo, èla differenza fra il livellodi indensità acustica trasmesso.
L´unità di misura è il decibel (dB).
L´espressione globale dell´isolamento acustico normalizzato misurato in laboratorio si esprime in dBA.
|
Isolamento di ponte termico : Soluzione tecnica che evita la formazione di condensazioni dovute a un ponte termico localizzato in un elemento costruttivo. |
Isolante: Prodotto liquido di diversa natura.
È transparente o di colore bianco e presenta buona penetrazione su supporti porosi.
Si impiega su superfici assorbenti, all´interno e all´esterno per la preparazione previa alla pittura, facilitando l´applicazione degli strati di pittura di finitura.
Può essere di diversi tipi: acrilico, olio ecc...
|
Isolante tubolare: Materiale a forma di cilindro vuoto, di fibra di vetro, lana di roccia o altro materiale isolante, con apertura longitudinale per facilitare la sua installazione.
Può essere ricoperto di alluminio.
Viene impiegato come isolante termico e acustico di tubi.
|
Isolato: Spazio urbano edificato o finalizzato all´edificazione circondato da strade o vie pubbliche |
Ispezione: Vigilanza e valutazione che sistabilisce durante la realizzazione di un´opera o processo di lavorazione di un materiale per verificare che venga realizzato conformemente alle condizioni di disegno e le normative vigenti. |
Isteresi: Accumulo di deformazioni rimanenti dovute a un effetto di fatica causato da cicli ripetuti di carico e scarico. |
Istruzione degli adulti: Istruzione a carattere generico o professionale destinata agli adulti che hanno già seguito un ciclo iniziale d’istruzione o di formazione, per motivi professionali e/o personali, il cui scopo è:
- fornire agli adulti opportunità educative generiche su argomenti verso i quali manifestano particolare interesse (per esempio, in seno alle università aperte);
- fornire una formazione compensativa in relazione a competenze di base che non sono state acquisite in precedenza durante il ciclo d’istruzione o formazione iniziale (competenze alfabetiche e matematiche elementari) e quindi permettere l’accesso a qualifiche non conseguite per vari motivi, nell’ambito del sistema d’istruzione e formazione iniziale;
- acquisire, migliorare o aggiornare le conoscenze, le abilità o le competenze in un determinato settore: in tal caso si parla d’istruzione e formazione continua.
Nota: il concetto di «formazione degli adulti» è simile, ma non è sinonimo di "istruzione e formazione continua" |
Istruzione dell’obbligo: Il livello e la durata minimi stabiliti dalla legge per la scuola dell’obbligo. |
Istruzione e formazione a distanza: Istruzione e formazione erogate a distanza attraverso i mezzi di comunicazione: libri, radio, televisione, telefono, per corrispondenza, via computer o video. |
Istruzione e formazione continua: Istruzione o formazione successiva al ciclo d’istruzione e formazione iniziale (o all’ingresso nel mondo del lavoro) il cui scopo è aiutare le persone a:
- migliorare o aggiornare le proprie conoscenze e/o competenze;
- acquisire nuove competenze per l’avanzamento professionale o la riqualificazione;
- proseguire il proprio sviluppo personale o professionale.
Nota: l’istruzione e formazione continua rientra nell’ambito dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e può comprendere qualsiasi tipo d’istruzione (generica, specialistica o professionale, formale o non formale, ecc.) E’ di fondamentale importanza per l’occupabilità delle persone |
Istruzione e formazione iniziale: Istruzione e formazione di carattere generico o professionale erogata nell’ambito del sistema d’istruzione di base, di norma prima dell’ingresso nel mondo del lavoro.
Note:
- alcuni programmi di formazione intrapresi dopo l’inizio dell’attività lavorativa possono essere considerati formazione iniziale (per esempio, la riqualificazione);
- l’istruzione e formazione iniziale può interessare qualsiasi livello dell’iter scolastico generico o professionale (formazione di tipo scolastico a tempo pieno o formazione in alternanza) o dell’apprendistato. |
Istruzione e formazione professionale (IFP): Istruzione e formazione che mira a trasmettere alle persone le conoscenze, il know-how, le abilità e/o le competenze necessari per svolgere determinate professioni o, più in generale, soddisfare le richieste sul mercato del lavoro. |
Istruzione post-obbligatoria: Istruzione seguita dopo il ciclo di istruzione dell’obbligo, il cui livello e la cui durata minimi sono prescritti per legge. |
Iter scolastico o formativo: Insieme di programmi d’istruzione o formazione tra loro collegati, forniti da scuole, strutture di formazione, istituti d’istruzione superiore o erogatori d’istruzione e formazione professionale, che agevola la progressione dei discenti all’interno di un settore di attività oppure tra un settore e l’altro. |
Klinker: Materiale ceramico parzialmente gresificato, vitrificato o meno. Si forma partendo da argille, fondenti energetici e forgiati mediante estrusione o pressione.
Può avere tonalità diverse per l’aggiunta di ossidi alla pasta.
Si impiega in rivestimenti e pavimentazioni.
|
Know-how: Insieme di conoscenze ed esperienze tecniche. |
Lacca: Prodotto liquido risultante dalla miscela di un legante, un dissolvente, pigmento e carichi.
E caratterizzata dall’alta qualità delle finiture.
Una volta applicata, lascia sul supporto uno strato estremamente terso.
Si utilizza nell’industria del mobile e quando si richiedano finiture di alta qualità. Può essere di poliuretano, sintetica e nitrocellulosica.
|
Lacca di Poliuretano: Lacca ad un componente, che indurisce a causa dell’umidità ambientale, oppure ad due componenti, formata da una resina di poliestere o acrilica, pigmenti e un induritore a base di piliisocianati che si mescola al momento dell’uso.
Oltre alle solite caratteristiche delle pitture di poliuretano, presenta strati molto tersi, con qualsiasi tipo di brillantezza, grande resistenza ai graffi e all’usura.
Si utilizza su qualsiasi superficie.
|
Lacca Nitrocellulosica: Lacca formata da nitrocellulosa plastificata, transparente o pigmentata, con resina maleica o meno, a seconda della brillantezza, e un dissolvente speciale di grande forza (ad esempio, acetone).
E caratterizzata da durezza, resistenza all’abrasione, alle intemperie con perdita di brillantezza, asciugatura rapida, finiture lisce e perfette e fragilità a causa della scarsa flessibilità.
Si utilizza come lacca transparente su legni.
|
Lacca riempitiva: Prodotto specifico o lacca nitrocellulosica transparente ed incolore.
E caratterizzata dalla facile applicabilità e carteggiabilità.
Si impiega per uniformare la porosità e assorbimento in lavori di verniciatura del legno.
|
Lacca sintetica: Lacca ad un componente, che indurisce a causa dell’umidità ambientale, oppure ad due componenti, formata da una resina di poliestere o acrilica, pigmenti e un induritore a base di poliisocianati che si mescola al momento dell’uso.
Oltre alle solite caratteristiche delle pitture di poliuretano, presenta strati molto tersi, con qualsiasi tipo di brillantezza, grande resistenza ai graffi e all’usura.
Si utilizza su qualsiasi superficie.
|
Laccato: Tecnica che, mediante un’esaustiva preparazione della superficie e l’utilizzazione di prodotti specifici (lacche) applicate generalmente a pistola, ottiene pellicole estremamente terse con finiture molto perfette.
Si impiega nell’industria dell’automobile e dei mobili, paramenti interni, falegnameria e ferramenta.
Può realizzarsi con lacca di nitrocellulosa e smalto.
|
Lama di lega leggera: Lamiera di lega d’alluminio, liscia o modellata, di 0,5mm di spessore minimo.
Si utilizza nel rivestimento di coperture inclinate, constituite da intavolati, solai o da intelaiatura resistente.
|
Lama pialletto: Lama di acciaio speciale, larga e affilata.
Si utilizza per tagliare e raschiare materiali.
|
Lamiera galvanizzata: Lamiera sottile di ferro galvanizzato, liscia, conformata o in pannelli di 0,6mm di spessore minimo.
Viene utilizzata per rivestire coperture inclinate di intelaiature metalliche o di calcestruzzo.
|
Lamiera grecata: Lamiera in acciaio la cui sezione è constituita da onde di profilo trapezoidale, con bordi arrotondati. Si ottiene dalla piegatura di una lamiera liscia.
Si impiega nella construzione di solai e come materiale di copertura e rivestimento di facciate.
|
Lamiera nervata: Lamiera di ferro provvista di ondulazioni o squadrature uguali e parallele in tutta la sua lunghezza, formate dalla piegatura di una lamiera liscia.
Viene utilizzata nella construzione di solai e come materiale di copertura.
|
Lamiera ondulata: Lamiera in acciaio la cui sezione è constituita da onde di profilo curvilineo. Si ottiene tramite la piegatura di una lamiera liscia.
Si utilizza nella construzione di solai e come materiale di copertura.
|
Lamiera perforata: Lamiera di acciaio liscia provvista di fori distribuiti in forma decorativa.
Si utilizza come rivestimento, gelosia e nella carpenteria.
|
Lamiera preverniciata: 1. Lamiera sottile di ferro galvanizzato, liscia, conformata o in pannelli, con cappa di finitura a base di pitture oppure ricoperta di resine o materiale plastico in almeno una della sue facce.
Viene utilizzata per rivestire coperture inclinate di intelaiature metalliche o di cemento.
2. Lamiera di acciaio liscia o rugosa sottoposta a trattamenti anticorrosivi, verniciata per immersione e seccata in forno.
Viene utilizzata nei rivestimenti delle facciate.
|
Lamiera striata: Lamiera di ferro provvista su una delle sue facce di striature o sporgenze formanti diversi disegni.
Viene utilizzata per pavimenti e gradini per le sue caratteristiche antiscivolo.
|
Lamiera zincata: Lamiera di ferro liscia o piegata con differenti profili e sottoposta ad un trattamento protettivo allo zinco mediante galvanizzazione.
Viene utilizzata come materiale di copertura ed in carpenteria metallica.
|
Lastra di granito: Pezzo rigido di granito avente uno spessore minimo di 30 mm e una finitura liscia, impomiciata, lavorata con martello dentato o a taglio a sega.
È dura e resistente all’usura.
Si impiega in pavimentazioni, solitamente esterne.
|
Lastra di lamiera sagomata: Lastra di acciaio fabbricata mediante stampaggio progressivo a freddo con rulli di forme diverse, partendo da strisce di lamiera laminata a freddo. Può essere ricoperta o meno.
Si impiega come piastra di copertura, di facciata e nella costruzione di solai.
|
Lastra di legno: Lamina di legno di scarso spessore e di grande superficie.
Si utilizza nei revestimenti e nella costruzione di tavolati.
|
Lastra di linoneum: Lamina in rotolo di lunghezza e larghezza variabili e spessore ridotto. È formata da olio di lino, farina di sughero e segatura di legno su un supporto di iuta.
È flessibile, impermeabile ed è un buon isolante termico e acustico.
Si impiega in rivestimenti interni.
|
Lastra di marmo: Lastra lavorata con marmo, tramite taglio di sega e lucidatura successiva. Possiede uno spessore minimo di 20 mm. Per l’ancoraggio con stecche e di 30 mm per l’ancoraggio occulto.
Presenta una gamma di colori molto variabile, disponendo pure di grandi macchie e venature.
Viene utilizzata nei rivestimento sontuosi e di qualità, sia per interni che per esterni.
|
Lastra di pietra: Pezzo di pietra naturale, solidamente calcare o granito, che presenta la faccia superiore piatta, lavorata, e l’inferiore sgrossata allo stato naturale.
È dura e resistente all’usura.
Si impiega in pavimentazioni esterne.
|
Lastra di pietra calcarea: Elemento rigido di pietra calcarea di spessore minimo di 30 mm. Presenta una finitura della superficie lucida, impomiciata, a taglio di sega o di altro tipo.
È dura e resistente all’usura.
Viene utilizzata nelle pavimentazioni, generalmente esterne.
|
Lastra di quarzite: Pezzo rigido di quarzite con uno spessore minimo di 30 mm e una finitura liscia della superficie, impomiciato o seghettato.
È dura e resistente all’usura.
Si impiega per pavimentizioni, solimente esterne.
|
Lastra di scagliola: Pezzo rettangolare o quadrato di scagliola rinforzata con fibra di vetro o nailon, con gli spigoli disposti in modo da appoggiarsi su una struttura ausiliaria o su incastri a maschio e femmina.
È un matriale fragile.
Si impiega nella costruzioine di controsoffitti e tramezzi.
|
Lastra di sicurezza: Lastra lucida sottoposta ad un processo di temperamento.
In caso di rottura si frantuma in piccoli pezzi non taglienti.
Si utilizza nell’installazione dei vetri e nelle porte di cristallo.
|
Lastra di sughero: Pannello rettangolare o quadrato di sughero agglomerato.
È un buon assorbente acustico e termico.
Si impiega nella costruzione di controsoffitti e nel rivestimento di paramenti.
|
Lastra focale:
Perete o paramento posteriore del focolare di un camino.
Si realizza con lastre di pietra o mattoni refrattari.
|
Lastra incolore: Lastra transparente, con le due facce perfettamente parallele per evitare la deformazione delle immagini. Si ottiene per lucidatura termica.
Viene utilizzata nel montaggio di vetri e cristalli.
|
Lastra metallica fono-assorbente: Pezzo rettangolare o quadrato di alluminio anodizzato o lamiera di acciaio zincato, con forature uniformi su tutta la superficie e provvisto di materiale fono-assorbente sul lato superiore.
Si impiega nella costruzione di controsoffitti.
|
Lastra mobile: Fondamenta gallaggiante che consiste in una lastra di grande superficie e poco spessore, che lavora come una struttura inventita, dove il carico è la spinta del terreno.
Viene utilizzata nelle edificazioni in cui il terreno solido è inaccessibile o ad alto rischio sismico.
Si realizza con calcestruzzo armato.
|
Lastra nervata: Lastra di solaio, di scarso spessore e provvista di nervature o travi rafforzanti.
Si utilizza generalmente in edifici industriali.
Si realizza con cemento armato. Si può utilizzare lamiera metallica nervata, semiresistente o autoportante come casseratura a perdere o a rendere.
|
Lastra per controsoffitto: Lastra in gesso con il dritto rivestito da una lamina vinilica.
Si impiega nella costruzione dicontrosoffitti.
|
Lastra rigida di acciaio inossidabile: Rivestimento leggero di pareti costruito con lastre rigide di acciaio inossidabile su superfici piatte e lisce.
Si utilizza come copertura di superfici permettendo l’attrito, punzonamento e pulizia frequente mantenendo le condizioni caratterische dell’acciaio inossidabile.
Si realizza con lastre rigide di acciaio inossidabile.
|
Lastricato: Pavimento discontinuo formato da lastre che si collocano a file parallele e giunture alternate, e sistemate su uno strato di malta di cemento, calcestruzzo o sabbia.
Di solito si usa nei passaggi pedonali e nei parchi.
Viene realizzato con lastre di pietra, pietra artificiale o con stampi di cemento.
|
Laterizio: Prodotto formato della miscela di argille e altri componenti sottoposti a processo di cottura.
Si impiega sotto forma di piastrelle, gres, mattoni e molteplici materiali dell’edilizia.
|
Laterizio refrattario: Prodotto ceramico formato da argille speciali, materiali alluminosi o altri conteneti carburo di silicio, grafite e cromite.
È in grado di resistere alle alte temperature.
Si utilizza sotto forma di pezzi per elementi sottoposti alle alte temperature, come i forni.
|
Lato d' appoggio: Faccia o superficie superiore di una pietra sulla quale se ne posa un’altra. |
Latta: Lamiera fine in ferro rocoperta con pellicola di stagno per immersione in bagno.
Si utilizza in pezzi piccoli di scarse esigenze di resistenza.
|
Lavabo: Apparato sanitario di maiolica vetrificata o di gres porcellanato, formato da un vaso, fori di scarico e rubinetteria.
Viene utilizzato per la pulizia personale nei bagni.
|
Lavabo a colonna: Lavabo sostenuto da un piede o piedistallo.
Qest’ultimo può servire, a sua volta, per occultare la tuberia e gli scarichi.
Viene utilizzato in tutti i tipi di bagni e servizi.
|
Lavabo a muro: Lavabo appeso alla parete, ad una certa altezza, tramite viti profili.
Viene utilizzato in tutti i tipi di bagni e servizi.
|
Lavabo da incasso: Lavabo incassato totalmente in un apposito foro.
Viene utilizzato nei bagni con spazio sufficiente per la sua collocazione.
|
Lavabo da semincasso: Lavabo incassato parzialmente in un apposito foro, lasciando la parte frontale del lavabo a vista.
Viene utilizzato nei bagni di spazio ridotto, oppure come elemento estetico.
|
Lavagna: Lastra pitturata generalmente di nero o verde per scrivere o disegnare con gesso.
Viene utilizzata per dare spiegazioni, fare schizzi, per l’organizzazione e la segnalazione di lavori.
|
Lavapiedi: Recipiente di calcestruzzo o grès di porcellana, generalmente a forma rettangolare, che si colloca ad altezza ridotta.
Si utilizza per lavare i piedi.
|
Lavatoio: Deposito o recipiente di cemento, grès di porcellana o plastica rigida, dotato di uno scolo e un granito in pendenza con superficie ondulata.
Si utilizza per lavare vestiario o altri oggetti.
|
Lavorabilità della mescola: Rempo durante il quale la mescola di una pittura di due componenti mantiene, a temperatura ambiente, tutte la sue proprietà. |
Lavorare esposto a pericolo: Qualsiasi lavoratore che si trova totalmente o parzialmente in una zona pericolosa. |
Lavori di muratura: Arte o mestiere che consiste nel costruire lavori di manufatto e tutti i tipi di lavori relazionati con gli stessi, come muri, tramezi, archi, scale, coperture, rivestimenti o altri elementi. |
Lavoro: Qualsiasi tipo di attività, opera o esercizio realizzato da un operaio. |
Lavoro di conservazione : Lavoro finalizzato al miglioramento, manutenzione e decorazione dell’edificio senza intaccare gli elementi strutturali nè supporre cambio di uso. |
Lavoro di consolidamento: Intervento che si realizza per dare solidità agli edifici e che interessa gli elementi strutturali dell’edificazione |
Lavoro di ristrutturazione: Intervento che şi intraprende per recuperare parti deteriorate o scomparse di un edificio. |
Lavoro in batteria: Cantiere o luogo nel quale realizza il suo lavoro una squadra o insieme di lavoratori. |
Leafing: Disposione che assumono i pigmenti di polvere di alluminio trattuti in modo speciale affinchè, quando si diluiscono o mescolano con pitture o vernici non molto spesse, facciano galleggiare le particelle fino alla superficie orientandole orizzontalmente le une sulle altre (come le tegole di un tetto) per formare uno strato molto impermeabile. |
Lega: Miscela omogenea di due o più elementi, uno dei quali deve essere un metallo. |
Legare i tondini: Legare o unire con il filo di ferro barre o tondini che compongono un’armatura di cemento.
Si utilizza nella fabricazione e nel montaggio di armature.
Si attua con filo di ferro da legare lavorando con pinze o con altre ferramenta.
|
Legenda: Testo che accompagna una pianta o un disegno, apportando una spiegazione di esso. |
Legname grezzo: Tavola in legno segato con parte di cortecia o tavola sottile, irregolare e non levigata.
Si utilizza nella formazione di tavolati.
|
Legname lavorato a sega: Legno che presenta quatto lati tagliati con sega e con gli spigoli vivi.
Viene utilizzato per gli elementi strutturali e per ottenere diversi spessori del legno.
|
Legno: Prodotto di origine organica costituito dal tessuto del tronco degli alberi sprovvisti di corteccia.
È leggero e semplice da lavorare.
Viene utilizzato per molteplici applicazioni nella costruzione.
Per il suo utilizzo in genere, viene tagliato in pezzi con diverse sezioni.
|
Legno e finitura grezza: Trave che presenta quattro faccie lavorate rozzamente con i lati e le estremità arrotondate.
Viene utilizzata nelle costruzioni rustiche.
|
Lente: Pezzo di materiale transparente riflettente, solitamente in vetro o materiale plastico, le cui superfici presentano diverse curvature.
Si utilizza per concentrare, disperdere o collimare i raggi di luce emessi da una lampada.
|
Lesione: Danno fisico causato da una ferita, colpo o malatia. |
Letto di condutture: Solco di terra, sabbia o malta.
Viene utilizzato per il collocamento dei tubi, evitando cedimenti e conseguenti rotture.
Si prepara con una base di sabbie, ghiaie e malte di cemento.
|
Leva a piede di porco: Barra di ferro con una testa ad angolo divisa in due orecchie e l’altra piana.
Viene utilizata per levare chiodi e come palanca.
|
Levigare: Affinare una superficie fino ad ottenere brillantezza.
Si utilizza per ottenere una finitura estetica.
Si realizza mediante qualche materiale abrasivo.
|
Levigatrice: 1. Macchina che realizza meccanicamente lavori di levigatura.
Viene utilizzata per lisciaregrandi superfici.
2. Macchina manuale ad alimentazione elettrica che si utilizza per levigare o lisciare superfici.
Può essere di diversi tipi: orbitale, a nastro, eccentrica o con disco levigatore.
|
Levigatrice a banda: Macchina per carteggiare a forma di banda, montata su due rulli paralleli che carteggiano nella stessa direzione,
Dispone di un regolatore di giri, di un sacchetto di aspirazione, la possibilitá di cambio di banda, ecc.
Viene utilizzato per il carteggio di grandi superfici e permette una carteggiatura continua. |
Levigatrice a pietra pomice:
Lastra di pietra lisciata, la cui finitura viene ottenuta attraverso una levigatura con pietra pomica bagnata.
Viene utilizzata nei rivestimenti di qualità, sia per interni che per esterni.
Si realizza su roccia calcarea, marmo, granito, ecc...
|
Levigatrice meccanica: Macchina provvista di dischi abrasivi che realizza meccanicamente lavori di levigatura.
Si utilizza per affinare e levigare superfici.
|
Levigatrice orbitale: Piccola macchina che dispone di una superficie con base piana sulla quale viene fissata la carta vetrata. Funziona con piccoli movimenti alternati sulla superficie da carteggiare. Dispone di un selettore di velocità, di un aspiratore di polvere integrati e di fogli di carta vetrata intercambiabile.
Si usa per carteggiare, pulire e per operazioni di preparazione di superfici piane di piccole e medie dimensioni.
|
Levigatrice per ferro: Levigatrice realizzata con grani abrasivi particolarmente duri su supporto di stoffa con grande flessibilità di uso.
Si utilizza su supporti metallici in genere, poco ossidabili.
|
Levigatura a secco: Lavoro previo all`ultima mano di finitura che consiste nella carteggiatura e levigatura a secco del supporto con carta vetrata fine. |
Licciaiola: Strumento costituito da due bracci articolati e una bocca provvista di una vite di regolazione. Può anche avere la forma di una pala con tacche.
Si utilizza per allicciare o piegare alternativamente i denti di una sega.
|
Licenza di costruzione: Strumento amministrativo che autorizza gli atti di edificazione e uso del suolo. |
Licitazione: 1. Procedimento di aggiudicazione di un contratto d`opera in cui si seleziona l`offerta più vantaggiosa secondo le condizioni stabilite precedentemente.
2. Aggiudicazione di un contratto di appalto tramite qualche procedura ammessa: asta, appalto o contrattazione diretta. |
Lima: 1. Utensile formato da una sbarretta d’acciaio dentata che rende la superficie molto ruvida e un manico smontabile.
Viene utilizzata per sgrossare e lisciare il legno o altri materiali.
2. Utensile composto da una sbarretta d’acciaio temprato con superficie rigata di solchi e manico smontabile.
Viene utilizzata per sgossare e pulire legni e metalli.
|
Limite elastico: Minima tensione capace di produrre una deformazine permanente. |
Limo: Suolo o terreno la cui dimensione di grana è compresa tra 0,06 e 0,002 mm. |
Linea dell' orizzonte: Retta d’intersezione del piano dell’orizzonte con il piano del quadrato in una prospettiva conica. |
Linea di bordo: Limite laterale di uno spiovente in una facciata cuspidale, che forma una gronda inclinata.
Si utilizza come rinforzo laterale di uno spiovente, quando questo rimane libero e non si unisce ad un altro.
Si realizza con lo stesso materiale dello spiovente o del tetto, rimanendo a vista la struttura dello stesso, in legno o in cemento armato.
|
Linea di colmo: Parte più alta di un tetto, che forma lo spigolo di coronazione di quest’ultimo.
Viene utilizzato come elemento di culminazione di un tetto, unione tra spioventi e separatore d`acqua.
Si realizza con lo stesso materiale delle tegole spioventi (di ceramiche, d’asfalto,ecc.) ocon parti speciali di ceramiche, gres, fibrocemento o metalli (zinco, rame o)
|
Linea di declivio: Inclinazione di un terreno o assestamento naturale di esso, a seconda della sua consistenza e coesione.
Viene utilizza per la consolidazione di scavi in opera.
Si realizza con terra assestata.
|
Linea di gronda: Tegola, di solito più corta o più piatta di quelle dello spiovente, che si colloca vicino alla gronda o angolo diedro rientrante.
Si utilizza nel rivestimento di coperture.
Si realizza con diversi tipi di tegole. |
Linea di imposta: Linea che determina l’appoggio dei peducci. |
Linea di pedata: Linea di sviluppo della scala, separata di 50 o 60 cm dalla ringhierea o corrimano, corrispondenti alla tromba o vuoto della scala. |
Linea di spartiacque: Forma topografica che rappresenta l`incontro di due falde nella parte superiore, dove le curve di livello sono abbastanza arrotondate e quella a quota superiore sono circondate da quelle a quota inferiore. |
Linea di terra: Retta di intersezione del piano del quadro con il piano geometrico, in una prospettiva conica. |
Linea verticale: Linea verticale che segna il filo a piombo. |
Linguetta: Listello o tavoletta di legno allungata di scarsa sezione.
Si utilizza per assemblare due pezzi di legno colettati.
|
Link: E' un coillegamento di un ipertesto. Attraverso un testo o un immagine o un icona evidenziata è possibile passare a un documento collegato, che può essere un testo, un file sonoro, un immagine o un filmato. Il documento collegato può contenere a sua volta altri link |
Linoleum: Materiale formato da segatura di sughero e olio di lino compressi in un tessuto di iuta.
È impermeabile e forte e si pulisce facilmente.
Viene utilizzato per ricoprire pavimenti.
|
Liquefazione: Perdita immediata di resistenza allo sforzo di taglio su un suolo incoerente con la terra che si comporta come un liquido. |
Lira: Cerchio grande di acciaio, che si utilizza come appoggio della piattaforma di lavoro nei ponteggi sospesi. |
Lisciare: Trattare o dare una finitura liscia ad una superficie o ad un paramento di qualsiasi materiale.
Si realizza con il frattazzo o con altri attrezzi adeguati.
|
Lista: Spigolo longitudinale o dimensione maggiore della faccia di un mattone o quadrone di pietra a forma di parallelepipedo. |
Lista di muratura: Costruzione di mattoni compresa fra due specchiature di quadroni di pietra.
Si utilizza nella formazione di murature miste di pietra e mattoni per chiusure.
Si realizza con mattone di laterizio e malta di cemento o misto.
|
Manutenzione: Opera o insieme di opere di riparazione, rinnovamento e/o sostituzione di parti degli edifici. Si parla di manutenzione ordinaria quando le opere interessino le finiture e l'integrazione o il ripristino degli impianti tecnologici di cui l'edificio è dotato; si parla invece di manutenzione straordinaria quando si rinnovino o sostituiscano parti anche strutturali degli edifici, non alterandone però i volumi, né le destinazioni d'uso. |
Mediatore di apprendimento: Chiunque agevoli l’acquisizione di conoscenze e competenze determinando un contesto di apprendimento favorevole, compresi coloro che esercitano una funzione d’insegnamento, formazione o orientamento. Il mediatore orienta il discente fornendogli linee guida, commenti e consigli nel corso del processo di apprendimento oltre ad assisterlo nello sviluppo di conoscenze e competenze. |
Mentoring: Orientamento e sostegno fornito con varie modalità diverse a un giovane o a un neofita (per esempio, qualcuno che entra a far parte di una nuova comunità o organizzazione che apprende) da una persona esperta che agisce come modello, guida, tutore, istruttore o confidente. |
Mobilità: Capacità di una persona di trasferirsi in un nuovo ambiente di lavoro e di adattarvisi.
Nota: la mobilità può essere geografica o "funzionale" (spostamento da una posizione all’altra in un’azienda o trasferimento ad un altro tipo di impiego). La mobilità permette
alle persone di acquisire nuove competenze e, quindi, di aumentarne l’occupabilità. |
Norma: E' la specifica tecnica approvata da un organismo riconosciuto a svolgere attività normativa per applicazione ripetuta o continua, la cui osservanza non sia obbligatoria e che appartenga ad una delle seguenti categorie: norma internazionale (ISO) norma europea (EN) norma nazionale (UNI) Le norme, quindi, sono documenti che definiscono le caratteristiche (dimensionali, prestazionali, ambientali, di sicurezza, di organizzazione ecc.) di un prodotto, processo o servizio, secondo lo stato dell'arte e sono il risultato del lavoro di decine di migliaia di esperti in Italia e nel mondo. |
Obiettivo formativo: E' la formulazione, in termini operativi, di una competenza che l' alunno deve acquisire al termine di un processo di insegnamento/apprendimento |
Occupabilità: La combinazione dei fattori che consentono alle persone di prepararsi ed entrare nel mondo del lavoro, mantenere un’occupazione o fare progressi nella carriera.
Nota: l’occupabilità di un individuo dipende dalle sue attitudini personali (tra cui conoscenze e competenze adeguate);dal modo in cui tali attitudini vengono presentate sul mercato del lavoro; dal contesto ambientale e sociale (ossia dagli incentivi e dalle possibilità offerte per aggiornare e convalidare le proprie conoscenze e competenze); infine,dal contesto economico. |
Oneri di Urbanizzazione: Costi di realizzazione delle opere di urbanizzazione, in passato a carico della collettività, ora degli operatori privati che le realizzano o contribuiscono a realizzarle. Sono opere di urbanizzazione primaria strade, fogne, rete idrica, verde attrezzato. Sono opere di urbanizzazione secondaria scuole, mercati, chiese, strutture sanitarie, verde di quartiere. |
Organizzazione che apprende: Organizzazione che incoraggia l’apprendimento e in cui i discenti apprendono e si evolvono attraverso il contesto di lavoro, a benefi cio proprio, reciproco e di tutta l’organizzazione, e in cui gli sforzi compiuti vengono resi noti e riconosciuti. |
Orientamento e consulenza: L’insieme delle attività volte a supportare le persone nel formulare decisioni in merito alla loro vita sul piano educativo, professionale , personale e nell’attuarle.
Nota: l’orientamento e la consulenza possono comprendere:
- il counselling (finalizzato allo sviluppo personale o professionale o nell’ambito dell’orientamento scolastico),
- la valutazione (psicologica o relativa alle competenze o al rendimento),
- l’erogazione di informazioni sulle opportunità d’istruzione e del mercato del lavoro e sulla gestione della carriera,
- il confronto con colleghi, familiari o educatori,
- la preparazione professionale (bilancio delle abilità/competenze e dell’esperienza ai fini della ricerca di un impiego),
- il rinvio (a consulenti specializzati nell’orientamento agli studi o al lavoro).
L’orientamento e la consulenza possono essere forniti presso le scuole, le strutture di formazione, i centri per l’impiego, il luogo di lavoro, la comunità o in altri contesti. |
Parti sociali: Le associazioni dei datori di lavoro e le organizzazioni sindacali che partecipano al dialogo sociale (bipartito). |
Percorso scolastico o formativo: Insieme delle esperienze di apprendimento seguite da una persona per acquisire conoscenze, competenze o capacità.
Nota: un percorso di apprendimento può comprendere esperienze di apprendimento formali e non formali che possono essere certificate dopo la necessaria convalida. |
Professione regolamentata: Un’attività professionale, o un insieme di attività professionali, il cui accesso ed esercizio (anche di una delle sue forme) sono subordinati, direttamente o indirettamente, a disposizioni giuridiche, regolamentari o amministrative relative al possesso di determinate qualifi che professionali. |
Programma d'istruzione o formazione: Insieme delle attività, dei contenuti e/o dei metodi per raggiungere determinati obiettivi di apprendimento o formazione (acquisire conoscenze, abilità e/o competenze), strutturato secondo una sequenza logica nell’arco di un determinato periodo di tempo. |
Project Financing: E' un insieme di procedure che consentono di realizzare opere pubbliche con l'apporto di capitale e competenze proprie del settore privato. Essenzialmente il Project Financing ( o Finanza di Progetto) è normato dalla Dir. 93/37 della CEE (14 giugno 1993) "Direttiva del Consiglio che coordina le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori" e dalle successive modifiche ed integrazioni. Per l'Italia dalla Legge 11 febbraio 1994, n.109, "Legge quadro in materia di lavori pubblici" e successive modifiche ed integrazioni. Le fasi principali di un'operazione di Project financing sono la costruzione e la gestione dell'opera realizzata, attraverso la quale l'investitore deve rientrare del capitale investito e attraverso la quale deve ottenere un congruo profitto. E' per questo che il finanziamento dell'opera ruota attorno non tanto alle garanzie che sono capaci di fornire i soggetti promotori dell'iniziativa, ma alle qualità tecnico-economiche del progetto. E' il progetto che deve essere in grado di generare flussi di cassa e che deve costituire la garanzia primaria per il rimborso del debito e per la remunerazione del capitale di rischio. La fase di gestione dell'opera diventa perciò di primaria importanza nell'economia complessiva dell'operazione dato che solo una gestione efficace potrà consentire di generare i flussi di cassa necessari a soddisfare tutti i soggetti investitori. |
Quadrante: Nella cartografia dell’I.G.M., è il foglio che rappresenta una porzione di territorio alla scala 1:50.000 della Carta d’Italia. |
Quadro delle qualifiche: Strumento per lo sviluppo e la classificazione delle qualifiche (per esempio, a livello nazionale o settoriale) in base a una serie di criteri (per esempio, descrittori) applicabili a livelli specifici di risultati dell’apprendimento conseguiti.
Nota: È possibile utilizzare un quadro delle qualifiche per:
- stabilire norme nazionali in materia di conoscenze, abilità e competenze;
- promuovere la qualità dell’istruzione;
- fornire un sistema di coordinamento e/o d’integrazione delle qualifiche e consentire il confronto tra le qualifiche, collegandole tra loro;
- incoraggiare l’accesso all’apprendimento, il trasferimento dei risultati dell’apprendimento e la progressione nell’apprendimento. |
Qualifica: Il termine qualifica può indicare:
- una qualifica formale, ossia il risultato formale (certificato, diploma o titolo) di un processo di valutazione e convalida che viene rilasciato quando un’autorità competente stabilisce che una persona ha conseguito i risultati dell’apprendimento rispetto a standard predefiniti e/o possiede le competenze necessarie per svolgere un’attività in un settore professionale specifico.
La qualifica riconosce ufficialmente la validità dei risultati dell’apprendimento sul mercato del lavoro o nella sfera dell’istruzione/formazione. Una qualifica può costituire per legge un requisito obbligatorio per poter esercitare una determinata professione;
- requisiti professionali, ossia le conoscenze, attitudini e competenze necessarie o previste per eseguire mansioni specifiche proprie di una particolare posizione professionale.
|
Raddrizzamento: Restituzione cartografica da presa fotogrammetrica, ottenuta mediante processo di proiezione di un solo fotogramma e ricostruendo le condizioni di presa come se queste fossero avvenute ad asse della camera perfettamente verticale oppure orizzontale (nella fotogrammetria terrestre). |
Riconoscimento dei risultati dell’apprendimento: Riconoscimento formale: il processo che dà valore ufficiale alle abilità e alle competenze attraverso:
- il riconoscimento delle qualifiche (certificati, diplomi o titoli);
oppure
- il riconoscimento dell’equipollenza, il rilascio di crediti, la convalida delle abilità e/o delle competenze acquisite.
e/o
Riconoscimento sociale: il riconoscimento del valore delle abilità e/o delle competenze da parte di attori economici e sociali. |
Riconoscimento reciproco delle qualifiche: Il riconoscimento, da parte di uno o più paesi od enti, delle qualifiche (certificati, diplomi o titoli) ottenute in un altro paese o conferite da un altro ente.
Nota: il riconoscimento reciproco può essere bilaterale (tra due paesi o enti) o multilaterale (per esempio, all’interno dell’Unione europea o tra aziende appartenenti allo stesso settore). |
Riqualificazione: Formazione che permette di acquisire nuove competenze che danno accesso a un nuovo impiego o a nuove attività professionali. |
Risultati dell'apprendimento: Insieme delle conoscenze, abilità e/o competenze che un individuo ha acquisito e/o è in grado di dimostrare al termine di un processo di apprendimento formale, non formale o informale. |
Scala nominale: È un parametro che definisce la scala di riferimento di una cartografia numerica, in funzione della corrispondente scala di una cartografia tradizionale realizzata seguendo gli stessi requisiti di precisione metrica. |
Scuola di protezione: Soletta di materiale resistente e adeguato incorporata alla suola della calzatura.
Si utilizza per proteggere la pianta del piede da trafitte e da eventuali forature prodotte da oggetti acuminati.
|
Settore: Categoria di imprese che opera nello stesso ramo economico principale (per esempio, industria chimica).
oppure
Categoria di attività professionali trasversali (per esempio, marketing) comuni a varie imprese. |
Sistema delle qualifiche: Insieme delle attività finalizzate al riconoscimento dei risultati dell’apprendimento e degli altri meccanismi che mettono in relazione istruzione e formazione al mercato del lavoro e alla società civile. Tali attività comprendono:
- la definizione delle politiche in materia di rilascio di qualifiche e titoli, la strutturazione e l’attuazione della formazione, gli accordi istituzionali, i finanziamenti, la garanzia della qualità;
- l’accertamento, la convalida e la certificazione dei risultati dell’apprendimento. |
Sistema di crediti: Strumento introdotto allo scopo di permettere l’accumulo di risultati dell’apprendimento ottenuti in contesti formali, non formali e/o informali, e di favorirne il trasferimento da un contesto all’altro ai fini della convalida e del riconoscimento.
Un sistema di crediti può essere strutturato:
- secondo un programma d’istruzione o formazione che prevede l’assegnazione di punti (crediti) per le sue componenti (moduli, corsi, tirocini, relazioni orali, ecc.);
oppure
- secondo una qualifica che utilizza unità collegate ai risultati dell’apprendimento cui corrispondono punti di credito. |
Società della conoscenza: Società i cui processi e le cui prassi si basano sulla produzione, la distribuzione e l’uso di conoscenze. |
Soffitto lineare: Soffitto sospeso che non ha unioni visibili perché occultate. Non includono la registrazione fra le sue caratteristiche.
Viene utilizzato come limite o chiusura superiore di una stanza o locale che non necessita registrazioni.
Si realizza con scagliola, cemento o gesso, sia in pasta che in pannelli prefabbricati.
|
Soglia: Parte inferiore o gradino della porta di ingresso della casa. / 2. Dal punto di vista strutturale è la trave che attraversa la parte alta di un vano per sostenere il muro costruito sopra.
Viene utilizzata come parte estrema inferiore di una porta di ingresso.
|
Soglia a gradino: Scalino o gruppo di essi che si colloca davanti alla porta principale di una casa.
Si utilizza per superare il dislivello esistente o unicamente come motivo estetico o di protezione.
Si realizza con manufatto di mattoni,
calcestruzzo o qualsiasi materiale utilizzato in rivestimenti e pavimen¬ta¬zioni esterne.
|
Soglia del camino: Parte del focolare di un camino che si stende verso la stanza. |
Solaio: Elemento resistente superficiale costruito con diversi materiali e sistemi che formano una piastrella continua.
Si utilizza per la formazione di piani e fondi di copertura.
Si realizza con materiali molto diversi a seconda della tipologia: legno, acciaio laminato o cemento armato, pezzi in laterizio o prefabbricati, ecc...
|
Sottofondo inclinato: Suolo o pavimentazione lineare inclinato, la cui siperficie forma un angolo rispetto al piano orizzontale.
Viene utilizzato nella formazione di una superficie pendente, allo scopo di evacuare e condurre le acque verso un punto determinato.
Si realizza con calcestruzzo poroso o
leggero.
|
Sottofondo per rivestimento o intonaco: Rivestimento continuo in gesso nero per pareti e soffitti interni sul quale si applica un'intonacatura di imbiancamento come finltura o altro rivestimento.
Si utilizza per rivestire superfici in laterizi o calcestruzzo, come base per carta da parati spessa, rivestimenti tessili o ingessature.
|
Sottofondo stradale: Superficie o strato di prolungamento dello strato di base, murato direttamente sullo spianamento.
Si utilizza per migliorare la qualità dello spianamento o su fondi con grande intensità di carichi sulla pavimentazione, nonché per favorire il drenaggio.
Si realizza con pietre, ghiaia o macadam di qualità inferiore a quelli impiegati nello strato di base.
|
Sottomurazione: 1. Struttura di fondazione ad elementi intermittenti su zone a rischio.
Si realizza intercalando spazi aperti e cementati, con fronti a forma di scarpata, che saranno scavati e riempiti posteriormente.
Si utilizza in fondamenta che si effettuano annesse ad altre e al di sotto del loro livello.
2. Insieme di elementi e materiali finalizzati alla riparazione
delle fondamenta di un edificio o costruzione determinata
dal cattivo stato.
Si utilizza per rinforzare la fondazione esistente.
Si realizza solitamente con cemento armato o calcestruzzo di massa.
3. Sistema di scavo intermittente, in cui si intercalano spazi aperti e scavati con fronti a forma di scarpata.
Si utilizza per evitare rischi in interventi con fondazioni al di sotto di quelle esistenti, in prossimità di
un edificio contiguo o altro elemento.
|
Sottopasso: Corridoio, tunnel, rampa o piattaforma
stretta, situata di solito sotto livello, che serve da passaggio riservato.
|
Sottopuntoni: Elemento di legno addossato alla parte inferiore dei puntoni, allo scopo di rinforzarli.
Si realizza in legno.
|
Sottosuolo: Strato profondo di terra situato al di sotto del livello lavorabile o di qualsiasi sfruttamento superficiale. |
Sottotetto: 1. Spazio compreso fra la parte superiore dell'ultimo solaio e la parte inferiore del tetto.
2. Vano o spazio compreso tra l'ultimo solaio e l'armatura di copertura di un edificio che di solito è finalizzato a
conservare oggetti.
|
Sovraccarico: Carico la cui grandezza e posizione può essere variabile nel tempo. |
Sovraccarico d' acqua: Sovraccarico dovuto al peso dell'acqua che può accumularsi su una copertura o altro elemento. |
Sovraccarico d' uso: Sovraccarico dovuto al peso di tutti gli oggetti che possano intervenire nell'uso, anche durante l'esecuzione dell'opera. |
Sovraccarico di neve: Sovraccarico dovuto al peso della neve sulle superfici di copertura. |
Sovrapporre: Montare un pezzo su un altro per una piccola parte.
Si realizza in tutti i pezzi che siano uniti mediante sovrapposizione.
È molto importante nel caso delle barre d'acciaio di un'armatura, per il fissaggio e l'aderenza.
Si esegue con grande varietà di materiali.
|
Sovrapposizione: Unione o fissaggio fra due barre di acciaio capace di assicurare la continuità dell'armatura e la trasmissione degli sforzi al cemento. |
Sovrapposizione a L: Parte di un'asta di acciaio o armatura che si congiunge o unisce a un'altra mediante la loro giustapposizione. |
Sovrapposizione di barre: Fissaggio realizzato collocando le barre di acciaio, una accanto all'altra, lasciando una distanza massima fra queste uguale a quattro volte il loro diametro. |
Spaccare: Frantumare o rompere un materiale duro per sminuzzarlo o ridurlo a pezzi di minori dimensioni.
Si realizza per frammentare pietre di grandi dimensioni o sminuzzare terreni o altri materiali.
Si effettua mediante martelli idraulici, magli o attrezzi simili.
|
Spagnoletta: Utensile formato da una stecca verticale di ferro, piegata a forma di gomito alle estremità, che gira sul suo asse tramite una maniglia articolata.
Viene utilizzata per chiudere e fissare una porta o una finestra.
|
Spago: Corda fine e resistente.
Viene utilizzata per marcare allineamenti.
|
Spalare: Rimuovere, sollevare, trasportare terra o altri materiali con una pala.
Si utilizza in diverse situazioni.
Si realizza con una pala.
|
Spalla: 1. Ciascuno dei due elementi verticali che sostengono il telaio di una porta o di una finestra.
Viene utilizzato come elemento strutturale o di base di una portaa o di una finestra.
Si realizza in pietra lavorata, mattoni
o legno.
2. Elemento di una costruzione il cui scopo è quello di sorreggere il peso di una volta o di un arco o fermare la
loro spinta.
Si realizza in mattoni o pietre squadrate.
|
Spalletta: Costruzione in muratura o parapetto metallico situato ai bordi di un ponte, strada o cammino.
Viene utilizzata come elemento di sicurezza e di protezione per viandanti e veicoli.
Attualmente, si realizzano in lamiera di acciaio galvanizzato.
Elemento costruttivo o architettonico
|
Sparto: Materiale di foglie di sparto formato da filamenti duri e tenaci arrotolati fra loro.
Viene utilizzato nei lavori di pulizia, e mescolato con agglomerati e malte per formare la base di elementi, come i muri di cinta in muratura.
|
Sparviere: Tavoletta di legno provvista di un manico su una delle sue facce.
Viene utilizzato per sostenere porzioni di malta o cemento mentre si usano.
|
Spatola: Utensile composto da una lamina metallica di acciaio e da un manico di legno.
Viene utilizzata per lisciare stucchi, gessi e altri materiali.
|
Spatola da carrozziere: Spatola costituita da una lamina d'acciaio rettangolare molto flessibile e uno stretto manico di plastica.
Si utilizza per lavori con stucco, tipo spatolati e intonacature di grande finezza e planimetria.
|
Spatola da pittore: Spatola costituita da una lamina metallica più o meno flessibile a forma marcatamente triangolare e manico di legno o plastica.
Si utilizza, a seconda della larghezza della lamina e della sua flessibilità, in lavori di decappaggio, stuccature e pulitura da pitture vecchie.
|
Spatola da stuccatore: Spatola costituita da una lamina larga, di metallo, a forma trapezoidale e manico di legno o plastica.
Si utilizza generalmente per lavori di stuccatura con gesso e rifiniture in pareti con buona planearità e come portastucco.
Quelle con le lamine più larghe si utilizzano per ottenere giuste planimetrie dopo avere applicato il prodotto con la cazzuola.
|
Spatola dentata: Piastra metallica con uno spigolo dentato.
Si utilizza per raschiare superfici di malta e di gesso.
|
Spatola per angoli: Spatola con lamina d'acciaio inossidabile che forma due piani perpendicolari.
Si utilizza per la rifinitura di angoli, sia
concavi che convessi.
|
Spatola per decorare: Lamina di plastica a forma triangolare molto flessibile o rettangolare flessibile.
Si utilizza per schiacciare "goccia" di
tempera e rivestimenti di muri.
|
Spatola per incollare : Spatola con lamina d'acciaio flessibile, dentata e provvista di un manico di legno.
Si utilizza per la distribuzione uniforme di colle speciali o spesse, fondamentalmente in lavori di tappezzeria.
|
Spatola per pavimentisti: Utensile composto da una banda di gomma ricambiabile agganciata ad un supporto rigido provvisto di manico.
Viene impiegata per riempire le fessure dei pavimenti.
|
Spatola per rivestitori: Utensile composto da una banda di gomma agganciata a una tavoletta che ha la funzione di manico.
Viene impiegata per riempire le fessure dei paramenti.
|
Spatola per stuccare: Utensile composto da una lamina flessibile di acciaio e un manico di legno.
Viene utilizzata per farpenetrare gli stucchi nelle fessure dei muri o dei legni.
|
Spazio comune: Insieme di stanze o locali situati sia
all'interno che all'esterno degli edifici per uso generale.
|
Spazio interno: Insieme di stanze o locali per uso particolare o privato disposte all'interno di una abitazione o edificio. |
Spazio travetto da getto in opera: Spazio esistente tra un blocco in laterizio di alleggerimento ed un trave, travetto o semitravetto di un solaio. |
Spazzatrice meccanica: Macchina a motore o a trazione manuale, provvista di una spazzola mobile.
Si utilizza per la pulizia di pavimentazioni.
|
Spazzola: 1. Ferramenta costituita da un insieme
di setole dure, fibbre vegetali o fili di ferro fissati ad un manico.
Viene utilizzata per pulire paramenti ed elementi metallici.
2. Spazzola di fibre dure e corte per uso
manuale o preparata per essere fissata ad un manico lungo.
|
Spazzola da macchiettare: Spazzola di base rettangolare e ansa anziché manico.
Esiste una grande varietà di misure. La sua disposizione permette di spargere piccole macchie di pittura.
Si impiega per realizzare lavori di
macchiettatura su paramenti non assorbenti e per imitare granito e legno.
|
Spazzola di ferro: Spazzola con setole o fili di ferro.
Viene utilizzata per pulire o mettere in rilievo una superficie.
|
Spinta: Sforzo obliquo prodotto da un carico, sia esso terra, acqua, vento o altro, su un corpo o elemento costruttivo. |
Spinta del terreno: Forza orizzontale che esercita un massiccio di terre su un muro di rinforzo o altro elemento strutturale verticale di contenimento. |
Spinta di un arco: Sforzo che una volta o arco produce
o esercita sui contrafforti.
|
Spioncino: Oggetto in ferro formato da un piccolo pezzo circolare a forma di grata o di tipo ottico, che si introduce in un apposito foro del battente.
Si impiega come ausilio per vedere attraverso la porta d'ingresso senza necessità di aprire.
|
Spirale: Linea curva che compie giri indefinitamente attorno ad un punto o centro, allontanandosi da esso sempre di più ad ogni nuovo giro che compie. |
Spogliatoio: Locale o recinto comune provvisto di mobilio, apparecchi e servizi igienici adeguati e sufficienti.
È finalizzato a coprire le necessità igieniche (cambio di vestiti, pulizia, ecc.) sia di lavoratori di fabbriche o cantieri, che di altri utenti.
|
Sponda controterra: Armatura di legno o di altro materiale,
formato da tavole laterali bloccate da puntelli disposti perpendicolarmente al declivio o di fronte al terreno.
Si utilizza per l'intelaiatura di muri o di altri elementi verticali rasenti al suolo.
Si realizza con listelli e tavole di legno
segato o a pezzi (pino, abete, ecc.).
Elemento costruttivo o architettonico
|
Sponda laterale sul terreno: Armatura di legno o di altro materiale,
formata da tavole laterali assicurate da un tirante ancorato con paletti a livello radente del suolo e fissati con puntelli disposti ad angolo
ed incastrati nel terreno.
Viene utilizzata per intelaiare muri o altri elementi verticali sopra il suolo.
Normalmente si realizza con taqvole di legno segato o a pezzi (pino,
abete, ecc.)
|
Sponda per alzata: Asse o assicella di legno che si colloca in posizione verticale per chiudere uno spazio in un'armatura, sia questa in una muratura, scala o gradino.
Viene utilizzato per l'armatura degli angoli di vari elementi, in genere gradini.
Si realizza con legno segabile, di fibra retta come pino o abete.
|
Sponderuola: Pialla da falegname con lama stretta.
Si utilizza per realizzare scanalature e intagli.
|
Sporgente: Corpo a sbalzo o tratto del fabbricato che supera il livello di facciata, sporgendo verso l'esterno.
Si utilizza per sostenere corpi e elementi sporgenti.
Si realizza con legno, acciaio, cemento armato o altri materiali.
|
Sporta: Recipiente di sparto, di gomma o altro materiale provvisto di due anse.
Si utilizza per il trasporto di materiali. |
Spostamento:
Traslazione o rotazione di qualche punto particolare di una struttura o altro elemento costruttivo.
|
Spriz beton: Lanciare o proiettare malta di cemento o gunite con una canna a grande pressione.
Si utilizza per cementare superfici, Adattandosi alle forme irregolari senza bisogno di intelaiature.
Si realizza con conglomerati di cemento molto fluidi.
|
Spruzzare: Tecnica per pulire, lisciare o sgrossare mediante un getto di acqua o di sabbia a pressione.
Viene utilizzato nella ristrutturazione di
facciate e paramenti, ed anche nella pulizia di parti metalliche ossidate o corrose.
|
Spruzzatore automatico: Dispositivo di estinzione di incendi, provvisto di un meccanismo che, sotto l'azione del calore emesso dal fuoco, fa uscire l'acqua in getti polverizzati.
Viene abitualmente utilizzato in garages, zone commerciali e locali pubblici.
|
Spruzzatore manuale: Utensile di cassa circolare che contiene delle palette azionate da una manovella per fare fuoriuscire il materiale.
Viene utilizzato per spruzzare malta, stucco o pittura.
|
Spruzzino:
Apparato di funzionamento automatico, che serve per spruzzare l'acqua in modo uniforme e continua sulla superficie adiacente.
Viene utilizzato per innaffiare giardini.
È costituito da meccanismi metallici
e plastici (P.V.C.)
|
Spugna: Pezzo poroso ed elastico in grado di assorbire liquidi per capillarità.
Si utilizza per lavori di pulizia ed imitazioni di pittura.
|
Spugna comune: Spugna di origine sintetica.
Si utilizza con l'acqua, nel lavaggio di supporti e utensili, inumidendo pareti e ammorbidendo carta da parati.
Può essere morbida o abrasiva. |
Spugna marina: Spugna proveniente dallo scheletro di metazoo acquatici.
Si utilizza per lavori di spugnato, imitazioni di legno e marmo e lavori
ad acqua e ad olio.
|
Spugnato: Rifinitura facile e rapida da eseguire che consiste nel colpire la parete con una spugna naturale imbevuta di smalto ad olio.
È consigliabile che il fondo e l'applicazione abbiano omogeneità di colore e tono. In generale si cercherà di coprire il fondo in modo uniforme.
Si utilizza su pareti, mobili e oggetti piani.
|
Spugnato di alleggerimento: Tecnica facile che consiste nell’applicare al pennello uno smalto ad olio sopra uno strato opaco asciutto; posteriormente si toghe con spugna naturale, lasciando vedere il fondo.
A seconda di come si maneggia la spugna si possono ottenere diverse rifiniture. Bisogna fare attenzione ai tempi di asciugatura per ottenere una rifinitura uniforme.
Si utilizza su pareti, mobile, porte, suoli, ecc.
|
Squadra: 1. Strumento di legno, plastica, metallo o altro materiale, a forma di triangolo rettangolo scaleno, che viene utilizzato nella delineazione e per
altri usi.
2. Sagoma di legno, plastica, metallo o altro materiale, a forma di triangolo rettangolo isoscele.
Si utilizza in delineazione o altra funzione.
3. Insieme di due o più operai che lavorano in gruppo
svolgendo un lavoro o un compito.
|
Squadratura: Sistema di misurazione e disegno di un millimetrato che si impiega per realizzare ingrandimenti, riduzioni e
trasferimenti a altre superfici di un'immagine determinata.
|
Squadro da Falegname: Strumento formato da una lama metallica con bordi paralleli, unita ad angolo retto a un pezzo di legno o altro materiale.
Si impiega per verificare e tracciare angoli retti.
|
Stacciare: Fare passare un inerte o altro prodotto attraverso un setaccio.
Si utilizza per realizzare una classificazione ordinata di inerti
e corpi polverulenti.
Si realizza con setaccio o setacciatrice.
|
Staccionata: Steccato o muro di cinta che si costruisce attorno a un posto.
Si utilizza per delimitare e riparare
una proprietà.
Può realizzarsi con legno, pietra, calcestruzzo e diversi elementi prefabbricati.
|
Stadia: Listone metallico graduato che si colloca verticalmente su punţi del terreno per servire da riferimento a qualche apparecchio topografico.
Si impiega nella realizzazione di lavori di topografia.
|
Staffa: 1. Elemento metallico a forma di piastra, che si utilizza per garantire l'unione di due tavole di legno, o di una di loro alla parete, mediante chiodi, perni e viti.
Si impiega come parte ausiliare per la costruzione di diverse armature.
Si realizza con lamiere e stecche di acciaio, verniciate o galvanizzate, in forma di piastre, perni e viti.
2. Armatura trasversale, a forma di cornice o cerchio metallico, che unisce le armature longitudinali.
Si utilizza per assorbire le tensioni di trazione originate dagli sforzi di taglio e di torsione, così come per assicurare l’unione fra armature.
Si realizza con barre di acciaio nervato.
|
Staffare: 1. Operazione di collocamento di staffe.
Si utilizza per unire profili metallici o altri tipi di elementi metallici, formando un profilo composto.
Si realizza mediante saldatura, avvitamento o imbullonatura.
2. Alzare e costruire una staffa o appoggiare un peso su detta staffa.
Si realizza per sostenere archi, volte
o travi su quelli principali.
Si effettua con muro di manufatto
o di cemento armato in archi e volte,
e staffe metalliche per strutture metalliche.
|
Stage e tirocinio formativo: Esperienza professionalizzante, non basata su un contratto di lavoro,che può svolgersi durante o al termine di un intervento formativo. Può avere funzioni diverse:conoscitive, di orientamento e di inserimento lavorativo |
Stagno: Metallo bianco che si ottiene dalla cassiterite e dalla stagnola.
È molto duttile e malleabile.
Viene utilizzato sotto forma di lega con altri metalli, formando il bronzo,
o anche in saldature.
|
Stampa: Tecnica di pittura decorativa di grande immediatezza e semplicità che, mediante utensili molto vari impregnati di pittura e pressati contro il supporto, permette di lasciare stampati i motivi desiderati. |
Stampo: Modello di legno o di altro materiale.
Viene utilizzato per la fabbricazione manuale di elementi in ceramica.
|
Stanza: Ciascuno dei locali o pezzi che formano o compongono un edificio. |
Stanza da bagno: 1. Servizio igienico, abitualmente di dimensioni maggiori rispetto a quest'ultimo, provvisto di una vasca, oltre ad altri elementi sanitari.
2. Spazio o locale di un edificio finalizzato alla pulizia e igiene personale completo di lavabo, water
e qualche altro apparato sanitario di piccole dimensioni.
|
Statico: Tutto quello che rimane nello stesso stato, in equilibrio. |
Stato di avanzamento: Certificato di accreditamento del lavoro già eseguito, che legittima l'appaltatore a percepire il pagamento del dovuto. |
Stecca per avvolgibile: Pezzo rettangolare allungato, sottile e leggero, di P.V.C., legno, alluminio o altro materiale, con profilo di parete unica, doppia o multipla.
Le parti interne possono essere riempite di materiale isolante.
Si utilizza per la costruzione di avvolgibili.
|
Stelo: 1. Elemento di ghisa che si accoppia alle balaustre di ferro.
Viene utilizzato come elemento decorativo in una ringhiera.
2. Corpo a forma di barra retta e stretta di una vite, attrezzo o ribattino. |
Stenditoio: Locale o stanza destinata per stendere e asciugare il vestiario. |
Sterpare: Pulire da sterpaglie o erbacce un suolo.
Si realizza nei primi momenti di preparazione del terreno.
Si effettua con bulldozer o altra macchina adeguata.
|
Stesura di fondo: Applicazione di prodotti di diversa natura sulla superficie spoglia del supporto.
Si utilizza per facilitare l'aderenza degli strati di finltura o come protezione anticorrosiva in supporti metallici.
Può essere di diversi tipi: minio al piombo, minio elettrolitico, di poliuretano, acrilico e sintetico.
|
Stilare: Introdurre la malta esistente nei giunti di un manufatto di mattoni o conci.
Si utilizza per conferire un aspetto estetico al manufatto.
Si realizza con una cazzuola da muratore o mestola.
|
Stima: Valore di una proprietà o altro elemento ottenuto mediante tassazione peritale. |
Stipendio mensile: Insieme dei compensi economici che percepisce un lavoratore per la prestazione professionale dei servizi lavorativi per conto terzi. |
Stipite: 1. Telaio che, ancorato ad un muro o ad un tramezzo, regge e permette il movimento di una porta o di una finestra.
Viene utilizzato per ancorare finestre, porte ed altro ad un muro o ad un tramezzo, assicurandone il loro corretto movimento.
Si realizza in carpenteria metallica o
di legno.
2. Struttura di legno sostenuta lateralmente, di contorno ad uno spazio, che sorregge l'imposta di una
porta, permettendone il movimento.
Normalmente si realizza in legno o in
materiale metallico.
|
Stivali: Calzature realizzate in gomma, materiale plastico o altro
che impedisce la penetrazione dell'acqua.
Si utilizza per proteggere il piede e parte della gamba dell'operatore in lavori realizzati in zone umide.
|
Straccio: Pezzo di stoffa inutile, pulito e senza peluria.
Si impiega per la pulizia di spruzzi e gocce fresche, utensili e attrezzi, nonché supporti prima di essere pitturati.
|
Straccio di sparto : Straccio realizzato con fibre vegetali di sparto pestato.
Si utilizza per lavori di pulitura a secco, specialmente di macchie di pittura a tempera.
|
Strada: Parte di una via pubblica compresa tra due bordi che delimitano i marciapiedi.
Viene utilizzata come via di circolazione, sia su ruote che pedonale.
Si realizza con materiali diversi: ciottoli e piastre di pietra o cemento, cemento armato o ammassato e prodotti d'asfalto e bituminosi.
|
Strada acciottolata: 1. Strada formata da uno strato di malta di cemento, steso sul terreno compattato, e sul quale vengono posate le pietre o i sassi arrotondati.
Viene utilizzata come via di circolazione pedonale in genere in piazze e giardini.
Si costruisce con malta di cemento, sassi arrotondati o ghiaia e una gettata di cemento.
2. Passaggio ricoperto con ciottoli appoggiati su uno strato di malta di cemento, previa compattazione
del terreno, riempiendo successivamente le giunture con
un impasto fluido di cemento o sabbia.
Viene utilizzata come via di circolazione pedonale, in strade, piazze e giardini. Si può utilizzare per il traffico su ruote, con un rinforzo del fondo stradale.
|
Strada asfaltata: Strada costruita con agglomerati d'asfalto e prodotti bituminosi, su una base e sottobase, posate su una spianata, previamente livellata e compressa.
Viene utilizzata nelle vie di traffico su ruote e in piccoli passaggi e piste con giardini.
Si costruisce con diversi prodotti asfaltici: ad esempio, agglomerato asfaltico a freddo, asfalto caldo.
|
Strada lastricata: Passaggio ricoperto con lastre aggrappate con malta di cemento su un fondo di calcestruzzo o terreno previamente compattato.
Viene utilizzata come via di circolazione pedonale, generalmente nelle piazze e nei giardini.
Si realizza con pietra naturale (granito, marmo o pietra pomice)
o artificiale (lastre di cemento).
|
Strati di attacco: Strato intermedio di unione tra una superficie o strato di sottofondo e una mano di finitura.
Si utilizza per fare aderire i pezzi o materiali che costituiscono la mano
di finitura.
Si realizza con malte, colle o altri prodotti adesivi.
|
Stratificazione: Separazione in strati orizzontali degli elementi che compongono una massa o conglomerato. |
Strato: 1. Strato di spessore più o meno uniforme, composto da una determinata massa minerale, che costituisce parte di un terreno.
2. Ciascuno degli elementi sovrapposti ad altri con i quali si forma un insieme o elemento costruttivo. |
Strato di aderenza: Strato intermedio di unione fra il manto di usura e lo strato
di base, in strade e vie sottoposte a molto logorio o intensità di carichi.
Si utilizza per dare maggiore resistenza e facilitare la
conservazione, riparazione e, in particolare, la sostituzione dello
strato consumato.
Si realizza con miscele di inerti e prodotti bituminosi.
|
Strato di calce: Giunto orizzontale che si forma fra due file consecutive di una costruzione.
Viene utilizzato per formare una fila sopra l'altra in una costruzione o muratura.
Si realizza con malte di cemento o gesso.
|
Strato di sottofondo: Qualsiasi strato applicato prima della mano di finitura, sul quale si applica o si posa.
Si utilizza come base per una mano di finitura.
|
Strato per livellare: Suoletta o cappa destinata a livellare paramenti orizzontali irregolari, permettendo una successiva collocazione di un pavimento di finitura.
Viene utilizzato per ottenere superfici liscie e piane per la posa del pavimento.
Si realizza con malte morbide, apposite per queste operazioni.
|
Stria: Scanalatura a forma di mezza canna, incisa in una colonna, pilastro o qualsiasi altra superficie o elemento.
Si utilizza come motivo ornamentale. |
Striato: Strie di colore diverso che si presentano in pitture con miscele di pigmenti o la comparsa di un colore generale diverso da quello
desiderato.
|
Striscia di corsi di mattoni:
Striscia orizzontale di mattoni, impiegata nella costruzione di muri per unire e congiungere diverse pareti di mattoni, pietrame o altro materiale.
Viene utilizzato per congiungere e dare resistenza ai muri, formati da pareti di uguale o diverso materiale.
Si realizza con file di mattoni di qualità superiore a quelli del resto del muro.
|
Strollatura: Tecnica decorativa che consiste nel proiettare gocce su un lavoro precedentemente liscio. La rifinitura ottenuta dipenderà dalla quantità di pittura proiettata, dalla distanza del paramento e dalla progressione del movimento di proiezione.
Si utilizza su pareti e soffitti di interni, come rifinitura decorativa e dove si vogliano nascondere i difetti del fondo.
Il tipo più utilizzato è la goccia stirata. Tecnica e processo
|
Strombatura: Taglio obblicuo che presentano gli stipiti, parapetti e telaceli una finestra o porta.
Viene utilizzato per permettere una maggiore entrata di luce.
|
Struttura: Insieme di elementi o pezzi resistenti che sostengono e stabilizzano un'opera o costruzione. |
Stuccare: Lavoro di correzione di parti del supporto che consiste nel applicare mastice o stucco con spatola o pialletto. |
Stuccatore: Mastro od operaio il cui lavoro consiste nell'intonacare a riga, intonacare per formare il sottofondo
e ingessare paramenti con malta di gesso.
|
Stuccatura: Strato formato da un impasto o massa molto fluida di gesso, cemento o altri materiali.
Si usa per riempire le fessure di un paramento.
Viene ottenuto con pasta di calce, gesso, cemento o miscugli e con diversi additivi.
|
Stucco: 1. Impasto di calce con sabbia fine o polvere di marmo, che una volta steso ed indurito, viene lucidato fino ad ottenere un aspetto liscio, soave e brillante.
Si realizza come finltura ornamentaler nei soffitti e nelle pareti.
Si effettua con pasta o malta di calce aerea o normale, con sabbia fine o polvere di marmo, vetro o altra roccia ornamentale. Di solito si aggiungono degli additivi come gesso, talco.
2. Pasta risultante dalla miscela di inerti scelti con macinato fine, un legante ed acqua.
Si impiega per il riempimento e riparazione di difetti e altre
imperfezioni di una superficie prima di essere pitturata o tappezzata con carta, allo scopo di livellare e
ottenere una perfetta lisciatura.
3. Prodotto pastoso di diverse composizioni che indurisce o
rimane plastico dopo l'applicazione.
Si impiega per ottenere la tenuta tra elementi o la riparazione di superfici.
|
Stucco di calce: Pasta a base de calce spenta, sabbia di marmo, terre coloranti e colle o resine.
E' caratterizzata dall'alto livello estetico, con finlture tipo marmo.
Si impiega sia in esterni che in interni, su supporti di buona qualità dove sia necessario realizzare una finitura
di alto livello decorativo.
|
Stucco per giunti: Boiacca di cemento bianco o grigio.
Se i giunti sono grandi, è possibile aggiungere sabbia fine.
Si utilizza per riempire giunti in
pavimentazioni e rivestimenti di piastrelle.
|
Stucco per piastrelle: Prodotto prefabbricato a base di cemento, resine sintetiche, gomme sintetiche (lattice), caucciù siliconizzato, pigmenti, poliuretani
ed altri additivi, a seconda del tipo.
Si impiega per coprire i giunti di
pavimentazioni e rivestimenti di piastrelle con diverse caratteristiche
e comportamenti.
|
Studio: Stanza esterna, contigua a un'alcova o camera da letto, che fa parte di essa, messa in comunicazione mediante una porta e utilizzata come salottino. |
Studio geotecnico: Insieme di analisi, ispezioni e prove che si realizzano per conoscere le caratteristiche e proprietà dei materiali che compongono il terreno. |
Studio preliminare: Fase preliminare di un progetto in cui si espongono le idee che sviluppano l'incarico in modo elementare e schematico, mediante schizzi o disegni, in scala o non. |
Subappaltatore: Persona od organizzazione che ingaggia un appaltatore per realizzare una parte delle opere di un lavoro di costruzione. |
Sughero: Materiale proveniente dalla corteccia della quercia da sughero.
È un buon isolante termico e acustico.
Si utilizza in rivestimenti sotto forma di
piastre.
|
Sughero agglomerato: Materiale di origine vegetale formato da particene di sughero sterilizzate, mescolate con un agglomerato e poi pressate.
È imputrescibile e resistente a insetti e roditori.
Viene utilizzato sotto forma di lamine come materiale isolante e di protezione contro il fuoco.
|
Sul posto: Che si realizza in opera, nel medesimo luogo in cui verrà collocato o utilizzato. |
Suolo: 1. Superficie resistente, costruita per transitare su di essa.
2. Strato superiore della superficie della terra. |
Suolo radiante: Sistema di pannelli con resistenze elettriche o condutture di acqua calda che scorrono sotto il pavimento
riscaldando la superficie del suolo.
Si impiega come sistema di riscaldamento.
|
Suolo Urbano: Terreno dotato di accesso veicolare e servizi con caratteristiche adeguate a servire il complesso esistente o che si deve costruire. |
Suono: Sensazione auditiva prodotta da un'onda acustica. Qualsiasi suono complesso può considerarsi come risultato della somma di vari suoni prodotti da onde senoidali
sumultanee.
|
Superficie costruita: Area del poligono massimo definito dalla facciata esterna con serramenti, davanzali, ringhiere e assi delle pareti divisorie che delimitano l'elemento. |
Superficie edificabile: Superficie su cui si può situare l'edificazione, secondo le dimensioni che si stabiliscano per ogni caso. |
Superficie edificata in pianta: Area della totalità del solaio corrispondente a ciascuno dei piani
di un edificio.
Nei seminterrati, è quella in cui l'altezza libera è almeno di 1,80 metri.
Nei pianterreni, è quella chiusa tra paramenti.
|
Superficie laterale: Faccia laterale di un mattone o quadrone di pietra a forma di parallelepipedo delimitata dalla lista
e dallo spessore o altezza.
|
Superficie occupata in pianterreno: Superficie edificata a pianterreno, più la proiezione dei portici e solai del primo piano. |
Superficie utile: Area risultante dalla sottrazione dalla superficie costruita delle superfici corrispondenti a determinati elementi: pareti, spazi bassi e certi elementi costruttivi. |
Superficie vincolata: Estensione di terreno che rimane vincolato registralmente all'autorizzazione dell'edificazione. |
Supporto misto: Supporto di calcestruzzo la cui armatura è costituita fondamentalmente da profili metallici.
Si utilizza in supporti sottoposti a grandi sforzi, sfruttando le migliori qualità di resistenza di ogni materiale.
Si realizza con calcestruzzo e barre e profili di acciaio laminato.
|
Supporto orizzontale per controsoffitti: Pezzo di un'armatura che unisce e tiene saldi i tiranti di una capriata e serve da supporto per il tetto.
Si utilizza per assicurare ad esso il soffitto o un controsoffitto.
Si realizza con listoni di legno o profili in acciaio laminato.
|
Supporto per rullo: Manico realizzato con un'asta di acciaio lunga e sottile che permette di attaccare ricambi di rulli da pittore di piccola dimensione.
Si utilizza per pitturare zone di difficile accesso come, per esempio, termosifoni.
|
Suzione: Pressione negativa esercitata orizzontalmente dal vento sulle superfici verticali di un edificio situate a sottovento, e quella esercitata perpendicolarmente alle superfici di copertura con pendenza inferiore a 30°. |
Svasare: 1. Allargare il bordo di un orifizio a forma conica.
Si utilizza per ospitare la testa della vite o bullone, in maniera che questa rimanga livellata con la superficie o al di sotto di essa.
2. Operazione che consiste nell'allargare un foro o bocca di un tubo.
Si realizza allo scopo di ospitare l'estremità di un'altra conduttura e procedere all'unione.
|
Svasato: Forma che presenta un vuoto, arco, porta o finestra, la cui apertura di uno dei suoi paramenti o lati è maggiore
degli altri.
|
Sviluppo delle competenze: Formazione mirata di breve durata, generalmente impartita dopo un ciclo d’istruzione o formazione iniziale e finalizzata all’integrazione, al miglioramento o all’aggiornamento delle conoscenze, abilità e/o competenze acquisite nell’ambito di una formazione precedente. |
Svolazzamento: Oscillazione rapida di una struttura o
elemento flessibile tipo cavo o membrana, provocata dagli effetti aerodinamici del vento.
|
Svuotamento: Eliminazione dell'acqua da uno scavo mediante drenaggio o pompaggio. |
Taccuino: Insieme di fogli di carta uniti in una delle loro estremità, in modo che si possano sfogliare o strappare facilmente.
Si utilizza per scrivere annotazioni, prendere dati e misure, disegnare schizzi, etc.
|
Tacheometro: Goniometro di minore precisione per la misurazione di direzioni, compresa tra mezzo e due minuti centesimali, provvisto sempre di un dispositivo di misurazione di distanze.
Si utilizza per misurare allo stesso tempo distanze e angoli, sia verticali che orizzontali.
|
Tagliare il tronco in tavole: Operazione che consiste nel dividere in tavole un tronco.
Si realizza per fare tavole.
|
Tagliavetri: Utensile a forma di matita, provvisto di un piccolo disco di ferro o di una punta di diamante.
Viene utilizzato per tagliare il vetro. |
Taglierina per piastrelle: Utensile provvisto di una rotella o rullo tagliente che scorre tra due guide.
Viene utilizzato per tagliare le ceramiche.
|
Taglierino: Lama retrattile alloggiata nel manico del coltello. Le lame possono essere cambiate totalmente o parzialmente dopo l'utilizzo. Esiste una grande varietà di modelli e misure di lame.
Viene utilizzata per realizzare qualsiasi tipo di taglio, ritaglio di sagome, ecc.
|
Taglio a 45^: Taglio ad ugnatura realizzato sul bordo di un pezzo a 45°.
Si utilizza per incastrare due pezzi formando un angolo di 90°.
|
Taglio a sega: Rivestimento di pietra la cui finltura viene ottenuta tagliando, con una sega, il blocco di pietra estratto dalla pietraia.
Viene utilizzato come copertura di paramenti, di solito esterni.
Si realizza con arenaria, roccia calcarea, marmo, granito, ecc...
|
Taglio longitudinale: Taglio di un materiale fibroso praticato nella direzione delle fibre o venature. |
Talco: Minerale di silicato di magnesio, di colore verde chiaro, bianco o grigio e lucentezza periata.
Si utilizza nella preparazione di pitture ad acqua.
|
Tamburato: Pannello formato da riquadri di assicelle assemblate a incastro o a cellette di diverse forme.
Serve da armature e ripieno fra due tavolati.
Si utilizza con legno, cartone o altro
materiale.
|
Tamburo della cupola: Corpo cilindrico o poligonale che serve da base a una cupola.
Si utilizza come elemento ornamentale, coprendo diversi spazi.
|
Tampone: 1. Utensile manuale di fabbricazione propria a forma di sfera. È costituito da una tela fine, tipo garza, esternamente e riempito di tela, tipo flanella.
Si utilizza nella verniciatura di mobili e piccoli pezzi di legno. La vernice utilizzata solitamente è di fabbricazione propria e consiste in un miscuglio di gomma, lacca e alcool.
2. Palla piccola che si utilizza per applicare la pittura.
Si impiega per ottenere effetti decorativi con tecniche specifiche.
Può essere di spugna, carta e stoffa. |
Tampone di carta: Tampone realizzato con carta.
Si utilizza per ottenere effetti simili allo
straccio su superfici non assorbenti.
|
Tampone di spugna: Tampone confezionato con spugna.
Si utilizza per la realizzazione e lavori di spolvero, spugnato e affissione.
|
Tampone di straccio: Tampone realizzato con tela.
Si utilizza per le rifiniture di allo straccio.
|
Tangente: Linee o superfici che si toccano o hanno punti comuni senza arrivare ad intersecarsi. |
Tappeto d' attacco: Superficie di finitura di una massicciata flessibile, costituita, in genere da uno strato di finitura o di logoramento, e uno strato di aderenza.
Viene utilizzato per permettere una conduzione comoda. È resistente all'usura e agli agenti climatici proporzionando una buona aderenza che eviti gli slittamenti.
Si realizza, in genere, con catrame e con miscele bituminose.
|
Tappeto d' usura: Superficie di finitura e logoramento di una massicciata che si trova a diretto contatto col traffico su ruote.
Viene utilizzato come strato resistente
all'usura e agli agenti climatici offrendo inoltre una buona aderenza che eviti lo slittamento nelle vie di traffico.
Si realizza in genere con catrame o miscele bituminose.
|
Tappezzeria di carta: Tecnica decorativa che consiste nel fissare strisce di carta sul supporto mediante incollatura. Alcuni tipi sono lavabili e molto resistenti all'uso.
Si impiega su soffitti e pareti interne dove si richieda questa finitura decorativa caratteristica.
Può realizzarsi con carta da parati liscia o goffrata, rivestimenti vinilici
e stoffe con supporto di carta.
|
Tappi auricolari: Protettori monouso o riutilizzabili che si introducono nel canale uditivo o nella cavità dell'orecchio, bloccando
la entrata.
Sono finalizzati a proteggere il lavoratore da livelli sonori alti, continui o rumori d'impatto elevati.
|
Tappo: Accessorio metallico o di materiale plastico filettato esternamente.
Si utilizza per chiudere l'estremità di un tubo, conduttura o apertura d'uscita di un recipiente.
|
Targhetta: Cornice o quadretto delineato nel margine inferiore destro, che da informazioni basilari come, per esempio: tipo di disegno
rappresentato, scala, autore del progetto ed altro.
|
Tassa: Tributo che si esige per l'uso occasionale di certi servizi generali. |
Tassa per l' industria: Addebitamento supplementare sul preventivo d'opera in base al guadagno dell'appaltatore.
Si attribuisce per via indiretta applicando una percentuale sul preventivo d'esecuzione materiale.
|
Tassello: Pezzo cilindrico di plastica o metallo dotato di alette e un orifizio centrale, che si introduce in una perforazione del suo stesso diametro e si espande all'inserimento di una vite.
Si utilizza per fissare elementi. |
Tassello a bilancino: Pezzo costituito da una vite a spirale provvista di un bilancino, il quale assume una posizione trasversale ad essa, una volta introdotto nel foro.
Si utilizza come elemento di sostegno in controsoffitti.
|
Tassello chimico: Elemento formato da un'ampolla con resina che viene messa in un foro per rompersi all'introduzione di una vite facendo sì che si mescoli la resina con l'induritore.
Viene utilizzata nel bloccaggio di elementi che richiedono grande resistenza.
|
Tassello da forati: Pezzo a forma di guaina cilindrica che si introduce nel foro e si deforma all'interno per mezzo di un dado conico pronto a ricevere una vite.
Si utilizza come elemento per appendere su materiali vuoti di poco spessore.
|
Tassello di ancoraggio: Pezzo lungo di metallo, a sezione cilindrica, con un estremo a vite e un altro con un dente, per incastrarlo nel calcestruzzo o muratura.
Si utilizza per fissare piloni, travi e altri elementi al calcestruzzo o alla muratura.
Si realizza con barre di acciaio nervato o liscio.
|
Tassello in legno: Rocchio o pezzo di legno che viene incastrato in un muro o muratura e bloccato con malta di gesso.
Si utilizza per inchiodare o sostenere un altro elemento su di esso.
Si realizza in legno.
|
Tavella: Laterizio ceramico vuoto di spessore compreso tra 2 e 3 cm.
Viene utilizzato nella costruzione di incassature e rinforzi.
|
Tavellare: Collocare tavelle unite per lo spigolo.
Si realizza per formare tramezzi o per
riempire gli spazi tra travetti nei solai.
Si effettua con tavelle in laterizio unite con malta.
|
Tavellato: Cappa per la formazione degli spioventi di una copertura, appoggiata su una struttura di travi, travetti o muri traforati.
Viene utilizzato come elemento di base per l'appoggio delle tegole nella costruzione degli spioventi di una tettoia.
Si realizza con tavole di legno, tavelle di ceramica o pannelli di calcestruzzo leggero.
|
Tavellone: Laterizio vuoto semplice con dimensioni minime di piatto di
20 cm x 40 cm.
Viene utilizzato nella costruzione di pareti divisorie, contropareti e soffittature.
|
Tavola: 1. Asse squadrata di sezione rettangolare e di larghezza e spessore inferiore di quella del tavolone, generalmente di 20 x 5 cm.
Viene utilizzata per impalcature,
puntellamenti ed intelaiature.
2. Elemento squadrato di sezione rettangolare, di spessore
compresoo tra 2 e 5 cm. e di grande
ampiezza.
Viene utilizzato nella realizzazione di
intavolature di soffitti, come rivestimento, in pavimenti e armature.
|
Tavola con parte di corteccia: Pezzo o tavola laterale che rimane della spezzatura di un tronco.
Si utilizza come tavola in applicazioni rustiche e per fabbricare truciolati.
|
Tavolaccio di sponda: Tavolaccio di legno o altro materiale,
collocato verticalmente nei laterali di una puntellatura, sia di fossato, pozzo o galleria, o in una cassaforma da muro.
Si realizza solitamente con tavola di legno segato, resinoso e di fibra diritta (pino o abete).
|
Tavolare: Pavimentare con legno.
Si realizza per collocare o costruire un tavolato o assito.
Si effettua con listoni, tavole e tavolette in legno.
|
Tavolato: 1. Superficie di tavole o travicelli a base di assi sottili o tavole di legno, che formano la base di copertura delle tegole.
Viene utilizzato come superficie o elemento di appoggio delle tegole o delle placche della copertura.
Si realizza con tavole, assicelle o travicelli di legno.
2. Insieme di tavole orizzontali assemblate di punta e che formano la parte laterale dell'armatura che viene a contatto con cemento.
Viene utilizzato in tutti i tipi di armature.
Si realizza con tavole di legno segate, resinose e di fibra retta (pino o abete).
3. Elemento o sagoma di coltello formato da diverse tavole tagliate (profili, tiranti) sulle quali appoggia manto della centina.
Si utilizza nella grandi luci.
Viene realizzato in legno.
4. Elemento composto o strutturato a base di tavole.
Viene utilizzato come rivestimento o struttura ausiliare ad un altro elemento costruttivo.
Si realizza con tavole di legno.
5. Assito leggero con carattere di elemento provvisorio.
Si utilizza come elemento ausiliario nel montaggio o costruzione di un elemento costruttivo.
|
Tavolato a perlinato: Tavolato in legno formato da un'anima di listoni incollati o meno, ricoperto da lamine incollate.
Si utilizza in rivestimenti e carpenteria. |
Tavolato assemblato ad incastro: Tavolato in legno formato da tavole incastrate a maschio e femmina, che possono essere non solo incastrate, ma anche incollate.
Si utilizza in rivestimenti e carpenteria. |
Tavolato di rivestimento con tavole sagomate a "Z": Assito costruito per esterni, formato da tavole con gli spigoli superiori ribassati affinché si incastrino nelle scanalature o calette degli spigoli inferiori.
Si utilizza come rivestimento di facciate e paramenti.
Si realizza con legno segato.
|
Tavolato di rivestimento con tavole trapezoidali: Assito costruito per esterni, formato da tavole assottigliate che presentano un taglio obliquo lungo lo spigolo inferiore per alloggiare lo spigolo superiore della tavola sottostante.
Si utilizza come rivestimento di facciate e paramenti.
Si realizza con tavole o tavolette di legno.
|
Tavolato di rivestimento sovrapposto: Assito costruito per esterni, formato tavole di sezione variabile collocate orizzontalmente, con lo spigolo inferiore di ogni tavola più largo, sovrapposto allo spigolo superiore della tavola inferiore, più stretto.
Si utilizza come rivestimento di facciate e paramenti.
Si realizza con tavole o tavolette
di legno.
|
Tavoletta IGM: Cartografia standard di una porzione di territorio in scala 1:25000. Quattro tavolette di territori contermini compongono un Quadrante disponibile in scala 1:50000. Quattro quadranti compongono un Foglio disponibile in scala 1:100000. |
Tavolo: Piattaforma orizzontale provvista di gambe.
Viene utilizzato per la sua superficie rializata per svolgere diversi lavori.
|
Tavolo da lavoro: Parte o insieme di parti a forma di tavola piana orizzontale, ad una certa altezza dal suolo.
Funge da banco di lavoro in cucina.
Si realizza in legno, metallo o pietra (granito, marmo, ecc.)
|
Tavolone: Asse squadrata di sezione rettangolare di spessore maggiore
di 4 cm e larghezza dell'ordine di tre volte lo spessore.
Viene utilizzato per costruire impalcature, come elemento strutturale e per intelaiature.
|
Tavolone ceramico: Pezzo piatto rettangolare in cui predomina la superficie rispetto allo spessore. Si fabbrica a partire da materiali argillosi con fori sulla testa e di dimensioni maggiori al mattone di argilla.
Si impiega nella formazione di tavolati di copertura.
|
Tecnica: Insieme di conoscenze e procedure pratiche impiegate nello sviluppo di una scienza o arte. |
Tecnigrafo: Strumento disegnato specialmente per essere usato nei lavori di delineazione. È dotato di due righelli che permettono lo spostamento orizzontale, verticale e rotatorio, mediante un binario superiore e un braccio laterale metallico. |
Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC): Tecnologie che consentono la raccolta, la conservazione, il reperimento, l’elaborazione, la trasmissione e la diffusione in forma elettronica dell’informazione |
Tegola: Pezzo impermeabile in diversi materiali e forme, disegnato per sovvrapporsi ad altri e raccogliere ed evacuare l'acqua piovana.
Si utilizza nel rivestimento di coperture inclinate, formate da tavole o solai con inclinazione non minore a 15°.
|
Tegola a due canali: 1. Tegola di calcestruzzo che forma due canali piatti e due coppi sullo stesso pezzo.
Si impiega nel rivestimento di coperture inclinate.
2. Tegola di calcestruzzo che forma due canali e due coppi nello stesso pezzo.
Si impiega nel rivestimento di coperture inclinate.
|
Tegola a listone: Tavoletta o tavola sottile di legno segato tagliata in pezzi regolari che si posa come tegola.
Si utilizza nella realizzazione di coperture.
|
Tegola curva: Tegola di laterizio o di cemento, di forma concava.
Viene utilizzata per rivestire coperture inclinate; si fissa con malta di cemento, in pendenze da 15° a 22°.
|
Tegola d' asfalto: Tegola a base di prodotti bituminosi, provvista di un'armatura in fibra di vetro e di una rifinitura di granelli minerali.
Viene utilizzata per rivestire coperture con pendenze minime del 20%.
|
Tegola di bordo: Elemento dello stesso materiale, ceramica o cemento, della tegola piatta dello spiovente e a forma di L.
Viene utilizzata nella formazione degli orli liberi dello spiovente nelle coperture inclinate.
|
Tegola di calcestruzzo: Tegola di diverse sezioni fabbricata con cemento ed inerti adeguatamente dosati, seccata con stufa in ambiente umido.
Si impiega nel rivestimento di coperture inclinate formate da lastre o solai con inclinazione non inferiore a 15 né superiore a 60°.
|
Tegola di colmo: Pezzo della tegola dello spiovente dello stesso materiale, laterizi o cemento, e di forma speciale.
Si utilizza nella formazione di colmi e comignoli con copertura inclinata di tegole.
|
Tegola di ventilazione: Pezzo dello stesso materiale (ceramica o cemento) della tegola dello spiovente, dotata di un'apertura protetta contro la penetrazione di acqua piovana.
Si utilizza su coperture inclinate per dotare di ventilazione lo spazio inferiore.
|
Tegola di vetro: Tegola di vetro modellata con la stessa forma e dimensioni della tegola che deve sostituire.
Si utilizza in coperture inclinate come elemento di illuminazione del sottotetto.
|
Tegola in cotto: Laterizio fabbricato con argilla o terra argillosa sottomessa a cottura. Presenta diverse forme e misure.
Viene utilizzata per rivestire coperture
inclinate formate da tavolati o intelaiature con inclinazione non minore di 15° né maggiore di 60°.
Osservazioni:
Si può denominare anche
TEGOLA IN LATERIZIO.
|
Tegola in fiamminga: Tegola in laterizio con sezione a forma di S che forma canale e coppo.
Si impiega nel rivestimento di coperture inclinate.
|
Tegola mista: Tegola ceramica che forma un canale piatto e una superficie curva.
Viene utilizzata nei rivestimenti di tetti
inclinati.
|
Tegola piana: di sezione piana o leggermente scanalata, provvista di incastri e sporgenze per la sovrapposizione
e la posa.
Viene impiegata per rivestire coperture inclinate; si fissa con malta di cemento o viene inchiodata, in pendenze da 23° a 60°.
|
Tegolo in cemento armato: Pannello semiresistente di cemento armato o precompresso.
Si utilizza per la costruzione di solai con luci e carichi grandi.
|
Telaio: Armatura, fissa o mobile, destinata a sorreggere pannelli o vetrature.
Si realizza con profili metallici o stecche di legno.
|
Telaio d' armatura: Struttura o insieme di pezzi adeguatamente connessi tra di loro.
Si utilizza come elemento resistente
di un edificio, opera o parte di essa.
Si realizza con legno, acciaio, cemento armato o altri materiali.
|
Temperare: Processo industriale basato su un riscaldamento e un successivo raffreddamento brusco, per ottenere un aumento della resistenza del materiale.
Si realizza nella fabbricazione di metalli, vetri e altri materiali.
|
Temperatura: Grado di calore di un corpo o dell'aria.
Lo strumento utilizzato per misurare la temperatura è il termometro.
L'unità di misura è il grado Celsius (°C) o grado Kelvin (K).
|
Temperatura di colore: Colore di una fonte luminosa rispetto al colore che produce un corpo nero a una temperatura determinata.
|
Temperino: Utensile provvisto di una lama e un orifizio troncoconico dove viene introdotta la punta della matita.
Si utilizza per fare la punta alle matite. |
Tempo di garanzia: Periodo di tempo, a partire dal momento di consegna dell'opera, durante il quale l'appaltatore mantiene la responsabilità per ciò che si riferisce all'esecuzione del contratto. |
Tempo di riverberazione: Tempo durante il quale l'intensità all'interno di un'area si riduce ad una milionesima parte del suo valore iniziale; vale a dire, in 60 dB dopo la sconnessione della fonte sonora. |
Temporizzatore: Meccanismo che mantiene collegato un impianto di illuminazione temporaneamente dopo l'attivazione.
Viene utilizzato negli impianti di
illuminazione dei vani scala o di garages e, in generale,
qualsiasi zona illuminata a tempo.
|
Temprato: Stato di durezza superficiale che si produce su un materiale ferroso mediante un trattamento di carburazione e riscaldamento. |
Tenaglia: Utensile di ferro con i bracci articolati che muovono due mandibole.
Viene utilizzata per tenere oggetti o per tagliare il filo di ferro.
|
Tenda alla veneziana: Sistema di oscuramento costituito da lame che non hanno un telaio e vengono appese nella parte superiore dello spazio. Le lame sono orientabili e possono piegarsi una sopra l'altra.
Viene utilizzata per regolare l'entrata della luce.
Di solito si realizza con alluminio o PVC.
|
Tendere: 1. Operazione di mettere in trazione o assicurare con tiranti un pezzo o elemento.
Si realizza in strutture con armature post e pretese.
Si effettua con un tractel, tensore o apparecchio simile.
2. Mettere in tensione un pezzo o elemento tramite allungamento.
Si realizza con un tenditore o apparecchio simile.
|
Tendere a posteriori: Tecnica nella quale l'armatura viene
sottoposta ad uno sforzo iniziale di trazione, fino a quando il cemento
diventa duro.
Si realizza nel cemento armato messo in tensione successivamente.
Si effettua con un'armatura costituita da cavi introdotti in fodere o guaine e tirati con un cric.
|
Tenditore: Manicotto di acciaio filettato in due metà con sensi opposti, che riceve il gancio a vite dell'elemento da tendere.
Si utilizza collocato nella giuntura di una barra o tirante per tenderla.
|
Tendone: Protezione costituita da un tessuto fitto montato su un'armatura metallica. Può avvolgersi o piegarsi sulla facciata o in un apposito spazio vuoto.
Viene utilizzato come elemento di protezione e controllo della luce del sole.
Si realizza normalmente in tela. |
Tenia: 1. Listello o filetto in rilievo che separa
il fregio dell'architrave in una trabeazione.
Si utilizza come elemento estetico e decorativo.
Si realizza di solito con pietra o calcestruzzo.
2. Modanatura piatta in cui la sporgenza o risalto è uguale all'altezza.
Si utilizza come elemento estetico o decorativo.
Si realizza solitamente in pietra, calcestruzzo o laterizio.
|
Tenone: 1. Parte sporgente lavorata e diminuita di sezione in un pezzo che deve assemblarsi nell'incastro di un altro.
Si utilizza nella formazione di unioni e assemblaggi.
2. Ribasso lungo laterale realizzato sul bordo o spigolo di un pezzo di legno, per farlo incastrare nella scanalatura di un altro pezzo.
Si utilizza nell'unione e assemblaggio di due pezzi per formare un incastro a maschio e femmina.
|
Tensione: Quoziente tra lo sforzo o sollecitazione e l'area della sezione sulla quale agisce. |
Tensione superficiale: Forza che si sviluppa sulla superficie libera di un liquido che tende a ridurre detta superficie al minimo. |
Teodolite: Goniometro di grande precisione, superiore al mezzo minuto centesimale, per la misurazione di direzioni su entrambi i lembi.
Si utilizza per misurare angoli orizzontali e verticali mediante cerchi graduati.
|
Termica: Insieme di aspetti ed elementi relativi al calore o alla temperatura. |
Terminale a gomito pluviale: Parte o estremità inferiore di una grondaia per pioggia di forma curva.
Si utilizza per allontanare l'acqua dal paramento.
Si realizza con lo stesso materiale delle grondaie.
|
Terminale di tiraggio: Tubo cilindrico collocato nella parte superiore della canna fumaria; a volte è sporgente.
Si utilizza per aumentare il tiraggio e disperdere il fumo.
È realizzato con tubo in laterizi o in metallo.
|
Termometro: Apparato destinato a misurare la temperatura in un meccanismo o nell'ambiente. |
Termoplastico: Materiale plastico che si ammorbidisce per azione del calore senza alterare le proprie caratteristiche e si indurisce nuovamente raffreddandosi. |
Termoresistente: Materiale plastico che, una volta lavorato come corpo solido, non perde la forma per azione del calore o della pressione, né può essere oggetto di trasformazioni |
Termosifone: Apparecchio o elemento di riscaldamento, costituito da un insieme di lamiere, pezzi o tubature in batteria.
Si utilizza per mettere a contatto un circuito di acqua calda o vapore con l'ambiente da riscaldare.
|
Termosifone di acciaio: Termosifone formato da un pannello di pezzi in batteria di lamiera d'acciaio.
Si utilizza in edifici d'uso o funzionamento continuo e di grande inerzia termica.
|
Termostato: Dispositivo che, a seconda delle alterazioni di temperatura di un locale, invia un comando elettrico, meccanico o idraulico agli elementi regolatori in modo che questi mantengano la temperatura fissata precedentemente.
Viene utilizzato per la regolazione automatica della temperatura. |
Terna: Macchina a motore su ruote o cingoli, provvista di un meccanismo idraulico di carico nella parte frontale e di una pala di scavo nella parte posteriore, che possono essere usati alternativamente.
Viene utilizzata per scavare, raccogliere, trasportare e scaricare materiali.
|
Terracotta: Pezzo di creta fine o argilla cotta sotto forma di mattone, mattonella o modanatura.
Si utilizza nel rivestimento decorativo di pareti e suoli.
|
Terrapieno: Massa di terra al di sopra del profilo naturale del terreno.
Viene utilizzato per raggiungere il livello di piano desiderato.
Si realizza con terra e ghiaia, normalmente compattate.
|
Terrazza: Copertura piana di un edificio nella quale si può transitare o permanere. Normalmente è delimitata da un parapetto, ringhiera o chiusura esterna dell'edificio. |
Terrazzamento: Spianamento di un terreno formando piani scaglionati.
Si utilizza in scavi su strati resistenti inclinati affinchè le superfici di posatura siano orizzontali.
Si realizza con terre scavate e compattate.
|
Terreno: Insieme di sostanze minerali che formano la superficie della terra e che si classificano a seconda dell'origine comune o formazione di una stessa epoca.
|
Terreno a buona coesione: Terreno formato principalmente da argille, che possono contenere inerti in quantità moderata. Possiede una resistenza considerevole e una coesione significativa quando è sommerso. |
Terreno fabbricabile: Superficie di suolo urbano idonea per
l'edificazione.
|
Terreno incoerente: Terreno formato principalmente da inerti (ghiaia, sabbia e limo inorganico) ma può contenere anche argille in quantità moderata, la cui resistenza è dovuta all'attrito interno.
Presenta poca coesione e frana facilmente.
|
Terriccio vegetale: Terra formata da una miscela di materia inorganica e di materia organica in decomposizione.
Si utilizza nel giardinaggio.
|
Terzere: Trave disposta orizzontalmente su puntoni dritti o ad arco, e trasversalmente a questi, disposti parallelamente uno con l'altro.
Viene utilizzato come parte dell'intelaiatura strutturale nelle coperture di legno e metalliche che devono supportare l'intavolatura, o anche, direttamente, le parti della copertura.
Si realizza con travicelli di legno
(pino, rovere,castagno, ecc.) o profili metallici di acciaio.
|
Terzo settore: Insieme di istituzioni, gruppi e associazioni (strutturate o informali)
che all'interno del sistema economico si affianca allo Stato e può fungere da mediatore tra autorità pubbliche e cittadini |
Tessera: Piccolo elemento poligonale di spessore variabile, che può essere di marmo, pietra, vetro o terra cotta.
È decorativa.
Viene utilizzataella realizzazione di rivestimenti e mosaici.
|
Tessuto geotessile: Materiale tessile, non tessuto, di fibbra sintetica.
Possiede un'alta resistenza agli strappi e alle forature.
Viene impiegata come lamina divisoria in impermeabilizzazioni e come membrana filtrante.
Osservazioni:
Può essere denominato TESSUTO NON TESSUTO ed è disponibile in rotoli di diversa altezza.
|
Testa: 1. Spigolo trasversale o dimensione minore della faccia di un mattone o quadrone di pietra a forma di parallelepipedo.
2. Faccia estrema di un mattone o pietra
squadrata a parallelepipedo definita da larghezza e spessore.
|
Testata smerigliatrice: Disco realizzato in diversi materiali che viene montato su una molatrice, trapano elettrico o levigatrice eccentrica.
Si impiega per lisciare superfici e ottenere +brillantezza dopo l'applicazione di cera.
Può essere di diversi tipi: acrilico, di lana e di spugna.
|
Tetto:
Chiusura superiore ed esterna di un edificio, sistemata in diverse maniere, che può essere risolta con varie soluzioni costruttive sia per la chiusura che per la struttura.
Si utilizza come elemento di chiusura e protezione.
Si realizza con diversi materiali.
Osservazioni:
Può anche essere definita COPERTURA.
|
Tetto a due falde: Copertura formata da due spioventi rettangolari di una facciata a forma cuspidale, la cui pianta è semplicemente rettangolare.
Si utilizza in differenti tipi di costruzioni, siano esse residenziali, industriali o popolari. La loro tipologia non è molto complessa.
Viene realizzato con tutti i tipi di materiali usati per le coperture inclinate.
Osservazioni: Può anche essere definita COPERTURA.
|
Tetto a mansarda:
Copertura inclinata che presenta spioventi sfalsati formando diversi piani; lo spiovente inferiore e quello con inclinazione maggiore.
Si utilizza per aumentare lo spazio disponibile sotto la copertura o semplicemente come elemento estetico.
Si realizza con tutti i tipi di materiali che si utilizzano in coperture inclinate. |
Tetto a punto e travi: Armatura di copertura formata da pezzi resistenti inclinati chiamati "puntoni" che sorreggono e si assemblano da sopra sulla fila e si appoggiano nella parte inferiore su
pezzi orizzontali chiamati "staffe" fissati al muro.
Si utilizza come elemento strutturale di copertura.
Si realizza in legno.
|
Tetto a quattro falde: Copertura di pianta poligonale, la cui particolarità è che non ha un colmo o un architrave perché tutti gli spioventi finiscono in un punto, assumendo forme triangolari o trapezoidali.
Viene utilizzato come finltura ornamentale e compositiva di un edificio, per coprire un chiosco o un lucernario.
Si realizza non diversi materiali, a seconda della sua tipologia.
Osservazioni: Può anche essere definita COPERTURA.
|
Tetto a shed: Copertura formata dalla successione di altre coperture minori, cuspidali e assimmetriche, e con gli spioventi alterni nello stesso senso di orientamento.
Viene utilizzato come copertura di edifici industriali.
Si realizza con lamine di fibrocemento, lamiere di acciaio galvanizzato o lucido e lamine sintetiche.
|
Tetto con copertura di fibrocemento: Copertura di edifici costruita con lastre di fibrocemento collocate su tetti o strutture ausiliarie.
Viene utilizzato normalmente in edifici industriali.
Si realizza con tegole, lamine o placche di fibrocemento collocate su strutture ausiliarie di ferro o direttamente su telai.
|
Tetto con copertura di lamiera galvanizzata: Copertura di edifici costruita con lamiere sottili o pannelli metallici che vanno collocati su rivestimenti spioventi, formati da intelaiature metalliche o di cemento armato.
Viene utilizzato normalmente in edifici industriali.
Si realizza con lamiere sottili o pannelli formati da un doppio strato di lamiera di ferro galvanizzato con l'interposizione di un isolante.
|
Tetto con copertura di tegole in cotto: Copertura di edifici, costruita con tegole in cotto su piani di copertura formati da tavole o solai, con pendenza compresa tra 15 e 60 gradi.
Si usa soprattutto in edifici residenziali.
Si realizza con tegole in cotto, con diversi trattamenti di finltura.
|
Tetto con copertura in tegole d' asfalto: Copertura di edifici costruita con lastre di materiale d'asfalto collocate su rivestimenti spioventi formati da tavole o telai, con una inclinazione maggiore di 30°.
Viene utilizzato in edifici che necessitano spioventi con grandi pendenze o verticali.
Si realizza con tegole o lastre d'asfalto, inchiodate ed aderenti al piano della copertura.
|
Tetto in ardesia: Copertura di edifici costruita con pezzi di ardesia su piani di copertura formati da tavolati o solai, con inclinazione maggiore a 30 gradi.
Si utilizza come elemento di protezione contro gli agenti atmosferici.
Si realizza con tegole o piastrelle di ardesia su listelli o tavolati.
|
Tetto piano: Copertura la cui superficie è orizzontale o di scarsa pendenza
(fra l'1% e il 3%).
Viene utilizzato normalmente nelle zone climatiche asciutte o negli edifici la cui copertura deve essere transitabile o a giardino.
Si realizza con vari materiali.
|
Tettoia: 1. Tettuccio o mensola che sporge sopra un balcone, finestra o veranda.
Viene usato come elemento di protezione contro la pioggia e il sole,
e anche come elemento decorativo.
Si realizza con diversi materiali.
2. Copertura a una sola pendenza addossata a un muro o edificio.
Si utilizza come elemento di chiusura e protezione.
Si realizza con diversi materiali
3. Tetto di piccole dimensioni, addossato ad un muro.
Si utilizza per coprire una porta o finestra.
Si realizza con diversi materiali. |
Timpano: 1. Parte di un muro o parete di minore
resistenza, situato fra due file orizzontali consecutive di mattoni.
Viene utilizzato per la realizzazione di muri formati da corsi di mattoni alternati a corsi di altro materiale,
come elemento di ripieno fra due striscie di mattoni.
Si realizza con murature di pietrame, mattone crudo.
2. Zona centrale di un frontone a forma
triangolare, nonché lo spazio compreso tra l’archivolto e l’architrave di una porta in un'arcata.
Si realizza con pietra sbozzata. |
Timpano dell' arco: Timpano o triangolo che lascia un arco iscritto in un quadrato.
Si utilizza nel riempimento e formazione di pennacchi, timpani o arcate.
Si realizza in pietra, calcestruzzo o materiale in laterizio.
|
Tinta a base acquosa: Prodotto che si presenta in polvere o cristalli e utilizza l'acqua come diluente.
Si caratterizza perché gonfia leggermente il legno e solleva le fibre non ben lisciate. Ha un'asciugatura lenta.
Attualmente si impiega poco. |
Tinta a base oleosa:
Miscela di pigmenti a base oleosa, tipo trementina o benzina.
È caratterizzata dalla tintura intensa con penetrazione poco profonda.
Si impiega per tinteggiare legno e nella tecnica del "venato" su legni morbidi e con fibra poco compatta. |
Tinta chimica tradizionale: Prodotto di diversa natura che, per reazione chimica, fissa i colori del legno, naturali o artificiali, facilitando la penetrazione ed evitando che stingano.
Non aggiungono colore, bensì ne provocano la comparsa, aumentando l'effetto di contrasto tra le parti scure e chiare.
Si impiega su elementi di legno per risaltarne la venatura, inscurirli, ecc...
|
Tinta penetrante: Colorante a base acquosa, generalmente benzina, e trementina minerale come dissolvente.
Si caratterizza per il fatto che viene assorbita molto bene dal legno e che presenta grande potere colorante.
Si impiega per tingere legni duri e di buona qualità e anche legni grezzi. Può servire da finltura con una buona applicazione.
|
Tipologia edificatoria: Tutte le edificazioni costruite con tipologia similare. |
Tiraggio del camino: Tiraggio naturale o artificiale, dovuto alla compensazione fra correnti ascensionali di vapori e fumi prodotti in un camino, e quelle d'aria fredda provenienti dall'esterno. |
Tiralinee: Strumento di metallo a mo' di pinzette, la cui separazione si regola con una vite. Serve per tracciare linee di inchiostro più o meno spesse, secondo la separazione delle
pinzette.
|
Tirantare: Assicurare un pezzo o elemento mediante tiranti.
Si utilizza per assicurare con tiranti e dare stabilità ad un elemento disposto verticalmente, ad una struttura o parte di essa.
Si realizza con cavi, barre d'acciaio e listoni o tavole di legno.
|
Tirante: 1. Elemento orizzontale che in una capriata o armatura di una copertura, lavora a trazione mettendo in tiro la struttura.
Viene utilizzato per controventare i puntoni di una capriata o di una struttura in generale.
Si realizza con legno, o meglio con acciaio in profili, tubi o cavi.
2. Asta, cavo o piastrina che funge da tirante verticale, facendo pendere un elemento da un altro superiore.
Si utilizza in tutti i tipi di sistemi strutturali, da una centina o capriata a un ponte pendente.
Si realizza con materiali metallici, generalmente acciaio.
3. Qualsiasi pezzo o elemento che si impiega per assicurare con tiranti, impediendo la diminuzione o
aumento di distanza fra due parti
della carpenteria o dell'opera.
Si utilizza generalmente per contrarrestare la spinta contro il tavolato di superfici verticali in
carpenteria.
Si realizza con fil di ferro o legno segato.
4. Filo di ferro o listello di legno a forma di briglia, che lega la casserature di travi o muri.
Si utilizza per assicurare, sospendere o tendere due elementi di una casseratura.
Si realizza con filo d'acciaio o piccoli listelli di legno segato.
5. Cavo, fil di ferro, barra o listone di legno che tira un altro elemento verticale, lavorando a trazione.
Si utilizza per tirare, tener saldo e dare stabilità a un elemento disposto verticalmente, una struttura o parte di
essa.
Si utilizza con cavo, barra d'acciaio, listoni o tavole di legno.
|
Tirolese: Variante del gocciolato con effetto di sovraccarico e intensità di rilievo senza far vedere il fondo.
Si utilizza su pareti e soffitti interni, come finitura decorativa, o dove si intendano nascondere i difetti del fondo.
Esiste la variante schiacciata con passaggio leggero di una spatola in plastica e anche quella che imita le costruzioni a conci.
|
Tixotropia: Qualità che presentano le pitture, in grado maggiore o minore, di recuperare velocemente la consistenza iniziale quando questa è venuta a meno a causa dell'agitazione o forza di taglio, come succede quando si rimescola la pittura o si applica a pennello o a rullo.
La misura della tixotropia si esprime
solitamente in unità U.K. del viscosimetro di Krebs.
|
TLV: Sigle dell'espressione inglese "Threshold Limit Vaiue".
Rappresenta la concentrazione media del prodotto nell'aria alla quale la maggior parte dei lavoratori può essere esposta ripetutamente senza subirne gli effetti nocivi.
I valori si esprimono in metri cubi di aria per litro di dissolvente evaporato o prodotto nebulizzato.
|
Togliere le centine: Togliere o smontare una centina dopo averla utilizzata.
Si realizza nella costruzione di volte
e archi.
|
Toluolo: Prodotto della famiglia degli idrocarburi aromatici.
È caratterizzato da evaporazione rapida, alta infiammabilità e tossicità.
Si impiega in applicazioni a pistola.
|
Tonalità di colore: Sensazione visiva percepita che ci indica che un determinato colore è rosso, rosa, giallo, o verdastro, ecc.
La scala di riferimento è il cerchio cromatico dove sono contenuti tutti
i toni.
|
Tondino astragal: Profilato di acciaio laminato di sezione circolare e di diametro compreso fra 6 e 50 mm.
Viene utilizzato nella preparazione di telai per il calcestruzzo armato.
|
Tondino liscio: Pezzo di acciaio laminato avente sezione circolare e diametro compreso tra 5 e 20 mm.
Si utilizza come pezzo di ancoraggio e nella realizzazione di armature per il cemento armato.
|
Topografia: Arte o scienza di descrivere e delineare dettagliatamente la superficie di un terreno.
|
Topografo: Tecnico che possiede le conoscenze necessarie per realizzare tutta una serie di riporti sul piano del terreno, progettazione di piani topografici e schizzi del terreno con tutti i
dettagli.
|
Torre di refrigerazione: Attrezzatura situata generalmente sulla copertura di un edificio con cui si estrae calore dall'acqua impiegata nel sistema di refrigerazione.
Si utilizza per il condizionamento di un
edificio.
|
Torsione: Stato di tensione prodotto su un pezzo per l'applicazione di due momenti uguali e opposti su piani perpendicolari alla direttrice che genera uno stato di deformazione in cui le sezioni perpendicolari alla direttrice slittano e girano le une rispetto alle altre.
|
Tracce delle setole: Tracce che lascia il pennello quando si stende la pittura su una superficie e che non spariscono asciugando. Erano molto frequenti nelle antiche pitture ad olio. |
Traccia: Scanalatura o canale che si pratica su un muro, tramezzo, soffitto o parete.
Si utilizza per incastrare condutture di impianti.
Si realizza a mano o con una scavatracce elettrica.
|
Tracciamento: Disegno o sagoma a grandezza naturale che si realizza sul suolo o parete per agevolare la presa di misure e l'orditura di un'opera o parte di essa. |
Tracciare: Tracciare o marcare sul terreno, solaio o altro elemento costruttivo, le linee delle fondamenta o pianta per procedere alla sua costruzione.
Si utilizza nelle fondamenta, murature e divisori, urbanizzazione e altre lavorazioni.
Si realizza con cavallette, picchetti e corde.
|
Trachelio: Parte della gola Scozia di una colonna compressa tra l'ipotrachelio e il capitello.
Si utilizza come elemento estetico e decorativo.
Si realizza con pietra tagliata. |
Trachite: Pietra naturale di origine vulcanica.
È rugosa e molto porosa.
Viene utilizzatala come pozzolana.
|
Tracimatore: Scaricatore, vano o apertura installato ad una certa altezza e posizione adeguata in un lago artificiale, ponte
o altro elemento costruttivo.
Si utilizza per prosciugare o scaricare le acque eccedenti da un lago artificiale o canalizzazione.
|
Tramezzare: 1. Dividere mediante tramezzi leggeri una stanza o locale.
Si utilizza per formare spazi più piccoli.
Si realizza con diversi materiali.
2. Operazione che consiste nel chiudere un vuoto o dividere uno spazio mediante un tramezzo.
Si realizza per costruire divisioni e chiusure.
Si esegue con mattone, legno o blocchi di gesso, carton-gesso, etc...
|
Tramezzo: Parete che non sopporta carichi, formata da strati lineari
di mattoni o da lastre prefabbricate.
Viene utilizzato per costruire partizioni e divisori all'interno di un edificio.
Di solito si realizza con mattoni o lastre prefabbricate di scagliola o cartongesso.
|
Tramezzo di scagliola: Tramezzo costruito con lastre di scagliola, in file successive, e unite con malta di gesso e scagliola.
Si impiega per costruire pareti divisorie e separazioni dentro la stessa abitazione o locale.
|
Tramezzo in cartongesso: Tramezzo costruito da pannelli in cartongesso montati su profili solitamente metallici.
Si utilizza per innalzare divisori e separazioni dentro una stessa abitazione o locale.
|
Tramoggia: Recipiente a forma di imbuto.
Si utilizza per contenere e guidare/controllare l'uscita di materiali.
|
Trancia a mano: Utensile a forma di grande forbice.
Viene utilizzata per tagliare pezzi metallici sottili a freddo.
|
Trancia blocchi: Utensile a forma di ghigliottina azionato da un palanchino.
Viene utilizzato per tagliare materiali di costruzione a forma di blocchi o lastre.
|
Transizione dalla scuola o dalla formazione al lavoro: Il passaggio dall’istruzione o formazione al lavoro, a partire da quando si lascia il mondo della scuola al momento in cui si approda al mondo del lavoro. |
Transpallet: Macchina ad autopropulsione elettrica od a trazione manuale. È provvista di braccio di trazione e direzionale, e di forche di acciaio dotate di movimento di sollevamento mediante sistema idraulico.
Si impiega per la movimentazione di
materiali caricati su pallet.
|
Trapanare: Fare o praticare un foro in qualsiasi materiale o elemento costruttivo.
Si realizza con un trapano.
|
Trapano a colonna: Macchina provvista di un portapunte azionato da un motore elettrico, collocata su una colonna metallica rigida dalla quale fuoriesce, nella parte inferiore, un tavolo di metallo regolabile in altezza.
Si impiega per realizzare perforazioni su pezzi.
|
Trapano a mano: Trapano manuale composto da un manico e una manovella che girando muove una punta conica tramite un sistema di pignoni.
Viene utilizzato per praticare buchi di piccolo diametro.
|
Trapano elettrico: Trapano provvisto di un motore elettrico che girando muove una punta conica. Possono venire accoppiati diversi tipi di punte e accessori.
Viene utilizzato per praticare buchi su diverse superfici e materiali.
|
Trapezio: Quadrilatero che ha due lati paralleli. |
Trapezoide: Quadrilatero che non ha nessun lato
parallelo.
|
Trasferibilità dei risultati dell’apprendimento: Possibilità che conoscenze, competenze e capacità siano utilizzate in un nuovo contesto professionale o formativo e/o siano convalidate e certificate. |
Trasformatore: 1. Piccolo interruttore costituito da due
elettrodi; uno di questi è bimetallico, con parti di diverso coefficiente di dilatazione.
Viene utilizzato per eccitare i tubi
fluorescenti.
2. Apparato elettrico che ha la funzióne di aumentare, ridurre, in generale, di trasformare la tensione di una conduzione o rete elettrica.
Viene utilizzato in tutti i tipi di reti elettriche, dalla tensione industriale alle fonti di alimentazione domestica.
|
Traslazione: Risultato del movimento o spostamento di una figura,
oggetto o elemento in una direzione data.
|
Trasportare: Portare un carico; pezzo o materiale da un punto o luogo a un altro.
Si utilizza per muovere materiali.
Si realizza con qualsiasi mezzo di trasporto o trasportatore (aereo, per cavo, nastro o cinghia).
|
Trasudare: Processo mediante il quale un liquido fuoriesce dal suo contenitore attraverso le pareti dello stesso.
|
Trattore: Macchina a motore su cingoli o pneumatici, provvista di un motore diesel.
Viene utilizzato come veicolo base di altri macchinari e per il traino di apparati.
|
Trattore agricolo: Macchina a motore su ruote con funzione di traino.
Viene utilizzata per il traino di veicoli
o mezzi di lavoro.
|
Trave: Elemento resistente orizzontale, appoggia o incassato nei suoi estremi, che sostiene peso di un'intelaiatura o altro elemento, lavorando principalmente a flessione.
Si utilizza per sostenere e trasmettere i carichi ai supporti di un edificio o opera.
Si realizza in legno, acciaio laminato
o cemento armato.
|
Trave a ginocchio: Trave o piastrella di pietra inclinata
resistente su cui poggiano i gradini di una scala.
Si utilizza per la elaborazione e costruzione di scale.
Si realizza con legno, acciaio laminato o cemento armato.
|
Trave d' appoggio: Trave addossata a un muro o parete, solitamente appoggiata a teste di travi sporgenti o modiglioni.
Si utilizza come elemento strutturale in intelaiature di legno.
Si realizza solitamente con legno. |
Trave d' appoggio dei puntoni e di ripartizione: Pezzo orizzontale o trave debitamente incassato, su cui si appoggiano e inchiodano i puntoni di una copertura.
Si utilizza per distribuire i carichi uniformemente e legare i muri in coperture con travi di ripartizione dei puntoni.
Solitamente si realizza in legno. |
Trave di bordo di apertura in solaio: Trave posta di traverso che riceve i carichi di altre, trasmettendoli a sua volta a delle travi laterali, per aprire un vuoto.
Si utilizza nei solai dei piani per lasciare i vuoti per la scala o l'ascensore.
Si fabbrica in legno, acciaio laminato o cemento armato.
|
Trave di collegamento: 1. Trave di calcestrutto armato, di sezione rettangolare costante, che assicura armature e reggitravi fra loro, evitando spostamenti e movimenti.
Si utilizza per fissare ed evitare cedimenti nella struttura di fondazione.
2. Trave di cemento armato, a sezione
rettangolare costante, la cui funzione è il collegamento tra fondazioni.
Si utilizza per risolvere possibili problemi di rovesciamento
o instabilità nelle fondamenta.
|
Trave di legno: Pezzo di legno rotondo o squadrato di grande misura, di dimensione minima di 12,5 cm.
Viene utilizzato come elemento strutturale per piloni e travi.
|
Trave in ribasso: Trave il cui lato sporge dalla superficie del paramento del solaio, essendo questo maggiore della sua larghezza.
Si utilizza in edifici e opere in cui non importa che sporga dal paramento del solaio.
Si realizza con legno, acciaio laminato o cemento armato.
|
Trave in ribasso di mensola a sbalzo: Trave che sporge da una struttura principale.
Si utilizza per sostenere la pensilina
di un suolo o una copertura.
Si realizza in legno, acciaio o cemento
armato.
|
Trave in spessore di solaio: Trave il cui lato è uguale allo spessore del solaio, essendo questo minore della sua larghezza.
Si utilizza in solai che richiedono superfici totalmente piane.
Si realizza con cemento armato. |
Trave lamellare: Materiale formato da lamine di legno di scarsa sezione, sovrapposte, incollate con resina e compresse.
Permette la costruzione di grandi elementi partendo da piccoli pezzi.
Viene utilizzata nella costruwione di elementi strutturali.
|
Trave maestra: Trave maestra o principale per portici di grandi luci, sulla quale poggiano le restanti travi, che sostiene l'insieme.
Si utilizza per sostenere grandi carichi.
Si realizza con legno, acciaio laminato o cemento armato.
|
Trave mista: Trave costituita da sezioni miste di
calcestruzzo e profili di acciaio laminato, unite mediante connettori, sfruttando le migliori caratteristiche di resistenza di ogni materiale.
Si utilizza in strutture sottoposte a grandi carichi.
|
Trave orizzontale: Trave orizzontale, dove appoggiano
le teste dei travetti di un solaio o un suolo.
Si utilizza per distribuire i carichi e legare i muri.
Viene utilizzato con legno, acciaio o cemento armato.
|
Trave orizzontale di colmo: Pezzo orizzontale che forma la cima di un'armatura di copertura, congiungendo i travetti.
Si realizza con legno o profili d'acciaio.
|
Trave piana prefabbricata: Trave semiresistente prefabbricata, costituita da una soletta di calcestruzzo e dalle armature corrispondenti.
Si utilizza nella costruzione di solai di grande luce e portata.
|
Trave rampa: Trave addossata ad un muro o parete, appoggiata su mensole o altro elemento.
Si utilizza come supporto con legno o
metallo.
|
Trave reticolare: Insieme di barre che formano un'intelaiatura in una struttura metallica di triangolazione molteplice.
Si utilizza in travi triangolate, travicelli o armatura trasversale di travetti.
Si realizza con profilati in acciaio. |
Trave rovesciata: Trave di cemento armato, a direttrice retta e sezione rettangolare costante, che lavora come una struttura rovesciata.
Viene utilizzata come fondamenta superficiale nei terreni inacessibili.
I carichi sono fissati al centro della struttura.
|
Traversa: Ciascuno dei pezzi o dei profili che costituiscono gli elementi orizzontali di un telaio, o anche, qualsiasi di questi compresi fra due montanti o elementi verticali.
Viene utilizzata per la formazione di porte e finestre.
Di solito si realizza in legno o materiale metallico
|
Traversa di base: Traversa inferiore del telaio di una finestra.
Si utilizza come pezzo per assicurare e fissare i pannelli.
Si suole realizzare con listoni di legno o profili metallici.
|
Traversina: Pezzo orizzontale che si colloca tra le teste di due puntoni in posizione parallela al tirante.
Si utilizza per la formazione di una capriata o centina.
Si realizza con legno o profilo di acciaio laminato.
|
Traverso: 1. Listello di legno o barra che ne attraversa altri per unirli e rinforzarli.
Viene utilizzato per unire le assi formando le barriere laterali di una puntellatura o intelaiatura di muri o zoccoli.
Si realizza con piccoli listelli di legno segato, resinoso e di fibra retta (pino, abete).
2. Tavola o travicello trasversale, orizzontale o verticale, che unisce i tavolati che formano una sola
superficie, assemblandoli e ricevendo i loro carichi.
Viene utilizzata per formare l'armatura di un puntellamelo.
Si realizza con tavole o listelli di legno
resinato (pino, abete, ecc.) segati o rotondi.
|
Traverso di fondello: Tavola addossata alla parte inferiore di un trave o di un tavolone (come base o rinforzo di questa), che si
appoggia su due puntelli.
Si utilizza come base e rinforzo di travi, travicelli, tavole di fondo o laterali, evitando la loro rottura o
deformazione.
Si realizza con legno resinoso, segato e di fibra retta
|
Traverso orizzontale: Trave collocato orizzontalmente a gomito in una intelaiatura di legno.
Viene utilizzato per rinforzare ed unire due dritti e contrastare la spinta dei vani contigui ad uno spazio vuoto.
Si realizza in legno.
|
Travetto: Elemenfo o listello trasversale alla travatura del tetto nel senso della pendenza e ivi appoggiato. Sopra i travicelli viene collocato il tavolato.
Viene utilizzato come parte dell'intelaiatura strutturale sui tetti di legno o di metallo, sostenendo il tavolato o altrimenti, direttamente, le tegole o gli elementi di copertura.
Si utilizza con travicelli di legno o piccoli profili metallici.
|
Travetto armato: Travetto resistente di cemento armato.
Si utilizza nella costruzione di solai
unidirezionali.
|
Travetto d' impalcatura: Puntello di trave o pezzo inclinato di legno appoggiato al suolo e alla parete che ne sostiene un altro orizzontale, chiamato "ponte", al quale si appoggiano i tavoli di un'impalcatura. |
Travetto di calcestruzzo: 1. Travetto resistente formato da un profilo di calcestruzzo armato o preteso, in genere con sezione a forma di "T" invertita.
Viene utilizzato nella costruzione di murature unidirezionali.
2. Travetto resistente formato da profilo di cemento armato o pretensionato, solitamente con sezione a forma
di doppia "T".
Si utilizza nella costruzione di solai
unidirezionali.
|
Travetto di casseratura: Travetto o puntello di legno che raccoglie o sostiene l'intavolato del pianerottolo e della rampa di una scala, intelaiatura o copertura.
Viene utilizzato come elemento ausiliare per l'elaborazione di armature di scale e pavimenti.
Si realizza con legno resinoso di fibra retta (pino o abete).
|
Travetto di cemento armato: Travetto semiresistente di cemento armato.
Viene utilizzato nella costruzione di murature unidirezionali.
|
Travetto di legno: Travetto resistente, che può essere di diversi tipi di legni e di solito di sezione.
Viene utilizzato nella costruzione di fabbricati unidirezionali di legno.
|
Travetto fondello: Travetto semiresistente di calcestruzzo o calcestruzzo e laterizi, in genere precompresso, con sezione rettangolare più larga che alta e provvisto di armatura nel lato superiore a modo di connettore.
Si utilizza nella costruzione di solai unidirezionali con luci e carichi medi e grandi.
|
Travetto in laterizio: Travetto semiresistente formato da pezzi vuoti in laterizio, provvisto di scanalature in cui alloggiano le barre di acciaio del cemento armato o calcestruzzo pretensionato.
Si utilizza nella costruzione di solai
unidirezionali.
|
Travetto metallico: Travetto resistente formato da profili di acciaio. Generalmente si presentano con sezione a forma di doppia T; può essere di tipo IPN, IPE o HE.
Viene utilizzato nella costruzione di fabbricati unidirezionali.
|
Travetto precompresso: Travetto semiresistente di calcestruzzo Etrecp m presso.
Si utilizza nella costruzione di solai unidirezionali con luci piccole e medie, con carico moderato.
|
Travetto preteso: Travetto resistente di calcestruzzo preteso.
Si utilizza nella costruzione di solai unidirezionali con luci piccole e medie e carico moderato.
|
Travicello: Elemento lineare di diverso materiale e forma la cui funzione è la resistenza.
Viene realizzato nella costruzione di solai.
|
Trazione: Stato di tensione originato in una sezione da uno sforzo normale, che provoca un allungamento fra punti qualsiasi della sezione. |
Triangolo: Figura geometrica limitata da tre rette che si intersecano due a due. |
Triangolo equilatero: Triangolo che ha i tre angoli e i tre lati
uguali.
|
Triangolo isoscele: Triangolo che ha due angoli e due lati uguali.
|
Triangolo scaleno: Triangolo che ha i tre angoli e i tre lati
disuguali
|
Triglifo: Rettangolo sporgente solcato da due canali verticali o glifi, e due ugnature o emiglifi ai lati.
Si trova tra l'architrave e la cornice.
Si utilizza come elemento estetico che separa le metope di un fregio.
Si realizza di solito con pietra o calcestruzzo.
|
Triturare: Rompere o dividere un materiale attraverso lo schiacciamento o l’ammancamento.
Si realizza per triturare e per sminuzzare le pietre, riducendone la misura e dandogli dimensioni uniformi.
Si effettua con diversi tipi di macchine
pestatrici.
|
Trituratore: Dispositivo o meccanismo elettrico installato nello scarico di un lavello.
Si utilizza per triturare i resti di cibo che devono essere evacuati dallo scarico.
|
Trivella: 1. Attrezzo manuale o elettrico provvisto di una punta.
Si utilizza per realizzare perforazioni su diversi materiali.
2. Vite senza fine accoppiata ad un meccanismo giratorio.
Viene utilizzata nelle estrazioni di terra, selezione di inerti e per altre molteplici applicazioni.
3.
Utensile simile alla punta da trapano con una testa dotata di elementi speciali che, unita ad una barra,
permette di realizzare fori in rocce o materiali simili.
Si utilizza come testa perforatrice nelle attrezzature di trivellamelo del terreno.
|
Trivellamento del terreno per campionatura:
Studio di un suolo o terreno che si effettua mediante una sonda, prendendo campioni o dati del terreno
a diverse profondità.
|
Trocatrice elettrica: Macchina azionata da un motore elettrico, destinata al taglio a freddo di metalli.
Viene utilizzata per tagliare il ferro, sia in amine che in barre.
|
Trompe l' oeil: Tecnica avanzata di pittura decorativa che consiste nel creare l'illusione ottica di essere in presenza di oggetti reali.
Le sue tecniche si avvicinano a quelle della pittura artistica ma bisogna prendere in considerazione alcuni principi, come per esempio: gli oggetti rappresentati devono essere dipinti a dimensione naturale, interi, non devono muoversi e devono adattarsi all'ambiente. Inoltre è necessario conoscere la prospettiva lieare e la rappresentazione di luci e ombre.
|
Troncare: Dividere o tagliare a pezzi un elemento costruttivo.
Si utilizza in tutte le specialità dell'edilizia.
Si realizza con differenti tipi di seghe. Tecnica e processo
|
Troncatrice: Macchina elettrica provvista di un disco abrasivo fissato ad una testata basculante e fissata alla base di lavoro.
Si impiega per troncare materiali. |
Tronco d' albero intero: Legno, con corteccia o privo di essa,
a cui si sono tolti i rami.
Si utilizza per ottenere le diverse sezioni del legno e direttamente in puntellature e costruzioni rustiche come pali.
|
Tronco da segheria per fare assi: Parte di tronco che si ottiene da tagli normali all'asse.
Si utilizza per ottenere le diverse sezioni del legno per puntellature e costruzioni rustiche.
|
Tubazione: Tubatura finalizzata alla conduzione
di liquidi o gas.
Si realizza con diversi metalli e materiali plastici.
|
Tubazioni : Insieme di tubi che formano una conduttura.
Si utilizza per il trasporto ed evacuazione di fluidi.
I materiali più utilizzati nelle fognature sono calcestruzzo di massa, cemento armato, fibrocemento, ghisa, piombo e rame.
|
Tuberia di scarico macerie: Insieme di tubi accoppiati verticalmente.
Vengono utilizzati per lo scarico di macerie dai piani alti in un contenitore o in un camion.
|
Tubo: Elemento vuoto, longitudinale ed in genere di sezione circolare, che dovutamente raccordato forma una tubazione.
Viene abitualmente utilizzato per la conduzione dei fluidi.
|
Tubo al neon: Lampada formata da un tubo in vetro riempito con neon o altri gas e provvisto di elettrodi stremi ai quali si applica un'alta tensione mediante trasformatori.
La luce varia di colore a seconda della miscela di gas dentro del tubo.
Si utilizza come elemento decorativo
e pubblicitario.
|
Tubo di acciaio inossidabile: Tubo con parete liscia, realizzato in acciaio inossidabile, la cui unione si stabilisce mediante anelli, saldature o manicotti circolari.
È molto resistente alla rottura e alla corrosione, inoltre ha unottimo aspetto esteriore.
Viene utilizzato nelle reti di distribuzione e riscaldamento di elevata capacità.
|
Tubo di acciaio stirato: Tubo di parete rugosa realizzato con acciaio stirato, la cui unione si effettua mediante saldatura o manicotti filettati.
Presenta una grande resistenza alla rottura ma è facilmente attaccabile dall'ossidazione.
Si utilizza in reti e impianti per gas, riscaldamento e acqua calda potabile.
|
Tubo di calcestruzzo: Tubo realizzato in calcestruzzo, mediante cassaforma e centrifuga.
L'unione fra i tubi si stabilisce mediante incastro a maschio e femmina.
Si utilizza per la conduzione di liquidi senza pressione, tali come acque nere, pluviali, residui industriali o per la costruzione di fognature.
|
Tubo di cemento armato: Tubo prefabbricato, realizzato con calcestruzzo rinforzato internamente con un' armatura di acciaio, mediante cassaforma e centrifuga.
L'unione dei tubi si stabilisce mediante incastro a maschio e femmina con cinghia elastica.
Si utilizza per la conduzione di acque potabili.
|
Tubo di drenaggio: Tubo la cui parte inferiore è massiccia ed impermeabile, mentre la superiore presenta molteplici fori, piccoli orifizi o porosità.
Viene utilizzato nella formazione di drenaggi.
|
Tubo di drenaggio in calcestruzzo poroso: Tubo di drenaggio, realizzato in calcestruzzo, la cui superficie presenta molteplici porosità e orifizi.
Si utilizza nella formazione di drenaggi di acque pluviali e freatiche.
|
Tubo di drenaggio in polietilene: Tubo di drenaggio di materiale termoplastico, che si ottiene a partire dall'acetilene.
Viene impiegato nella formazione di drenaggi di acque pluviali e del sottosuolo.
|
Tubo di drenaggio in PVC: Tubo di drenaggio di materiale
termoplastico, ottenuto dall'acetilene e
dotato di scanalature ed orifizi.
Viene utilizzato nella formazione di drenaggi per acque pluviali o del sottosuolo.
|
Tubo di ferro nero: Tubo di parete rugosa, elaborato partendo dal ferro, la cui unione viene effettuata attraverso della saldature o dei manicotti filettati.
È malleabile e facile da maneggiare, però non ha alcuna protezione contro l'ossidazione, quindi deve essere ricoperto con strati di vernice anticorrosiva.
Si utilizza nei circuiti di riscaldamento e di climatizzazione.
|
Tubo di fibrocemento: Tubo a parete rugosa, lavorato con cemento Portland e fibra di amianto, la cui unione viene effettuata tramite agganci e legature.
È imputrescibile e presenta una buona resistenza al fuoco.
Viene utilizzato nelle reti sanitarie e di
evacuazione.
Osservazioni:
II fibro cemento non è più prodotto con fibre di amianto ma con fibre di vetro.
|
Tubo di fognatura: Collettore che, partendo dal pozzo di registro principale, collega la rete dell'edificio con la rete pubblica generale.
Viene utilizzato per raccogliere i flussi del pozzo di registro principale, sia dall'interno che dall'esterno dell'edificio, per portarli alla rete generale.
Normalmente si costruisce con tubi
di cemento (in massa, armato o preteso) o di plastica (P.V.C.).
Elemento costruttivo o architettonico (Rete fognaria)
|
Tubo di ghisa: Tubo con parete rugosa, di ghisa, la cui unione avviene mediante fasce o giunture ad innesto.
È resistente alla corrosione.
Viene utilizzato nelle reti di
approvvigionamento, evacuazione o risanamento.
|
Tubo di piombo: Tubo di parete liscia realizzato con piombo, la cui unione si fa mediante saldatura.
È facile da maneggiare ed è un buon isolante acustico.
Si utilizza in reti di evacuazione e fognatura.
|
Tubo di polietilene: Tubo con parete liscia, di etilene, la cui unione avviene mediante fasce o giunture incollate.
Sono leggeri e imputrescibili, oltre che eccellenti isolanti elettrici ed insensibili alla maggior parte degli agenti chimici.
Vengono utilizzati nelle reti di approvvigionamento, evacuazione e risanamento.
|
Tubo di rame ricotto: Tubo con parete liscia e flessibile, di rame cotto, la cui unione avviene mediante saldatura.
È molto malleabile e di facile manipolazione, presenta un'eccellente resistenza all'usura e un buon aspetto esteriore.
Viene utilizzato nelle reti e nei circuiti di approvvigionamento e di riscaldamento.
|
Tubo di rame rigido: Tubo con parete liscia e rigido, di rame, la cui unione avviene mediante saldatura, fasce o manicotti.
È malleabile, presenta un'eccellente resistenza all'usura e un buon aspetto esteriore.
Viene utilizzato nelle reti e nei circuiti di approvvigionamento e di riscaldamento.
|
Tubo di sfiato: Tubo di ventilazione che collega lo scarico di un apparecchio sanitario a valle del sifone al collettore di sfiato.
Si utilizza come parte integrante di un
sistema di ventilazione.
Si realizza solitamente con PVC o altro materiale plastico.
|
Tubo di ventilazione: Conduttura che collega un tubo di scarico a una colonna di ventilazione.
Si utilizza come parte integrante di un
sistema di ventilazione.
Si realizza solitamente con PVC o altro materiale plastico.
|
Tubo flessibile: Tubo, di P.V.C, o altro materiale plastico, di superficie liscia o rugosa.
È flessibile, per questo si adatta facilmente alle pieghe che si vogliono realizzare.
Viene utilizzato per alloggiare i cavi di tutti i tipi di installazioni.
|
Tubo flessibile da incasso: Tubo flessibile che viene collocato incassato, nel caso di pareti e soffitti, o sotto il pavimento.
Può essere ad anello semplice, chiamato,anche "scanalato", o ad anello rinforzato. Tutti e due i tipi si utilizzano nelle pareti e nei soffitti; nel suolo, è più approppriato l'uso di quello rinforzato.
|
Tubo flessibile di superficie: Tubo flessibile che può essere metallico e ricoperto di P.V.C,
o P.V.C, rinforzato con spirale.
Si utilizza come complemento dei tubi rigidi per la formazione di angoli non ortagonali o difficili da modellare per un tubo rigido.
|
Tubo in PVC: Tubo con parete liscia, a base di cloruro di polivinile, la cui unione avviene mediante innesti lisci da incollare o da avvitare.
Sono leggeri ed imputrescibili, oltre che eccellenti isolanti elettrici.
Vengono utilizzati nelle reti di approvvigionamento, evacuazione
e risanamento.
|
Tubo ovoidale: Tubo di sezione ovoidale, realizzato con cemento armato o di massa mediante formatura e centrifugazione.
L'unione si stabilisce mediante giunti.
Si utilizza per la conduttura di acque fecali, piovane, residui industriali e costruzione di fognature.
|
Tubo rigido: Tubo di metallo o di PVC, di superficie liscia, con unioni a spirale, saldate, piegate o a pressione.
Viene impiegato per tutti i tipi di
installazioni, sia ad incasso che di superficie.
|
Tubo telescopico: Elemento vuoto, formato da due tubi metallici di diverso diametro, con estensione telescopica regolabile.
Viene utilizzato nei cantieri per sostenere delle strutture.
|
Tubo zincato: Tubo con parete rugosa, di ferro galvanizzato, la cui unione avviene mediante fasce o manicotti filettati.
È resistente alla corrosione ed inoltre possiede una gran resistenza meccanica.
Viene utilizzato nelle reti o nei circuiti di approvvigionamento, di riscaldamento e nella costruzione di elementi che richiedono una protezione contro l'ossidazione.
|
Tubolare quadrato: Tubolare in acciaio laminato di sezione quadrata.
Viene utilizzato come elemento strutturale e nei serramenti.
|
Tufo: Roccia leggera, di consistenza porosa, costituita dall'accumulo di cenere e altri elementi vulcanici molto piccoli.
Si utilizza nell'elaborazione di agglomeranti e aridi leggeri.
|
Tutor aziendale: Ha il ruolo di accompagnare l’inserimento dei giovani nell’ambito lavorativo e di garantire lo svolgimento di un percorso di formazione |
Tutorato: Qualsiasi attività di orientamento, consulenza o supervisione offerta da parte di un professionista esperto e competente. Il tutor segue il discente per l’intero processo di apprendimento (a scuola, nei centri di formazione o sul lavoro).
Nota: il tutorato implica diverse attività:
- materie di studio (per migliorare i risultati dell’istruzione);
- orientamento professionale (per facilitare la transizione dalla scuola al lavoro);
- sviluppo personale (per aiutare i discenti a fare scelte ponderate). |
Ubicazione: Luogo o collocazione di un edificio
od opera.
|
Uguaglianza: Rapporto esistente fra due figure, superfici o elementi che coincidono esattamente in forma, dimensione e nel resto delle loro proprietà. |
Umettante: Prodotto chimico che viene aggiunto in piccole dosi a certe pitture con miscele di pigmenti per evitare la formazione di strie di colore diverso da quello desiderato. Queste strie sono causate dalla spinta verso la superficie delle particene di uno dei pigmenti di diverse dimensioni e peso specifico. |
Umidificatore: Dispositivo o apparecchio che mantiene o aumenta la quantità di vapore acqueo contenuto nell'aria
di un recinto o edificio.
Si utilizza per il condizionamento
di un locale o spazio.
|
Umidità: Quantità di vapore acqueo contenuto in un campione di aria. |
Umidità relativa: Rapporto tra la pressione parziale del vapore acqueo e la pressione di saturazione, per qualsiasi temperatura e pressione barometrica di uno spazio determinato. |
Umidità specifica: Rapporto tra la massa di vapore acqueo e la massa di aria secca contenuti in un campione di aria, ossia, la massa di vapore acqueo per unità di massa di aria secca.
Si esprime in g/kg.
|
UNI: Ente Nazionale Italiano di Unificazione. E' un'associazione privata senza scopo di lucro, i cui soci, oltre 7000, sono imprese, liberi professionisti, associazioni, istituti scientifici e scolastici, realtà della Pubblica Amministrazione. Svolge attività normativa in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario ad esclusione di quello elettrico ed elettrotecnico di competenza del CEI - Comitato Elettrotecnico Italiano. |
Unire: Congiungere, allacciare o unire un materiale o elemento costruttivo con un altro.
Si utilizza per unire due elementi, ad esempio i lati di un muro o parete divisoria.
Si realizza con biette, ancoraggi, lamine, il materiale stesso dell'elemento costruttivo o altro tipo
di ferramenta.
|
Unire ad incastro: Introdurre, incrostare o incastrare un materiale o pezzo dentro un altro, tramite fessure, incavi o altro tipo di vano.
Si realizza con diversi materiali.
|
Unire con mastice: Collocare, fissare e sigillare un elemento mediante mastice.
Si realizza nella posa di vetri in porte e finestre.
Di solito si applica con una spatola.
|
Unire con morsetti: Fissare due o più pezzi di legno incollati mediante un morsetto, sergente o vite da carpentiere.
Si realizza in falegnameria per unire due o più pezzi incollati.
|
Unità di colore: Unità che misurano numericamente la differenza percepita tra due colori.
Si esprime come "incremento di E", nelle unità di colore N.B.S., o del sistema colorimetrico usato per la misurazione.
|
Unità di lavoro: Ognuna delle parti in cui si scompone un lavoro, come base per calcolare un preventivo, perfettamente definito ed espresso nella sua unità di misura. |
Urbanistica: Insieme di conoscenze e problemi che devono risolversi per poter creare e sviluppare centri urbani e spazi, pubblici o privati, che coprano tutti i bisogni sociali. |
Urbanizzazione: Insieme di lavori finalizzati a ordinare e costruire, secondo norme estetiche e funzionali, una città, gruppo di abitazioni spazio pubblico o altra opera. |
Uscio a paiwelli di porta: Anta di porta formato da un telaio con montanti, listelli e spazi vuoti chiusi con plafoni.
Viene utilizzato per la chiusura di spazi interni ed esterni.
|
Uscio cieco: Battente di porta formato con materiali opachi.
Si utilizza per la chiusura de vani di passaggio impedendo la visione ed il passaggio della luce.
|
Uscio di porta:
Pezzo prefabbricato piano, in diversi
materiali, forme e dimensioni, che si fissa alla cornice della porta.
Si utilizza per chiudere un vano di passaggio.
|
Uscio liscio di porta: Anta di porta composta da un telaio foderato su entrambi i lati con lastre, formando una superficie liscia.
Gli spazi interni possono riempirsi con diversi materiali o pezzi.
Si impiega per la chiusura di vani di passaggio interni.
|
Uscio pannellato di porta: Anta di porta decorata con plafoni semplici o incisi su una o entrambi i lati.
Si impiega nella chiusura di vani di passaggio interni ed esterni.
|
Uscita: Vano o passaggio che conduce all'esterno o ad altro locale di un edificio. |
Uscita al Piano: Porta d'accesso, vano, passaggio o rampa di scala aperta che conduce a un piano di uscita dell'edificio. |
Uscita dall' ambiente: Porta o passaggio che conduce,
direttamente o attraverso altri ambienti, verso un'uscita dal piano o dall'edificio.
|
Uscita di emergenza: Porta, spazio o passaggio che conduce all'esterno o verso un elemento di evacuazione dell'edificio, attraverso un corridoio o seguendo un percorso di evacuazione indipendente, in qualsiasi tipo di edificazione.
|
Utensile: Qualsiasi attrezzo o strumento che facilita l'esecuzione di un'opera o compito.
Si impiega per effettuare attività
complementari nella realizzazione
di un lavoro.
|
Utensile elettrico: Attrezzo disegnato per essere sorretto manualmente e che realizza il lavoro mediante un elettromotore.
Agevola e accelera operazioni che si
possono realizzare anche con strumenti manuali.
|
Utensile meccanico: Attrezzo disegnato per essere sorretto manualmente e che realizza il lavoro mediante un motore azionato da diverse fonti di energia.
Facilita ed accelera operazioni che possono anche realizzarsi con un utensile meccanico.
|
Valorizzazione dell'apprendimento: Il processo di promuovere la partecipazione e riconoscere i risultati dell’apprendimento (formale, non formale o informale) in modo da sensibilizzare gli attori sul suo valore intrinseco e premiare l’apprendimento. |
Valutazione: 1. Stima del corrispondente valore
di un elemento od opera, esistente
o previsto anticipatamente.
2. Atto di stabilire il grado di adempimento ai requisiti specificati per un'opera o lavoro. |
Valvola: Elemento che apre, interrompe o regola il flusso di circolazione di un fluido per mezzo di una tuberia.
Viene utilizzata per regolare il passaggio di fluidi in punti
convenienti, di sistemi di evacuazione,
approvvigionamento o altro.
|
Valvola a cilindro: Valvola che regola il flusso di circolazione tramite un disco, leggermente conico, che si aggiusta nella sede del foro di passaggio del fluido.
Possiede una grande sicurezza di chiusura.
Si colloca in luoghi dove si rileva una forte perdita di carico o caratterizzati da uso frequente. |
Valvola a farfalla: Valvola simile a quella a sfera che interrompe il flusso tramite un disco o farfalla ubicato in una sede parallela all'asse longitudinale del pezzo.
Si aziona rapidamente, con scarsa perdita di carico.
Si utilizza in tutti i tipi di circuiti. |
Valvola a saracinesca: Valvola che interrompe il flusso di circolazione mediante una saracinesca o cuneo che si sistema trasversalmente nella scatola o sede della valvola.
Possiede scarsa perdita di carico il che permette il passaggio dell'acqua alla massima capacità.
Si utilizza per chiudere il passaggio lungo una linea di tubazioni.
|
Valvola a sfera: Valvola che interrompe il flusso di circolazione per mezzo di un disco collocato in maniera parallela all'asse longitudinale del meccanismo.
Si aziona rapidamente, con scarsa perdita di carico.
Viene utilizzata in qualsiasi tipo di circuito, specialmente all'interno delle abitazioni.
|
Valvola di controllo: Elemento intercalato nei condotti di una rete, provvisto di un meccanismo idraulico, elettrico o manuale, per regolare il passaggio dei fluidi, e che permette la chiusura del circuito in determinati segmenti.
Viene utilizzata per chiudere il passaggio di un fluido in una linea di tuberie.
Si fabbrica in PVC, ghisa o altri materiali.
|
Valvola di passaggio: Valvola intercalata in un condotto per aprire e chiudere il flusso di acqua o di un altro fluido.
Viene utilizzata per assicurare la chiusura in varie zone della rete.
|
Valvola di ritenuta: Valvola provvista di un dispositivo verticale, oscillante, ascendente o a sfera, che permette il flusso in una sola direzione, senza permettere che torni o retroceda.
Si instala in un punto del circuito anteriore al rubinetto allo scopo di trattenere l'acqua contenuta in una tubazione.
|
Valvola di scolo: Foro e meccanismo di regolazione dell'uscita di un apparato sanitario, che collega questo con i tubi di scolo.
Viene utilizzato per la regolazione del passaggio delle acque residuali che si vogliono scaricare da un apparato sanitario.
Per la sua fabbricazione, vengono utilizzati diversi metalli (latta, acciaio cromato) e plastica (P.V.C.).
|
Valvola di spurgo: Dispositivo o meccanismo automatico o manuale, che permette la periodica evacuazione di aria in un circuito.
Viene utilizzato per impedire l'eccessiva accumulazione di aria in un circuito, facilitando il suo corretto funzionamento.
|
Vano: 1. Apertura praticata in un muro o tramezzo per la collocazione di una porta o di una finestra.
2. Foro che si lascia in un opera per qualche scopo.
Viene utilizzato sia per l'installazione di porte, finestre ed elementi estetici, che per l'installazione di altri elementi costruttivi.
|
Vano a scala: Recinto o spazio dove si trova o costruisce una scala.
Si utilizza come elemento contenitore e di appoggio della scala.
Si realizza generalmente in calcestruzzo armato o manufatti.
|
Vasca a sedere: Apparato sanitario di minor misura della vasca da bagno, provvisto di un gradino interno.
Viene utilizzato nelle stanze da bagno come vasca con sedile, vasca per bimbi, lavapiedi piatto doccia o lavabo.
|
Vasca da bagno: Recipiente di gres porcellanato, fusione di smalti, ceramica vetrata o materiale plastico, provvisto di rubinetteria e fori di scarico.
È destinata a contenere una certa quantità d'acqua e permette all'utente di stendersi nel suo interno per fare il bagno.
|
Vasca di accumulo per acqua: Recipiente o ricettacolo finalizzato a contenere una certa quantità di acqua. Si fabbrica solitamente con fibrocemento o PVC, ed è provvisto
di coperchio, scarico e valvola galleggiante per chiudere il passaggio dell'acqua.
Si utilizza per approvvigionare abitazioni o altri edifici.
|
Vaschetta a zaino: Piccolo deposito o serbatoio di scarico di un water, realizzato con vetrochina vetrificata o gres porcellanato.
Si utilizza per il lavaggio del mastello del water dopo l'uso.
|
Vaso di espansione: 1. Vaso di espansione che contiene una membrana che fa da materasso, separando una camera di gas che assorbe le variazioni di volume dei liquidi di un circuito.
Viene utilizzato in tutti i tipi di circuiti,
eccetto in caldaie a combustibile solido o policombustibili.
2. Insieme di elementi il cui scopo e' di
contenere le variazioni di volume prodotte dai liquidi di qualche
circuito.
Viene utilizzato in qualsiasi tipo di circuito di riscaldamento, acqua calda sanitaria ed altri.
|
Vaso di espansione (aperto): Vaso di espansione che finisce in un serbatoio ed è provvisto di immissione di acqua, valvola galleggiante,
scarico e sfiato. Si colloca a un'altezza sufficiente per
mantenere la pressione minima e assorbire le dilatazioni del circuito.
Si impiega in tutti i tipi di circuiti, solitamente con caldaie a combustibile solido e policombustibili.
|
Vaso sifonico: Recipiente ad incasso nei pavimenti o
sospeso a soffitto, che raccoglie i tubi di scarico di uno o più apparati sanitari e li porta verso lo scarico principale.
Viene utilizzato per evitare il flusso di odori e per la regolazione e la pulizia degli scarichi degli apparati sanitari.
Una volta si realizzavano in piombo, attualmente viene utilizzata di più la plastics (PVC).
|
Velo: Aspetto spento o senza brillantezza di pellicole di lacche, vernici o smalti, che dovrebbero rimanere brillanti quando asciugano. Nelle vernici o lacche trasparenti, a volte appare accompagnato da un aspetto biancastro od opalino. |
Venato: Finitura che possiedono determinati elementi costruttivi sulla cui superficie appaiono venature visibili. |
Venatore: Tipo di pettine consistente in una superficie curva con rilievi.
Si utilizza per l'imitazione delle venature del legno. Agisce sulla pittura stesa e ancora liquida spandendo la vernice in maniera irregolare e lasciando sulla superficie l'immagine di una venatura.
Può essere di plastica, di caucciù e a rullo metallico.
|
Venature: Bolla o qualsiasi crepa o spaccatura che si produce durante la cottura all'interno di una massa di pietra, metallo, o in un mattone o tegola a causa delle dilatazioni termiche tra le particene. |
Ventilatore: Apparecchio meccanico, provvisto di palette girevoli, in grado di provocare e indirizzare le correnti d'aria.
Si impiega per agevolare il rinnovamento di aria viziata di un locale o stabilire correnti d'aria.
|
Ventilazione degli scarichi: Circolazione d'aria stabilita tra un sistema di fognatura e uno di ventilazione. |
Ventilconvettore: Macchina termica che può trasmettere calore da una fonte fredda a un'altra più calda.
Si utilizza in sistemi di riscaldamento
e refrigerazione.
|
Veranda: 1. Corridoio, ballatoio o balcone fuori uscente e vetrato, situato sulla facciata di un edificio, che permette una buona vista o panorama.
2. Balconata ampia ed esterna di un edificio o abitazione, solitamente invetriata, che mette in co¬mu¬¬nica¬¬zione diverse stanze interne fornendo loro luce. |
Verifica: Constatazione sul cantiere dei diversi lavori e fasi di esecuzione allo scopo di dimostrare che sono conformi
alle specifiche del progetto approvato.
|
Vermiculite: Materiale di origine pietrosa derivato dalla scomposizione della mica.
Aumenta considerevolmente di volume quando viene riscaldata.
Si utilizza come materiale refrattario
e isolante.
|
Vermiculite espansa: Materiale minerale del gruppo della mica, composto da silicati di alluminio, ferro e magnesio, che sottoposto alle alte temperature si espande formando cellule chiuse.
Ha una struttura a squame.
Si impiega come materiale isolante termico ed acustico di protezione di strutture metalliche contro il fuoco.
|
Vernice: Prodotto liquido formato solitamente dalla miscela di un olio essiccativo, resina e dissolvente. Una volta applicata forma uno strato terso e liscio, in generale trasparente e incolore, con finltura brillante o satinata.
Si utilizza specialmente per il rivestimento di pezzi in legno. Può essere grassa, poliuretana, sintetica
o alchilica.
|
Vernice grassa: Vernice formata dalla semplice miscela di olio/essicativo, resina dura e dissolvente tipo petrolio bianco.
È caratterizzata dalla ritenzione di brillantezza in interni, buona estensibilità, cattiva resistenza agli alcali e indurimento lento.
Si utilizza per rivestimenti in legno per interni.
|
Vernice idrofuga siliconica: Vernice realizzata mediante dissoluzione in dissolventi di resine siliconiche in una percentuale tra 2% e 6%, provenienti dall'unione del silicio con atomi di ossigeno, idrogeno e altri radicali organici.
È caratterizzata dalla trasparenza e dall'eccellente resistenza all'acqua.
Si impiega come rivestimento impermeabilizzante di paramenti esterni costruiti con materiali porosi, ad esempio malta, calcestruzzo, mattoni, ecc...
|
Vernice poliuretanica: Vernice ad un componente, che indurisce per l'umidità ambientale, oppure a due componenti, formata da una resina di poliestere o acrilica che si mescola al momento dell'uso con un induritore a base di poliisocianati.
È caratterizzata dalla durezza, elasticità, alto grado di brillantezza, rapido indurimento, buona resistenza a prodotti chimici e alle intemperie, e sensibilità all'umidità e agli alcool durante l'applicazione.
|
Vernice sintetica: Vernice formata da resine alchiliche unite mediante reazione chimica a oli essiccativi, più dissolvente tipo petrolio bianco e senza pigmenti coprenti.
È caratterizzata dall'alto grado di brillantezza e ritenzione di essa, asciugatura rapida, buona resistenza alle intemperie e cattiva agli alcali (cemento) e ai dissolventi forti.
Si utilizza nel rivestimento di legno, sia in interni che in esterni.
|
Verniciato: Tecnica che consiste nell'applicazione di vernici generalmente su supporti in legno.
Si impiega all'interno e all'esterno, dove sia necessaria una pellicola di finitura liscia e tersa, a scopo protettivo ed estetico.
Si può realizzare con vernice grassa, sintetica, nitro e poliuretano.
|
Verniciatura a spruzzo: Metodo di applicazione di pittura in cui si utilizza come arnese meccanico lo spruzzo e le cui caratteristiche dipendono dal sistema scelto: aerografico, airless, airmis o elettrostatico.
Si utilizza in lavori industriali, applicazioni in officina e lavori di grandi volumi.
|
Verricello: Macchina ad azionamento manuale che ottiene un effetto moltiplicatore della forza applicata tramite un sistema di leve.
Si utilizza per sollevare, tendere
e sostenere elementi.
|
Versante: Forma topografica che rappresenta una zona di terreno inclinato dove le curve di livello quasi rette e parallele sono separate tra loro in modo uniforme. |
Verticale: Disposizione secondo la quale una retta, piano o corpo è perpendicolare a una retta o piano orizzontale. |
Vertice: Punto di intersezione dei lati di un angolo. |
Vertice degli spioventi: Punto di incontro di compluvi e colmi, che forma il vertice fra diversi spioventi.
Si utilizza come chiusura e finitura nell'unione di diversi spioventi.
Solitamente si realizza con pezzi speciali di rifinitura (ceramici, metallici o di fibrocemento) o con gli stessi pezzi o tegole dello spiovente.
|
Vertice dell' arco: Punto più alto della volta interna
di un arco.
|
Vetrata: 1. Insieme di vetri e lavori relativi all'installazione di questi nei vuoti, nelle finestre o in altri posti dell'edificio.
Viene utilizzata per la costruzione di serramenti e partizioni che permettono il passaggio della luce e la vista fra gli spazi.
2. Insieme di vetri collocati in un edificio od opera, nonché l'arte della loro fabbricazione e posa.
|
Vetrata colorata: Vetrata o finestra provvista di vetri in diversi colori.
Si utilizza per fornire illuminazione e come elemento estetico e decorativo.
Si realizza con vetro colorato su telaio o intelaiatura metallica di pietra o legno.
|
Vetrata con porta: Finestra situata accanto a una porta, su uno o entrambi i lati.
Si utilizza per permettere il passaggio della luce naturale.
Si realizza solitamente in legno e vetro.
Elemento costruttivo o architettonico |
Vetrata retinata con piombo: Superficie orizzontale, verticale o curva, ricoperta di vetri o pezzi di questi, uniti fra loro mediante fili di piombo.
Viene utilizzata come elemento decorativo e di controllo luminoso.
Si realizza con fili o stecche di piombo e vetro colorato.
|
Vetrificare : Processo industriale di cottura di un pezzo ceramico rivestito di vernice.
Si impiega come rivestimento di pezzi o elementi costruttivi, per conferire loro brillantezza, testura
e le caratteristiche del vetro.
Si realizza con sostanze vetrificanti su materiali ceramici, mattoni, mattonelle, piastre.
|
Vetro : Sostanza rigida, dura e amorfa che si ottiene dalla fusione di diversi ossidi e di altri elementi.
Viene utilizzato per vetrature, per isolrare e per installazioni.
|
Vetro antiriflettente: Vetro trattato in ambo i lati per ottenere una struttura che riduce il riflesso della luce senza creare la distorsione dei colori.
Viene utilizzato nella posa dei vetri. |
Vetro armato: Vetro che incorpora all'interno un rinforzo a forma di rete metallica che viene introdotto durante il processo di laminazione.
Viene utilizzato nel montaggio di vetri e cristalli con maggiori esigenze di resistenza meccanica.
Osservazioni: Si può anche chiamare VETRO RETINATO.
|
Vetro cellulare: Materiale minerale che si ottiene per fusione di polvere vitrea. È formato da cellule chiuse stagne all'acqua e al vapore acqueo.
È incombustibile, imputrescibile
e resistente chimicamente.
Si impiega come isolante termico sotto forma di lastre in paramenti
a contatto con l'esterno.
|
Vetro inciso: Vetro colato che presenta una faccia incisa con motivi in rilievo, ha per questo uno spessore disuguale.
Si utilizza per vetrate traslucide decorative.
|
Vetro laminato: Vetro stampato a forma di lamina, passando fra due rulli, con la separazione desiderata.
Viene impiegato nell'installazione
dei vetri.
|
Vetro opalescente: Vetro traslucido che diffonde la luce incidente in maniera diffusa.
Presenta una delle facce di colore bianco lattiginoso.
Si impiega in schermi di illuminazione e invetriature.
|
Vetro piatto: Vetro stirato, impresso o lastra di forma piana e rettangolare.
Si utilizza nell'installazione dei vetri.
|
Vetro piombato: Vetro formato da diversi pezzi di cristallo uniti e fissati da piccole striscie di piombo.
Viene utilizzato nel montaggio di vetri
decorativi.
|
Vetro profilato a "U": Vetromattone, armato o non, con sezione a forma di U.
La sua conformazione permette diversi tipi di posa.
Si utilizza nella costruzione di paramenti.
|
Vetro smerigliato: 1. Vetro ottenuto per colata continua e laminazione per mezzo di due rulli, di cui uno presenta uno stampo o un disegno.
Viene utilizzato nel montaggio di vetri,
cristalli traslucidi e lavorati.
2. Vetro trattato con acido o sabbia su uno o entrambi i lati per evitare la trasparenza totale o parziale.
Si impiega per invetriature traslucide.
|
Vetro soffiato: Vetro modellato con la tecnica della soffiatura per effetto di una bolla d'aria.
Viene utilizzato nella fabbricazione
di lampadine.
|
Vetro stampato: Vetro ottenuto dalla fusione della massa vetrosa colata a pressione dentro appositi stampi.
Viene utilizzato in parti di coperture,
pavimenti e nei fabbricati di vetri traslucidi.
Osservazioni: È comunemente chiamato DIFFUSORE
VETROMATTONE a camera d'aria.
|
Vetro stampato doppio: Vetro stampato, costituito di due elementi fusi tra loro formando una camera d'aria.
Viene utilizzato nella costruzione di
pavimenti e fabbricati in vetro.
Osservazioni: È comunemente chiamato DIFFUSORE
VETROMATTONE a camera d'aria.
|
Vetro stampato semplice: Vetro stampato, formato solamente da un elemento massiccio.
Viene utilizzato nella costruzione di fabbricati in vetro.
Osservazioni: È comunemente chiamato DIFFUSORE
VETROMATTONE semplice, ha lo spessore equivalente alla metà del diffusore a camera d'aria.
|
Vetro stratificato: Vetro costituito da due o più lamine di vetro stirato o lastre unite strettamente attraverso una pellicola di plastica.
Garantisce l'aderenza dei frammenti in caso di rottura.
Viene utilizzato nella posa di vetri di
sicurezza o confini di antifurto.
|
Vetro temprato: Vetro sottoposto a processo di tempra.
La rottura si produce sotto forma
di piccoli pezzi non taglienti.
Si utilizza in vetrate e vetri di sicurezza.
|
Vetro trafilato: Vetro a forma di lamina che si rammollisce, si adagia su un cilindro
e si raffredda lentamente.
Si impiega in invetriature.
|
Vetrocamera: Elemento strutturale costituito da due o più lastre di vetro separate tra loro da una camera d'aria disidratata.
Si ottiene un maggior isolamento termico ed acustico.
Viene utilizzato nel montaggio di vetri e cristalli.
|
vetrochina : Materiale in laterizio composto da caolino, quarzo, feldspato e argilla molto plastica, con poco ferro e alto contenuto di alluminio. Si ottiene mediante cottura, smaltatura e nuova cottura a temperatura inferiore.
Si impiega nella fabbricazione di apparecchi sanitari.
|
Vetromattone: Vetro che si forma gettando la massa fusa su lastre metalliche o stampi.
Si impiega sotto forma di pezzi decorativi.
|
Via: 1. Cammino o strada di circolazione situata tra gli edifici o aree edificate
in un insediamento.
Si utilizza come via di transito sia pedonale che veicolare.
Si realizza con diversi materiali.
2. Valutazione d'impatto ambientale. Analisi e giudizio degli effetti ambientali, sociali, produttivi di una trasformazione introdotta dall'uomo. Si articola in una analisi tecnico-scientifica sui costi e benefici di un'opera o iniziativa (bilancio di impatto ambientale), e in una decisione di carattere politico. E' obbligatoria per tutti gli interventi riguardanti la pianificazione e lo sviluppo del territorio suscettibili di determinare un impatto significativo e rilevante. |
Viadotto: Ponte od opera che copre la distanza tra due punti in altezza su un'altra opera civile.
Si utilizza generalmente per il passaggio su un'altra costruzione.
Si realizza solitamente con acciaio o
calcestruzzo.
|
Vibrare: Rendere compatto il calcestruzzo mediante la vibrazione.
Si utilizza su qualsiasi elemento elaborato "in situ" con calcestruzzo.
Si realizza con barre o vibratori di superficie, da tavolo o interno. Tecnica e processo
|
Vibratore ad immersione: Vibratore provvisto di un elemento vibrante che viene introdotto nella massa di calcestruzzo.
Viene utilizzato per rendere compatto il calcestruzzo.
|
Vibratore di superficie: Vibratore costitutito da un'unità vibrante che viene applicata alle pareti di un telaio.
Viene utilizzato per rendere compatto il calcestruzzo.
|
Vibratore per calcestruzzo: Macchina capace di produrre un movimento vibratorio.
Viene utilizzato per rendere compatta la massa di calcestruzzo fresco.
|
Vibrofinitrice: Macchina a motore composta da una rimorchiatrice su cingoli o ruote e da un'unità spianatrice.
Viene utilizzata nella costruzione
di pavimentazioni stradali.
|
Vicolo: Via o passaggio stretto e lungo tra pareti, edifici o sollevamenti del terreno, solitamente senza uscita.
Si utilizza come via di transito sia pedonale che veicolare.
Si realizza con diversi materiali.
|
Videocitofono: Apparato telefonico provvisto di una telecamera installata nella porta di accesso di un edificio.
Viene utilizzato per riconoscere, attraverso l'immagine di un monitor,
la persona che si trova all'ingresso.
|
Vischioso: Sensazione di collosità residua che presenta una pittura o smalto asciugandosi all'aria quando non è ancora totalmente asciutto. |
Viscosità: Misura della consistenza o fluidità della pittura liquida.
La viscosità varia con la temperatura.
Si misura mediante diversi metodi e apparecchi di laboratorio. Uno di essi, usato a volte in officine e cantieri, è la "coppa Ford n. 4".
|
Visiera: Protezione provvista di una maschera integrata con un vetro o filtro che permette la visione, e un accessorio rigido di fissaggio articolato.
È finalizzata a proteggere da radiazioni ottiche, da particene a grande velocità, spruzzature di liquido, arco elettrico di cortocircuiti e permette l'avvicinamento a metalli fusi e solidi caldi.
|
Visiera trasparente: Schermo di materiale trasparente mobile che si adatta alla testa o al casco di sicurezza mediante un sistema di cinghia regolabile nella parte superiore; è provvisto di un frontale in polietilene ad alta densità con pulsanti a pressione per fissare il visore.
Si utilizza in lavori con rischio di impatti sul viso.
|
Vista: Ciascuna delle proiezioni ortogonali di un oggetto su piani perpendicolari tra loro. |
Vistare: Processo secondo cui si verifica e si da validità ad un progetto da parte dell'istituzione o organismo competente.
Si utilizza come primo passo per sollecitare i permessi necessari per portare a termine l'opera.
|
Visuale libera: Distanze orizzontali esistenti tra i vani di illuminazione e ventilazione di facciata di un edificio e qualsiasi punto di un altro edificio o confine dell' immobile.
Queste distanze si misurano dall'asse verticale del vano in piano di facciata e perpendicolarmente allo stesso.
|
Vite: Ferramenta metallica formata da uno steso cilindrico filettato e una testa con differenti forme.
Si colloca per rotazione.
Viene utilizzata per unire delle parti.
|
Vite ad occhiello: Vite con testa a forma di gancio o anello.
Si impiega per ospitare e fissare un altro pezzo.
|
Vite autofilettante: Vite che si applica senza forare avanti.
Viene impiegata per fissare materiali laminari e placche su elementi metallici di poco spessore, in coperture e divisori.
|
Vite autoforante: Vite che si applica senza forare, provvista di una punta conica in grado di forare il materiale.
Viene impiegata per unire e fissare elementi metallici di piccolo spessore in coperture e divisori.
|
Vite calibrata: Vite di acciaio con tenone a filettatura triangolare e di diametro minore rispetto al gambo.
Viene designato con la sigla TC.
Si impiega nelle unioni di strutture di acciaio dei tipi A37, A42 e A52.
|
Vite da legno: Vite con stelo conico forte e capocchia con diverse forme.
Si utilizza per unire o assicurare elementi, specialmente pezzi metallici su legno.
|
Vite normale: Vite di acciaio con filettatura triangolare ISO, di passo grosso e qualità grezza.
Viene designata con la sigla T.
Si impiega nelle unioni di strutture in acciaio dei tipi A37 e A42.
|
Vivo: Spigolo o angolo ben determinato. |
Volta: 1. Volta generata dalla traslazione di un arco o di una curva direttrice.
Viene utilizzata per coprire uno spazio tra muri e pilastri seguendo un criterio estetico.
Si realizza con mattoni, pietrame squadrato o cemento armato.
2. Elemento costruttivo con superficie curva, destinato a coprire uno spazio fra muri o piloni.
Si realizza con muratura di mattoni, quadroni di pietra o cemento armato.
|
Volta a botte: 1. Volta cilindrica la cui direttrice è un arco a tutto sesto.
Viene utilizzata per coprire uno spazio tra muri o pilastri seguendo un criterio estetico.
Se realizza con mattoni, pietrame squadrato o cemento armato.
2. Volta semplice formata da un arco di circonferenza che continua in profondità lungo la generatrice.
Si utilizza per coprire uno spazio tra muri o pilastri seguendo un criterio estetico.
Si realizza con manufatto di mattoni, conci o cemento armato.
|
Volta a crocera: 1. Volta formata dall’insieme di incontri di volte, che intersecandosi formano gli archi o elementi portanti in quanto il resto della superficie constituisce un riempimento.
Si utilizza per coprire uno spazio tra muri o pilastri seguendo un criterio estetico.
Si realizza con manufatto di mattoni o con conci.
2. Volta formata dall’incontro di due volte cilindriche di uguale altezza, lequali incontrandosi generano uno spigolo interno formato dalle due diagonali.
Viene utilizzata per coprire uno spazio tra muri o pilastri seguendo un criterio estetico.
Si realizza con mattoni, pietrame squadrato o cemento armato.
|
Volta a crocera ad arco acuto : Volta semplice, la cui direttrice e un arco a sesto acuto o ogivale.
Si utilizza per coprire uno spazio tra muri o pilastri seguendo un criterio estetico.
Si realizza con manufatto di mattoni, conci o cemento armato.
|
Volta a forno: Volta sferica o nicchia formata da un quarto o meta di una sfera, collocata su un cilindro verticale.
Si utilizza per coprire uno spazio tra muri o pilastri seguendo un criterio estetico.
Si realizza con manufatto di mattoni, conci o cemento armato.
|
Volta a madia: Volta schifata, troncata da un piano parallelo alla sua base e ad una certa altezza.
Viene utilizzata per coprire uno spazio tra muri o pilastri seguendo un criterio estetico.
Si realizza con mattoni, pietrame squadrato o cemento armato.
|
Volta a mattoni piani: Volta construita con mattoni, in generale ad un solo foro o mezzane, collocati di pianta e uniti alla testa, in due o piu fasce consecutive.
Si utilizza per coprire uno spazio tra muri o pilastri.
Si realizza con manufatto di mattoni.
|
Volta a padiglione: Volta formata dall’inconto di due volte cilindriche, limitate lateralmente da quattro muri o archi.
Viene utilizzata per coprire uno spazio tra muri o pilastri seguendo un criterio estetico.
Si realizza con mattoni, pietrame squadrato o cemento armato.
|
Volta a più componenti: Volta ad arco continuo, formata da file o fasce di mattoni e riempita di calcestruzzo o altro materile tra file.
Si utilizza per coprire uno spazio tra muri o pilastri seguendo un criterio estetico.
Si realizza con manufatto di mattoni, calcestruzzo e pietra.
|
Volta a sesto acuto: Volta a canna continua la cui direttrice può essere un arco a tutto sesto o un arco a sesto acuto, limitata alle sue estremità da due fronti o timpani.
Viene utilizzata per coprire uno spazio tra muri o pilastri seguendo un criterio estetico.
Si realizza con mattoni, piertame squadrato, o cemento armato.
|
Volta a vela: Volta sferica tagliata in quattro piani verticali, che coincidono con i lati del quadrilatero inscritto nella sua base.
Viene utilizzata per copèrire uno spazio tra muri o pilastri seguendo un criterio estetico.
Si realizza con mattoni, pietrame squadrato o cemento armato
|
Volta a vela con cupola sferica: Volta sferica collocata su pennacchi, tagliata da un piano orizzontale e coronata da un tamburo o calotta.
Si utilizza per coprire uno spazio tra muri o pilastri seguendo un criterio estetico.
Si realizza con manufatto di mattoni, conci e cemento armato.
|
Volta ad angolo: Volta formata dall’incontro ad angolo di due volte con uguale direttrice.
Si utilizza per coprire uno spazio tra muri o pilastri seguendo un criterio estetico.
Si realizza con manufatto di mattoni, conci e cemento armato.
|
Volta composta: Volta formata dall’incontro o dall’intersezione di due a più volte, di uguale o diversa misura e direttrice.
Viene utilizzata per coprire uno spazio tra muri o pilastri seguendo un criterio estetico.
Si realizza con mattoni, pietrame squadrato o cemento armato.
|
Volta conica: Volta le cui linee generatrici coicidono nel vertice di un cono e la sua direttrice è generalmente un arco di circonferenza.
Viene utilizzata per coprire uno spazio tra muri o pilastri seguendo un criterio estetico.
Si realizza con mattoni, pietrame squadrato o cemento armato.
|
Volta di passaggio piana: Volta formata da una o varie superfici piane che si appoggiano a un muro o a staffe.
Si utilizza per coprire uno spazio tra muri o pilastri seguendo un criterio estetico.
Si realizza con cemento armato o altri materiali.
|
Volta doppia: Secondo strato di mezzane o mattoni murati con malta di cemento in una volterrana o volta non portante.
Si utilizza nella formazione di una volterrana o scala alla catalana.
Si realizza con mezzane o altri pezzi in laterizio con malta.
|
Volta incurvata: Superficie risultante da una retta generatrice che şi appoggia su due o tre linee direttrici în modo che due posizioni della generatrice non si taglino, ma si incrocino.
Si utilizza per coprire uno spazio tra muri o pilastri seguendo un criterio estetico.
Si realizza solitamente con cemento armato.
|
Volta rampante: Volta ad arco continuo con una direttrice o asse inclinato.
Si utilizza per coprire uno spazio tra punti che si trovano a diversa altezza o livello.
Si realizza con manufatto di mattoni, conci e cemento armato.
|
Volta reticolare: Volta formata da una struttura triangolare spaziale che genera una maglia o rete.
Si utilizza per coprire uno spazio tra muri o pilastri seguendo un criterio estetico.
Si realizza con profilati metallici, legno o cemento armato.
|
Volta romanica: Volta formata da diverse volte lunettate, unite tra di loro mediante volte ad arco continuo, seguendo una generatrice o asse diritto.
Se utilizza per coprire uno spazio tra muri o pilastri seguendo un criterio estetico.
Si realizza con manufatto di mattoni, conci e cemento armato.
|
Volta sferica: Volta generata da un arco di circonferenza che gira attorno a un asse verticale. Se l’arco è maggiore a un arco di circonferenza, sarà soprelevata, e si è minore, ribassata.
Si utilizza per coprire uno spazio tra muri o pilastri seguendo un criterio estetico.
Si realizza con manufatto di mattoni, conci e cemento armato.
|
Volta torica: Volta cilindrica formata de un arco che segue una generatice circolare, formando un anello.
Si utilizza per coprire uno spazio tra muri o colonne seguendo un criterio estetico.
Si realizza con costruzione di mattoni, quadroni di pietra o cemento armato.
|
Voltina: Volta non portante formata da uno o più strati di mattoni, sistemati nella luce tra i travetti del solaio, e rivestita successivamente.
Si utilizza nella formazione di solai.
Si realizza con mezzane o mattoni ad un solo foro rivestiti da malta di gesso o cemento.
|
Volume: Spazio occupato da un corpo. |
Volume edificabile: Spazio massimo che viene permesso di construire su un terreno o area fabricabile in conformità al piano regolatore urbanistico. |
Voluta: Ornamento a forma di spirale o lumaca che si colloca nei capitelli degli ordini ionico e composto.
Si utilizza come elemento estetico e decorativo.
Si realizza solitamente con pietra sbozzata.
|
Vuoto: Bolla che presentato alcune pietre o che si produce in malta e calcestruzzo quando fanno presa e che provoca una diminuzione di resistenza del materiale. |
Wash primer: Impregnamento reattivo a base di resine, pigmenti e agenti catalitici.
Viene applicato in strato sottili. Non serve di per sè come protezione anticorrosiva; passate poche ore, è necessario applicare sopra l’impregnamento anticorrosivo adeguato.
Si impiega per l’impregnamento di galvanizzati e metalli non ferrei; serve da ponte di aderenza tra il metello e lo strato successivo.
|
Water: Elemento sanitario di maiolica vetrificata o di gres porcellanato, formato da un vaso, presa d’acqua e scarico con sistema a sifone.
Viene utilizzato per raccogliere i rifiuti umani e per evacuarli all’esterno.
|
Water con cassetta a zaino: Water provvisto di una cassetta o deposito accumulatore di acqua utito o integrato con la tazza.
Lo scarico del liquido e la pulizia della tazza avviene per aspirazione dell’acqua, all’aprirsi della valvola della cassetta.
Viene utilizzato per raccogliere i rifuiti umani e per evacuarli all’esterno.
|
Water con cassetta in alto: Water provvisto di una cassetta o deposito accumulatore di acqua appeso alla parete in alto.
Lo scarico del liquido e la pulizia della tazza avviene con la caduta normale dell’acqua, all’aprirsi della valvola della cassetta.
Viene utilizzato per raccogliere i rifuiti umani e per evacuarli all’esterno.
|
Xilene: Prodotto della famiglia degli idrocarburi aromatici.
È caratterizzato da evaporazione media, alta infiammabilità e tossicità.
Si utilizza in applicarioni a pennello o rullo e come dissolvente di pitture impermeabili a base di polimeri.
|
Xilolite: Pavimento continuo farmato dall’unione di cemento di cloruro al magnesio e magnesia calcinata che utilizza come materia inerte segatura di legno o sughero.
È resistente e di durezza media; presenta anche proprietà isolanti e duttilità nel lavoro.
Si utilizza in pavimentazioni interne.
|
Zanca: 1. Pezzo o elemento di legno che sporge dallo stipite nelle porte o nelle finestre.
Serve per ancorare lo stipite al muro.
Elemento costruttivo o architettonico.
2. Taglio e piegatura che si pratica su un pezzo metallico formato due gambe separate.
Si utilizza per incrementare l’aderenza tra il pezzo e l’elemento nel guale è incassato.
|
Zanca a coda di rondine: Taglio e solitamente piegatura che si practica su un pezzo di metallo per formare un allargamento.
Si utilizza per incrementare l’aderenza tra il pezzo e l’elemento nel quale è incassato.
|
Zanca di ancoraggio: Elemento di ancoraggio formato da una zanca di acciaio per laminati di spessore uguale o maggiore a 20 mm.
Si impiega per rivestimenti di paramenti interni ed esterni non particolamente alti.
Si realizza con un’asta zincata di acciaio di 5 mm.
|
Zancare: Processo con cui si ricopre di un sottile strato di zinco il ferro o un altro metallo.
Si utilizza per proteggere il metallo dall’ossidazione e dalla corrosione.
|
Zanco: Metallo grigio azzurrognolo brillante che si ottiene da diversi minerali come la blenda.
Si ossida autoproteggendosi.
Si utilizza sotto forma di lamiera in coperture e tubi di grondaie, come lega e nella protezione di altri metalli.
|
Zanzariera: Schermo composto da un’armatura o intelaiatura perimetrale e una stoffa o maglia fitta, collocato su porte e finestre.
Si utilizza per evitare l’entrata di insetti e mantenere la circolazione dell’aria.
Si realizza solitamente con materiale plastico su intelaiatura in legno o metallo.
|
Zappa: Attrezzo costituito da una lamiera di ferro e un manico di legno di ad angolo.
Si utilizza per scavare e rimuovere la terra.
|
Zappone: Attrezzo simile alla zappa, ma di dimensioni maggiori e pala curva.
Si utilizza per scavare e rimuovere la terra.
|
Zavorra di ghiaia per tetto rovescio: Strato di ghiaia o altro materiale simile.
Si utilizza per proteggere una mambrana impermeabilizzante contro l’abrasione meccanica e la forza di dollevamento del vento.
|
Zavorrare: Collocare omettere una zavorra.
Si fa per aumentare il peso di qualunque elemento, incrementando la sua stabilità.
Si effecttua con qualsiamateriale pesante.
|
Zeppa: Rocchio o tacco solitamente a forma di cuneo che si fissa a un puntone per servire da appoggio ai correnti.
Si utilizza per sorreggere ed evitare lo slittamento e imbercamento dei correnti.
Si realizza con cunei di legno o metallo (acciaio zincato o alluminio).
|
Zoccolatura: Zoccolo alto che solotamente occupa il terzo inferiore di un paramento o facciata, rivestito con un materiale diverso dal resto del paramento.
Si utilizza come elemento di decorazione e protezione.
Si realizza con materiali pietrosi, legno, piastrelle, sunghero, materiale plastico o altro.
|
Zoccolino ceramico: Zoccolino formato da pezzi rettangolari, composti da argille scelle, silice, coloranti e altri materiali. Si forma mediante estrusione, pressione o colatura e sucessivamente viene cotto ad alte temperature.
Èresistente, imprmeabile e presenta un buon aspetto estetico.
Si utilizza come elemento decorativo e di difesa.
|
Zoccolino di gres: Zoccolo battiscopa formato da pezzi rettangolari di gres. Si realizza mediante estrusione o formatura e cottura ad alte temperature.
Possiede un alto grado di vetrificazione, caratteristica che conferisce compattezza ed impermeabilità.
Si utilizza come elemento decorativo e di difesa.
|
Zoccolino in granito: Zoccolo formato da piastre rettangolari di granito, con finiture lucide, impomiciate o incise.
È molto duro e resistente all’usura, inoltre ha un buon aspetto estetico.
Viene utilizzato come elemento decorativo e di difesa nei interni ed esterni.
|
Zoccolino in legno: Zoccolo formato da listelli di legno, di lunghezza variabile, lucici, pitturati o verniciati.
Presenta un buon aspetto estetico, inoltre è confertevole e facile da collocare.
Si utilizza come elemento decorativo e di difesa in parquet, assiti ed altri rivestimenti interni.
|
Zoccolino marmo: Zoccolo battiscopa formato da lastre rettangolari di marmo, realizzate con una finitura liscia.
Presenta una grande resistenza all’usura e un eccellente aspetto estetico.
Si utilizza come elemento decorativo e di difesa sia per interni che per esterni.
|
Zoccolino per scala in ardesia: Zoccolino formato da piastrelle di ardesia.
Presenta una resistenza media all’usura e un buon aspetto estetico.
Si utilizza come elemento decorativo e di difesa in scale, solitamente esterne.
|
Zoccolino per scala in gres: Zoccolino formato da piastrelle di gres composte da argille di ottima qualità.
Si realizza mediante estrusione o formatura e si cuoce ad alte temperature.
Presenta un alto grado di vetrificazione che conferisce grande compattezza e impermeabilità.
Si utilizza come elemento decorativo e di difesa in scale, sia interne che esterne.
|
Zoccolino per scala in pietra calcarea: Zoccolino formato da piastrelle di pietra calcarea naturale con finitura liscia, impomiciata o lavorata con martello dentato.
È duro e resistente all’usura, inoltre presenta un buon aspetto estetico.
Si utilizza come elemento decorativo e di difesa in scale, solitamente esterne.
|
Zoccolino per scale in legno: Zoccolino per scale realizzato con diversi legni: pino, castango, rovere, ecc., tavola segata ed unita tramite incastri o fissaggi.
Presenta un buon aspetto estetico; inoltre, è confortevole e facile da posare.
Si utilizza come elemento decorativo e di difesa in scale generalmente interne
|
Zoccolino per scale in marmiglia: Zoccolino per scale formato da lastre composte da pezzi irregolari di marmo o altro materiele, uniti con malta di cemento e lisciato in un momento successivo.
Si utilizza come elemento decorativo e di difesa.
|
Zoccolino per scale in marmo: Zoccolino formato da lastre di marmo, solitamente con finitura liscia.
Presenta grande resistenza all’usura e un eccellente aspetto estetico.
Si utilizza come elemento decorativo e di difesa in scale sia interne che esterne.
|
Zoccolo: Pezzo piano verticale di materiale impermeabile, addossato alla parete a mò di zoccolo sovrastante il lavamani o cucina.
Si utilizza per proteggere la parete da schizzi di liquidi.
Abitualmente si realizza con marmo, granito o metallo.
|
Zoccolo battiscopa di terracotta: Zoccolo formato da pezzi in laterizio composti da argilla, silice e altri materiali. Si impasta artigianalmente e successivamente si procede a una cottura ad alte temperature.
È durevole e di aspetto rustico.
Si impiega come elemento decorativo e di difesa in terna ed esterna.
|
Zoccolo battiscopa marmiglia: Zoccolo formato da lastre di mosaico marmiglia, di spessore, larghezza e lunghezza variabile e finitura liscia.
È duro e resistente all’usura.
Si utilizza come elemento decorativo e di difesa in pavimentazioni in marmiglia, solitamente per esterni.
|
Zoccolo di battiscopa di pietra calcarea: Zoccolo formato da pezzi rettangolari di pietra calcarea con finitura liscia, impomiciato o lavorato con martello dentato.
È duro e resistente all’usura, inoltre presenta un buon aspetto estetico.
Si utilizza come elemento decorativo e di difesa in terrazzi, cortili e pavimentazioni esterne.
|
Zoccolo di findazione: Corpo baso a raso terra di un edificio che serve da basamento ed eleva la fondazione al di sopra del fondo.
Si utilizza come rinforzo strutturale di manufatti e come elemento che impedisce la penertazione dell’umidità per capillarità.
Si realizza con cemento armato o calcestruzzo di massa.
|
Zoccolo per scale in granito: Zoccolino per scale formato da lastre di granito lavorato, con finiture liscie o bocciardato.
È molto duro e resistente all’usura.
Si utilizza come elemento decorativo e di difesa.
|
Zona: Parte di territorio con caratteri di omogeneità, o individuata come tale dallo strumento urbanistico e sottoposta a relative norme tecniche. Nel territorio comunale, secondo il decreto interministeriale 1444/1968, si individuano zone omogenee A (parti di interesse storico e pregio ambientale); B (aree parzialmente edificate e prive di particolare interesse ambientale); C (zone di espansione dell'abitato); D (insediamenti produttivi); E (uso agricolo); F (attrezzature o impianti di interesse generale). |
Zona a rischio: Locale che alloggia atrezzature, materiali o oggetti con uno speciale rischio di incendio, come transformatori, macchinario di apparecchi elevatori, caldaie, depositi di combustibile o magazzini di materiali combustibili. |
Zona pericolosa: Qualsiasi zona sutuata all’interno o nei dintorni di un’attrezzatura da lavora in cui la presenza di un lavoratore esposto al pericolo comporti un rischio per la sua sicurezza o salute. |
Zona protetta da incendio: Ognuna delle parti indipendenti o scomparti in qui si divide un edificio, destinato a ottenere una migliore e piùefficace protezione contro gli incendi. |