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Lacca: Prodotto liquido risultante dalla miscela di un legante, un dissolvente, pigmento e carichi. E caratterizzata dall’alta qualità delle finiture. Una volta applicata, lascia sul supporto uno strato estremamente terso. Si utilizza nell’industria del mobile e quando si richiedano finiture di alta qualità. Può essere di poliuretano, sintetica e nitrocellulosica.
Lacca di Poliuretano: Lacca ad un componente, che indurisce a causa dell’umidità ambientale, oppure ad due componenti, formata da una resina di poliestere o acrilica, pigmenti e un induritore a base di piliisocianati che si mescola al momento dell’uso. Oltre alle solite caratteristiche delle pitture di poliuretano, presenta strati molto tersi, con qualsiasi tipo di brillantezza, grande resistenza ai graffi e all’usura. Si utilizza su qualsiasi superficie.
Lacca Nitrocellulosica: Lacca formata da nitrocellulosa plastificata, transparente o pigmentata, con resina maleica o meno, a seconda della brillantezza, e un dissolvente speciale di grande forza (ad esempio, acetone). E caratterizzata da durezza, resistenza all’abrasione, alle intemperie con perdita di brillantezza, asciugatura rapida, finiture lisce e perfette e fragilità a causa della scarsa flessibilità. Si utilizza come lacca transparente su legni.
Lacca riempitiva: Prodotto specifico o lacca nitrocellulosica transparente ed incolore. E caratterizzata dalla facile applicabilità e carteggiabilità. Si impiega per uniformare la porosità e assorbimento in lavori di verniciatura del legno.
Lacca sintetica: Lacca ad un componente, che indurisce a causa dell’umidità ambientale, oppure ad due componenti, formata da una resina di poliestere o acrilica, pigmenti e un induritore a base di poliisocianati che si mescola al momento dell’uso. Oltre alle solite caratteristiche delle pitture di poliuretano, presenta strati molto tersi, con qualsiasi tipo di brillantezza, grande resistenza ai graffi e all’usura. Si utilizza su qualsiasi superficie.
Laccato: Tecnica che, mediante un’esaustiva preparazione della superficie e l’utilizzazione di prodotti specifici (lacche) applicate generalmente a pistola, ottiene pellicole estremamente terse con finiture molto perfette. Si impiega nell’industria dell’automobile e dei mobili, paramenti interni, falegnameria e ferramenta. Può realizzarsi con lacca di nitrocellulosa e smalto.
Lama di lega leggera: Lamiera di lega d’alluminio, liscia o modellata, di 0,5mm di spessore minimo. Si utilizza nel rivestimento di coperture inclinate, constituite da intavolati, solai o da intelaiatura resistente.
Lama pialletto: Lama di acciaio speciale, larga e affilata. Si utilizza per tagliare e raschiare materiali.
Lamiera galvanizzata: Lamiera sottile di ferro galvanizzato, liscia, conformata o in pannelli di 0,6mm di spessore minimo. Viene utilizzata per rivestire coperture inclinate di intelaiature metalliche o di calcestruzzo.
Lamiera grecata: Lamiera in acciaio la cui sezione è constituita da onde di profilo trapezoidale, con bordi arrotondati. Si ottiene dalla piegatura di una lamiera liscia. Si impiega nella construzione di solai e come materiale di copertura e rivestimento di facciate.
Lamiera nervata: Lamiera di ferro provvista di ondulazioni o squadrature uguali e parallele in tutta la sua lunghezza, formate dalla piegatura di una lamiera liscia. Viene utilizzata nella construzione di solai e come materiale di copertura.
Lamiera ondulata: Lamiera in acciaio la cui sezione è constituita da onde di profilo curvilineo. Si ottiene tramite la piegatura di una lamiera liscia. Si utilizza nella construzione di solai e come materiale di copertura.
Lamiera perforata: Lamiera di acciaio liscia provvista di fori distribuiti in forma decorativa. Si utilizza come rivestimento, gelosia e nella carpenteria.
Lamiera preverniciata: 1. Lamiera sottile di ferro galvanizzato, liscia, conformata o in pannelli, con cappa di finitura a base di pitture oppure ricoperta di resine o materiale plastico in almeno una della sue facce. Viene utilizzata per rivestire coperture inclinate di intelaiature metalliche o di cemento. 2. Lamiera di acciaio liscia o rugosa sottoposta a trattamenti anticorrosivi, verniciata per immersione e seccata in forno. Viene utilizzata nei rivestimenti delle facciate.
Lamiera striata: Lamiera di ferro provvista su una delle sue facce di striature o sporgenze formanti diversi disegni. Viene utilizzata per pavimenti e gradini per le sue caratteristiche antiscivolo.
Lamiera zincata: Lamiera di ferro liscia o piegata con differenti profili e sottoposta ad un trattamento protettivo allo zinco mediante galvanizzazione. Viene utilizzata come materiale di copertura ed in carpenteria metallica.
Lastra di granito: Pezzo rigido di granito avente uno spessore minimo di 30 mm e una finitura liscia, impomiciata, lavorata con martello dentato o a taglio a sega. È dura e resistente all’usura. Si impiega in pavimentazioni, solitamente esterne.
Lastra di lamiera sagomata: Lastra di acciaio fabbricata mediante stampaggio progressivo a freddo con rulli di forme diverse, partendo da strisce di lamiera laminata a freddo. Può essere ricoperta o meno. Si impiega come piastra di copertura, di facciata e nella costruzione di solai.
Lastra di legno: Lamina di legno di scarso spessore e di grande superficie. Si utilizza nei revestimenti e nella costruzione di tavolati.
Lastra di linoneum: Lamina in rotolo di lunghezza e larghezza variabili e spessore ridotto. È formata da olio di lino, farina di sughero e segatura di legno su un supporto di iuta. È flessibile, impermeabile ed è un buon isolante termico e acustico. Si impiega in rivestimenti interni.
Lastra di marmo: Lastra lavorata con marmo, tramite taglio di sega e lucidatura successiva. Possiede uno spessore minimo di 20 mm. Per l’ancoraggio con stecche e di 30 mm per l’ancoraggio occulto. Presenta una gamma di colori molto variabile, disponendo pure di grandi macchie e venature. Viene utilizzata nei rivestimento sontuosi e di qualità, sia per interni che per esterni.
Lastra di pietra: Pezzo di pietra naturale, solidamente calcare o granito, che presenta la faccia superiore piatta, lavorata, e l’inferiore sgrossata allo stato naturale. È dura e resistente all’usura. Si impiega in pavimentazioni esterne.
Lastra di pietra calcarea: Elemento rigido di pietra calcarea di spessore minimo di 30 mm. Presenta una finitura della superficie lucida, impomiciata, a taglio di sega o di altro tipo. È dura e resistente all’usura. Viene utilizzata nelle pavimentazioni, generalmente esterne.
Lastra di quarzite: Pezzo rigido di quarzite con uno spessore minimo di 30 mm e una finitura liscia della superficie, impomiciato o seghettato. È dura e resistente all’usura. Si impiega per pavimentizioni, solimente esterne.
Lastra di scagliola: Pezzo rettangolare o quadrato di scagliola rinforzata con fibra di vetro o nailon, con gli spigoli disposti in modo da appoggiarsi su una struttura ausiliaria o su incastri a maschio e femmina. È un matriale fragile. Si impiega nella costruzioine di controsoffitti e tramezzi.
Lastra di sicurezza: Lastra lucida sottoposta ad un processo di temperamento. In caso di rottura si frantuma in piccoli pezzi non taglienti. Si utilizza nell’installazione dei vetri e nelle porte di cristallo.
Lastra di sughero: Pannello rettangolare o quadrato di sughero agglomerato. È un buon assorbente acustico e termico. Si impiega nella costruzione di controsoffitti e nel rivestimento di paramenti.
Lastra focale: Perete o paramento posteriore del focolare di un camino. Si realizza con lastre di pietra o mattoni refrattari.
Lastra incolore: Lastra transparente, con le due facce perfettamente parallele per evitare la deformazione delle immagini. Si ottiene per lucidatura termica. Viene utilizzata nel montaggio di vetri e cristalli.
Lastra metallica fono-assorbente: Pezzo rettangolare o quadrato di alluminio anodizzato o lamiera di acciaio zincato, con forature uniformi su tutta la superficie e provvisto di materiale fono-assorbente sul lato superiore. Si impiega nella costruzione di controsoffitti.
Lastra mobile: Fondamenta gallaggiante che consiste in una lastra di grande superficie e poco spessore, che lavora come una struttura inventita, dove il carico è la spinta del terreno. Viene utilizzata nelle edificazioni in cui il terreno solido è inaccessibile o ad alto rischio sismico. Si realizza con calcestruzzo armato.
Lastra nervata: Lastra di solaio, di scarso spessore e provvista di nervature o travi rafforzanti. Si utilizza generalmente in edifici industriali. Si realizza con cemento armato. Si può utilizzare lamiera metallica nervata, semiresistente o autoportante come casseratura a perdere o a rendere.
Lastra per controsoffitto: Lastra in gesso con il dritto rivestito da una lamina vinilica. Si impiega nella costruzione dicontrosoffitti.
Lastra rigida di acciaio inossidabile: Rivestimento leggero di pareti costruito con lastre rigide di acciaio inossidabile su superfici piatte e lisce. Si utilizza come copertura di superfici permettendo l’attrito, punzonamento e pulizia frequente mantenendo le condizioni caratterische dell’acciaio inossidabile. Si realizza con lastre rigide di acciaio inossidabile.
Lastricato: Pavimento discontinuo formato da lastre che si collocano a file parallele e giunture alternate, e sistemate su uno strato di malta di cemento, calcestruzzo o sabbia. Di solito si usa nei passaggi pedonali e nei parchi. Viene realizzato con lastre di pietra, pietra artificiale o con stampi di cemento.
Laterizio: Prodotto formato della miscela di argille e altri componenti sottoposti a processo di cottura. Si impiega sotto forma di piastrelle, gres, mattoni e molteplici materiali dell’edilizia.
Laterizio refrattario: Prodotto ceramico formato da argille speciali, materiali alluminosi o altri conteneti carburo di silicio, grafite e cromite. È in grado di resistere alle alte temperature. Si utilizza sotto forma di pezzi per elementi sottoposti alle alte temperature, come i forni.
Lato d' appoggio: Faccia o superficie superiore di una pietra sulla quale se ne posa un’altra.
Latta: Lamiera fine in ferro rocoperta con pellicola di stagno per immersione in bagno. Si utilizza in pezzi piccoli di scarse esigenze di resistenza.
Lavabo: Apparato sanitario di maiolica vetrificata o di gres porcellanato, formato da un vaso, fori di scarico e rubinetteria. Viene utilizzato per la pulizia personale nei bagni.
Lavabo a colonna: Lavabo sostenuto da un piede o piedistallo. Qest’ultimo può servire, a sua volta, per occultare la tuberia e gli scarichi. Viene utilizzato in tutti i tipi di bagni e servizi.
Lavabo a muro: Lavabo appeso alla parete, ad una certa altezza, tramite viti profili. Viene utilizzato in tutti i tipi di bagni e servizi.
Lavabo da incasso: Lavabo incassato totalmente in un apposito foro. Viene utilizzato nei bagni con spazio sufficiente per la sua collocazione.
Lavabo da semincasso: Lavabo incassato parzialmente in un apposito foro, lasciando la parte frontale del lavabo a vista. Viene utilizzato nei bagni di spazio ridotto, oppure come elemento estetico.
Lavagna: Lastra pitturata generalmente di nero o verde per scrivere o disegnare con gesso. Viene utilizzata per dare spiegazioni, fare schizzi, per l’organizzazione e la segnalazione di lavori.
Lavapiedi: Recipiente di calcestruzzo o grès di porcellana, generalmente a forma rettangolare, che si colloca ad altezza ridotta. Si utilizza per lavare i piedi.
Lavatoio: Deposito o recipiente di cemento, grès di porcellana o plastica rigida, dotato di uno scolo e un granito in pendenza con superficie ondulata. Si utilizza per lavare vestiario o altri oggetti.
Lavorabilità della mescola: Rempo durante il quale la mescola di una pittura di due componenti mantiene, a temperatura ambiente, tutte la sue proprietà.
Lavorare esposto a pericolo: Qualsiasi lavoratore che si trova totalmente o parzialmente in una zona pericolosa.
Lavori di muratura: Arte o mestiere che consiste nel costruire lavori di manufatto e tutti i tipi di lavori relazionati con gli stessi, come muri, tramezi, archi, scale, coperture, rivestimenti o altri elementi.
Lavoro: Qualsiasi tipo di attività, opera o esercizio realizzato da un operaio.
Lavoro di conservazione : Lavoro finalizzato al miglioramento, manutenzione e decorazione dell’edificio senza intaccare gli elementi strutturali nè supporre cambio di uso.
Lavoro di consolidamento: Intervento che si realizza per dare solidità agli edifici e che interessa gli elementi strutturali dell’edificazione
Lavoro di ristrutturazione: Intervento che şi intraprende per recuperare parti deteriorate o scomparse di un edificio.
Lavoro in batteria: Cantiere o luogo nel quale realizza il suo lavoro una squadra o insieme di lavoratori.
Leafing: Disposione che assumono i pigmenti di polvere di alluminio trattuti in modo speciale affinchè, quando si diluiscono o mescolano con pitture o vernici non molto spesse, facciano galleggiare le particelle fino alla superficie orientandole orizzontalmente le une sulle altre (come le tegole di un tetto) per formare uno strato molto impermeabile.
Lega: Miscela omogenea di due o più elementi, uno dei quali deve essere un metallo.
Legare i tondini: Legare o unire con il filo di ferro barre o tondini che compongono un’armatura di cemento. Si utilizza nella fabricazione e nel montaggio di armature. Si attua con filo di ferro da legare lavorando con pinze o con altre ferramenta.
Legenda: Testo che accompagna una pianta o un disegno, apportando una spiegazione di esso.
Legname grezzo: Tavola in legno segato con parte di cortecia o tavola sottile, irregolare e non levigata. Si utilizza nella formazione di tavolati.
Legname lavorato a sega: Legno che presenta quatto lati tagliati con sega e con gli spigoli vivi. Viene utilizzato per gli elementi strutturali e per ottenere diversi spessori del legno.
Legno: Prodotto di origine organica costituito dal tessuto del tronco degli alberi sprovvisti di corteccia. È leggero e semplice da lavorare. Viene utilizzato per molteplici applicazioni nella costruzione. Per il suo utilizzo in genere, viene tagliato in pezzi con diverse sezioni.
Legno e finitura grezza: Trave che presenta quattro faccie lavorate rozzamente con i lati e le estremità arrotondate. Viene utilizzata nelle costruzioni rustiche.
Lente: Pezzo di materiale transparente riflettente, solitamente in vetro o materiale plastico, le cui superfici presentano diverse curvature. Si utilizza per concentrare, disperdere o collimare i raggi di luce emessi da una lampada.
Lesione: Danno fisico causato da una ferita, colpo o malatia.
Letto di condutture: Solco di terra, sabbia o malta. Viene utilizzato per il collocamento dei tubi, evitando cedimenti e conseguenti rotture. Si prepara con una base di sabbie, ghiaie e malte di cemento.
Leva a piede di porco: Barra di ferro con una testa ad angolo divisa in due orecchie e l’altra piana. Viene utilizata per levare chiodi e come palanca.
Levigare: Affinare una superficie fino ad ottenere brillantezza. Si utilizza per ottenere una finitura estetica. Si realizza mediante qualche materiale abrasivo.
Levigatrice: 1. Macchina che realizza meccanicamente lavori di levigatura. Viene utilizzata per lisciaregrandi superfici. 2. Macchina manuale ad alimentazione elettrica che si utilizza per levigare o lisciare superfici. Può essere di diversi tipi: orbitale, a nastro, eccentrica o con disco levigatore.
Levigatrice a banda: Macchina per carteggiare a forma di banda, montata su due rulli paralleli che carteggiano nella stessa direzione, Dispone di un regolatore di giri, di un sacchetto di aspirazione, la possibilitá di cambio di banda, ecc. Viene utilizzato per il carteggio di grandi superfici e permette una carteggiatura continua.
Levigatrice a pietra pomice: Lastra di pietra lisciata, la cui finitura viene ottenuta attraverso una levigatura con pietra pomica bagnata. Viene utilizzata nei rivestimenti di qualità, sia per interni che per esterni. Si realizza su roccia calcarea, marmo, granito, ecc...
Levigatrice meccanica: Macchina provvista di dischi abrasivi che realizza meccanicamente lavori di levigatura. Si utilizza per affinare e levigare superfici.
Levigatrice orbitale: Piccola macchina che dispone di una superficie con base piana sulla quale viene fissata la carta vetrata. Funziona con piccoli movimenti alternati sulla superficie da carteggiare. Dispone di un selettore di velocità, di un aspiratore di polvere integrati e di fogli di carta vetrata intercambiabile. Si usa per carteggiare, pulire e per operazioni di preparazione di superfici piane di piccole e medie dimensioni.
Levigatrice per ferro: Levigatrice realizzata con grani abrasivi particolarmente duri su supporto di stoffa con grande flessibilità di uso. Si utilizza su supporti metallici in genere, poco ossidabili.
Levigatura a secco: Lavoro previo all`ultima mano di finitura che consiste nella carteggiatura e levigatura a secco del supporto con carta vetrata fine.
Licciaiola: Strumento costituito da due bracci articolati e una bocca provvista di una vite di regolazione. Può anche avere la forma di una pala con tacche. Si utilizza per allicciare o piegare alternativamente i denti di una sega.
Licenza di costruzione: Strumento amministrativo che autorizza gli atti di edificazione e uso del suolo.
Licitazione: 1. Procedimento di aggiudicazione di un contratto d`opera in cui si seleziona l`offerta più vantaggiosa secondo le condizioni stabilite precedentemente. 2. Aggiudicazione di un contratto di appalto tramite qualche procedura ammessa: asta, appalto o contrattazione diretta.
Lima: 1. Utensile formato da una sbarretta d’acciaio dentata che rende la superficie molto ruvida e un manico smontabile. Viene utilizzata per sgrossare e lisciare il legno o altri materiali. 2. Utensile composto da una sbarretta d’acciaio temprato con superficie rigata di solchi e manico smontabile. Viene utilizzata per sgossare e pulire legni e metalli.
Limite elastico: Minima tensione capace di produrre una deformazine permanente.
Limo: Suolo o terreno la cui dimensione di grana è compresa tra 0,06 e 0,002 mm.
Linea dell' orizzonte: Retta d’intersezione del piano dell’orizzonte con il piano del quadrato in una prospettiva conica.
Linea di bordo: Limite laterale di uno spiovente in una facciata cuspidale, che forma una gronda inclinata. Si utilizza come rinforzo laterale di uno spiovente, quando questo rimane libero e non si unisce ad un altro. Si realizza con lo stesso materiale dello spiovente o del tetto, rimanendo a vista la struttura dello stesso, in legno o in cemento armato.
Linea di colmo: Parte più alta di un tetto, che forma lo spigolo di coronazione di quest’ultimo. Viene utilizzato come elemento di culminazione di un tetto, unione tra spioventi e separatore d`acqua. Si realizza con lo stesso materiale delle tegole spioventi (di ceramiche, d’asfalto,ecc.) ocon parti speciali di ceramiche, gres, fibrocemento o metalli (zinco, rame o)
Linea di declivio: Inclinazione di un terreno o assestamento naturale di esso, a seconda della sua consistenza e coesione. Viene utilizza per la consolidazione di scavi in opera. Si realizza con terra assestata.
Linea di gronda: Tegola, di solito più corta o più piatta di quelle dello spiovente, che si colloca vicino alla gronda o angolo diedro rientrante. Si utilizza nel rivestimento di coperture. Si realizza con diversi tipi di tegole.
Linea di imposta: Linea che determina l’appoggio dei peducci.
Linea di pedata: Linea di sviluppo della scala, separata di 50 o 60 cm dalla ringhierea o corrimano, corrispondenti alla tromba o vuoto della scala.
Linea di spartiacque: Forma topografica che rappresenta l`incontro di due falde nella parte superiore, dove le curve di livello sono abbastanza arrotondate e quella a quota superiore sono circondate da quelle a quota inferiore.
Linea di terra: Retta di intersezione del piano del quadro con il piano geometrico, in una prospettiva conica.
Linea verticale: Linea verticale che segna il filo a piombo.
Linguetta: Listello o tavoletta di legno allungata di scarsa sezione. Si utilizza per assemblare due pezzi di legno colettati.
Link: E' un coillegamento di un ipertesto. Attraverso un testo o un immagine o un icona evidenziata è possibile passare a un documento collegato, che può essere un testo, un file sonoro, un immagine o un filmato. Il documento collegato può contenere a sua volta altri link
Linoleum: Materiale formato da segatura di sughero e olio di lino compressi in un tessuto di iuta. È impermeabile e forte e si pulisce facilmente. Viene utilizzato per ricoprire pavimenti.
Liquefazione: Perdita immediata di resistenza allo sforzo di taglio su un suolo incoerente con la terra che si comporta come un liquido.
Lira: Cerchio grande di acciaio, che si utilizza come appoggio della piattaforma di lavoro nei ponteggi sospesi.
Lisciare: Trattare o dare una finitura liscia ad una superficie o ad un paramento di qualsiasi materiale. Si realizza con il frattazzo o con altri attrezzi adeguati.
Lista: Spigolo longitudinale o dimensione maggiore della faccia di un mattone o quadrone di pietra a forma di parallelepipedo.
Lista di muratura: Costruzione di mattoni compresa fra due specchiature di quadroni di pietra. Si utilizza nella formazione di murature miste di pietra e mattoni per chiusure. Si realizza con mattone di laterizio e malta di cemento o misto.

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